Dopo l’articolo di Luca Visentini e tutti i post letti su Facebook, ritenevo e ritengo davvero superfluo qualsiasi ulteriore commento. Malgrado ciò, date le vostre insistenze, dico la mia, anche se non posso che ripetere e confermare quanto già da Voi ampiamente ben descritto.
Di foto ne posso aggiungere ben poche, se non quelle “proprietarie” legate agli apparecchi pronti per tornare nelle mani dei rispettivi padroni…e sono 15!!!
Di emozione pre partenza ce n’è stata ed anche molta…. nell’altro articolo dichiaravo di “voler essere un altra persona“… qui, poco c’è mancato!. Ho imparato, a 52 anni, che i viaggi si possono abbreviare se condivisi con telefonate ad amici……ma alle 6 di mattina con chi farlo, se non con chi come me doveva farsi 300-400 Km per andare al meeting, primo fra tutti Roberto! Bene, il viaggio vola, magari l’ultimo tratto piuttosto lento (limiti ed autovelox). Le telefonate aumentano man mano che arrivo. Capisco che a costo di accompagnarmi a piedi, sono ben supportato. All’arrivo tante persone già arrivate…… e qui il primo problema: quasi tutti conoscono me (ho la mia bella foto sia su FB che sul portale) …ma gli altri? Come associare la persona a chi magari su FB ha un avatar? Bel problema. Non ultima, molti sono i possessori delle macchine che ho riportato! Si crea poi un momento di confusione, fra ascolti già avviati e persone che mi vengono incontro. Ma l’imbarazzo passa presto, perchè ovunque vada, fra amici “vecchi” e “nuovi” c’è un parametro comune: l’affetto, l’umanità, la gioa di vederci di persona.
Nella sala ci sono già le 703 a suonare con il Siemens fatto a Claudio.
Domenico ha poi fatto una copia di un CD per ognuno di noi….. un CD test.
Fuori vedo Giancarlo, Gabriele, Roberto,….e via via conosco tutti gli altri vecchi/nuovi amici.
Da subito noto ciò che mi è maggiormente piaciuto: non c’è del fanatismo o attenzione esclusiva alle macchine ed ai confronti. Vedo ed osservo le persone che si conoscono, che condividono serenamente le proprie esperienza. Non c’è niente e nessuno a dettare condizioni o a cercare di forzare le proprie idee e convinzioni verso gli altri. da parte di qualcuno ho avvertito come una sorta di liberazione, rispetto ad esperienze analoghe passate.
Le macchine che ho riportato, fortunatamente, non hanno subito stress da viaggio ed hanno fatto la loro bella figura.
Mi ero portato qualche attrezzo, ma a parte la saldatura su qualche punto linea e la sostituzione di una cinghia su un CD160… ho preferito finirla li e godermi gli amici, senza perdermi nulla.
E poi il pranzo.
Eccoci qui: foto fatte un pò al volo, ma sono convinto che ognuno di noi conservi nel cuore molto ma molto di più a livello di sensazioni e quanto abbiamo condiviso anche qui. Testimone i tantissimi post su FB!!!
Ancora adesso ricordo tutte le cose scambiate, denominatore comune: rispetto, serenità, amicizia…beh cos’ altro desiderare!!!
Come vola il tempo quando si sta bene……. Per gli ascolti, se n’è parlato. Via via che gli amici andavano via, il bagagliaio della mia macchina si riempiva. Strette di mani, baci e abbracci. Serata a cena con Marino e Vincenzo. Tante emozioni. Persone davvero care e vere. Mi sono sentito cullato. Onorato di essere loro amico…Ci siamo scambiati le nostre impressioni….ed anche li il tempo è volato. Merita la “situazione” davvero carina del B&B che mi hanno riservato. SONO STATO DAVVERO BENE!!!!!
…e questi sono i “vostri bambini” che mi avete fatto portare a casa.
18 pezzi, che ho faticato non poco (lo confesso) a ricondurre ai legittimi proprietari e relativi problemi .
Un articolo non può essere sufficiente a descrivere ciò che ha rappresentato per me quella giornata. E’ inoltre davvero ben poca cosa rispetto a ciò che ho letto in questa settimana. Beh… si, è proprio questo. La mia più grossa speranza e bella conferma è stato proprio ciò che ho letto da Voi ! Vi abbraccio TUTTI e veramente fiero di conoscervi.
marco
Grazie Marco, avanti altre testimonianze! Su forza!
Grazie Marco!
ahahaha, buon lavoro Marco!
P.S. vedo che tra i tanti apparecchi c’è anche una piastra AIWA serie 660-770-990 (non so quale delle tre, esteticamente sono pressochè uguali e da lontano non si distinguono).
Io ne ho revisionate già due di questa serie, la mia 660 e la 770 di un amico.
Non è facile, perchè lavorare lì dentro è un incubo.
Ti dico solo che la meccanica è collegata alla scheda madre con fasci di cavi NON CONNNETTORIZZATI, e naturalmente cortissimi e tirati all’osso.
Inutile dire che la peggiore è la 990, il cui interno è un vero inferno.
Però, quando funzionano sono piastre fantastiche 🙂
Grazie Marco! Ma chi la suona la e-drum.
Dimenticavo una cosa importante.
Non c’entra con il meeting, ma non posso proprio tacere il fatto di aver conosciuto Marco di persona, sabato 12 settembre, che ero a Roma per motivi familiari.
Purtroppo, il nostro incontro è durato pochissimo, si è no un’oretta perchè avevo impegni pressanti, ma quel poco mi è bastato per avere conferma di ciò che già pensavo, e cioè di essere molto, molto fortunato di averlo conosciuto 🙂 🙂
Luca : la suono (avo) io 🙂
Stefano: tutto reciproco!
Nella prima foto se non sbaglio si intravede in basso a destra una RR1040? Di chi é?
Mio… Fabrizio Ruggeri