Della serie: quando le riparazioni passate non sono state solo “botte di fortuna”. In questo articolo ci ripetiamo, per quanto riguarda il discorso sliders. Abbiamo poi un’altra serie di riparazioni “nuove”. Per tale ragione ritengo che lo stesso non sia ripetitivo rispetto all’articolo precedente.
La foto fa riferimento alla macchina completamente ristabilita. Vediamo però come è arrivata.
Il nostro amico Gaetano me lo ha portato a mano. Gli sliders, manco a dirlo, sono tutti non funzionanti. A parte mi è stato fornito il ponte “rosso” gonfio, che normalmente sta sull’alimentazione. Dato che non conosco lo stato attuale, preferisco aprirlo, prima di accenderlo.
Particolare questo stilo “celeste”.
Ecco il ponte di cui parlavo.
Da notare l’assenza del distanziatore bianco sotto l’amply. La mancanza dello stesso è estremamente pericolosa, perchè le piste sfiorano lo chassis e toccandolo potrebbero andare in corto anche i finali.
L’assenza di alcuni fermi conferma precedenti aperture.
Quelli cerchiati in rosso sono fuori posto.
I reofori del ponte sostituito sono stati lasciati lunghi….
Manca una presa verde. La rimettiamo.
Così come rifacciamo le saldature delle altre tre, prima che si perdano anch’esse.
Rimettiamo ovviamente il distanziatore di cui sopra.
Passiamo agli sliders. La sequenza non la commento, anche perchè già abbondantemente decritta nell’altro articolo. Aggiungo solo che , una volta collaudata ed efficace, merita fare un’azione tipo catena di montaggio, facendo cioè tutte le stesse operazioni (smontaggio, ingrassaggio, ecc) contemporaneamente su tutti e 5 i potenziometri.
Memorizziamo tutti i percorsi e le posizioni dei fili.
Pulizia perfetta.
Prima di rimontarli li testiamo uno ad uno. E’ sufficiente collegare il solo connettore degli sliders lato scheda madre del telecomando ed i tre fili relativi al volume (massa, alt. up alt. down).
Oltre ovviamente al sensore capsula ultrasuoni.
Tutto ok.
Saldati i potenziometri a dimora, “ripettiniamo” il cablaggio.
Ora alcune panoramiche sulla ri sistemazione del cablaggio.
Passiamo al piatto.
Notiamo subito la messa fuori fase della leva start stop.
La rimettiamo a posto. Occorre comunque bloccarla bene dalla parte opposta. Questa “spanatura” l’ho già riscontrata in altri piatti Dual. Inoltre, altro caso già visto, sblocchiamo l’interruttore, dato che il piatto non si arresta mai.
Manco a dirlo, il gommino che serve per accompagnare la testina in posizione disco non c’è più. Lo rimettiamo.
Per l’operazione di bloccaggio della levetta start/stop, togliamo la plastica dove c’è la scritta dual 1239 e scartavetriamo sotto parte della plastica che circonda il perno di metallo.
Fatto ciò, una punta di attak. Lo lasciamo seccare.
Noto poi, questo fermo che non avevo mai visto sugli stessi piatti. Certamente un upgrade, visto quanto ci ha fatto penare spesso le barretta di rame che gli scorre sotto. Quella che , per intenderci, finiva fuori sede, causando il blocco del braccio in partenza.
La lamella di rame di cui parlavamo.
Fatte le opportune tarature e regolazioni, il piatto va a meraviglia.
Ora è la volta della piastra.
Puliamo il gommino nero del FF/REW.
Fatte tutte le operazione viste e riviste in altri articoli (qui vediamo la regolazione della velocità) per questa piastra. Stranamente l’ingranaggio va…. ma dopo un oretta di test:
Eccolo li, i dentini saltano. Lo cambiamo!
Rimettiamola in test.
Una volta regolata velocità, azimuth, pulizia pinch roller, capstain. Sliders, commutatori. Facciamo i test finali.
