…entrare nella rotonda, poi prendere la seconda a dx.
Ore 19,30, l’abbazia di Pomposa alle mie spalle. Un numero imprecisato di rotonde mi separa dal casello di Ferrara sud, poi sarà come essere a casa, percorrendo km e km visti e rivisti un’infinità di volte. Sono in terra straniera, tra campi arati ed infinita pianura. Il tramonto offre il suo spettacolo, il rosso saturo termina di netto con un cielo blu sempre più scuro. La voce del navigatore è una sicurezza, so che non mi perderò e nulla può in qualche modo offuscare la tranquillità di questo viaggio di ritorno su cui si sovrappongono i ricordi della giornata. Poche auto sulla strada e quelle che mi raggiungono le lascio passare e trasformarsi in lontani puntini luminosi, sempre più vicini alla loro meta. Non ho fretta, voglio godermi questo viaggio di ritorno scorrendo come sangue nei vasi di un corpo in quiete. Rispettare i limiti di velocità diventa quasi un pretesto per rallentare, guardarmi attorno e godermi lo spettacolo del sole che cala e del riflesso dell’ultima luce nei canali di irrigazione. Mi rendo conto di quanto poco basti per rilassare mente e corpo. Continue Reading
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