Questa macchina (RPC 600 TP) va davvero bene e risponde come un vero 600 TP! Come mamma Grundig l’ ha pensato. Da manuale!
Per la cronaca: cambiate le luci della preselezione tuner canali 3 e 4. Con queste lampade fulminate, non è neanche possibile sfruttare la relativa selezione. Cambiata poi la luce del tasto “RF”.
Un pensiero sul “famigerato ingranaggio”.
Non so quanti ne abbia già cambiati. Esistono diverse scuole di pensiero su questa famigerata rotellina: ingranaggi prodotti all’ epoca da case scadenti, ingranaggi chiari più robusti, ingranaggi tolti dalle radio serie Cxxxx per metterle nelle CN830. Personalmente , quando li ho trovati integri, presto o tardi si sono rotti. Non credo sia un problema di usura. Anche su piastre nuove, mai usate, può verificarsi la stessa rottura. Credo sia un problema di disgregazione chimica del materiale con cui è composto, che va con l’età, piuttosto che con l’usura. Questa piastra in particolare si vede che ha lavorato poco… avrebbe potuto ingannarmi, ma io cerco di provarle fino allo sfinimento questi meravigliosi gioielli…
marco
I lavori di Marco sono uno spettacolo! Per chi si sia cimentato nell’impresa di riparare questi apparecchi è fonte di continui apprendimenti e suggerimenti. Grazie davvero!!
Grande Marco !
Seguirti in queste imprese con sequenze fotografiche è estremamente interessante ed emozionante allo stesso tempo.
I tuoi articoli sono molto utili a tutta la platea del Forum e chiunque può consultarli per avere conferma di un percorso di un cavo, di una leva o quant’altro.
Massima condivisione, così si fa !
Ancora complimenti.
Roberto
Grande Marco….vederti in queste imprese è come andare a teatro in prima fila davanti all’attore protagonista….
Complimenti!!!
Marco, come sempre nei tuoi articoli grande professionalità, ammirare i tuoi interventi su questi apparecchi dai lustro al marchio Grundig, ed era quello che mancava da tanto tempo a questo nome prestigioso,.
Onore a questo forum, dedicato alla Grundig in forma pura, senza sigle, o nomignoli di accostamento non autorizzati al nome Grundig e messi in rete come niente fosse.
Mah! forse non sappiamo di un’accordo fra le parti, se quacuno lo sa ci informi.
Vincenzo
il mio baby il rpc 600 tp lo avevo abbandonato in un angolo ,dopo due interventi di tecnici con scarsissimo risultato ormai ero sicuro che nessuno fosse in grado di farlo funzionare ,per caso ho scoperto questo sito love gruendig e con questo l’amico marco che si a fatto carico di questo problema ,devo dire che questo bellissimo stereo fine anni settanta ,dopo la riparazione lo portato a casa e me lo gustato per tutto il fine settimana compreso le notti ,ritornato come i primi giorni che lo avevo
comprato da favola ,grazie a marco del suo impegno, sei unico ,ci vedremo per altri stereo e radio un po( stagionati)
Ciao Marco, sono alle prese con un lieve restauro del mio RPC 500, per fortuna trovato totalmente funzionante (a parte il giradischi Dual che ho già riparato). Vorrei conoscere il voltaggio delle lampadine dei due vu meter, in quanto una è bruciata. Ho provato con una lampadina come quella presente sulla scala di sintonia dell’MR100 (credo 8 volt) ma mi da luce inferiore rispetto all’altra. Grazie anticipatamente. Gianfranco – Trento
Ciao Gianfranco, in attesa di Marco ti rispondo io.
MI sembra strano quanto dici, perchè le lampadine dell’MR100 e quelle degli strumenti dell’RPC500, schemi alla mano, sono uguali (12-15v, 30 mA).
Forse le lampadine dell’MR100 non sono quelle originali, oppure a non essere giuste sono quelle dell’RPC.
Prova a cambiarle entrambe (quelle dell’RPC), visto che sono in parallelo tra loro può darsi che ci sia qualche scompenso che fa illuminare una più dell’altra.