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Magia Grundig Studio

Magia Grundig Studio

Il nome la dice lunga….. Il sistema ideato da Grundig è stato “Studiato da progettisti e ingegneri che si dedicavano a costruire  sistemi di riproduzione musicale di alto livello.

Insieme ai Receiver Grundig, gli Studio sono i sistemi che prediligo. Le ragioni sono tante. La prima è che hanno un suono meraviglioso; secondo sono belli da vedere, terzo sono interfacciabili senza problemi con gli altri apparecchi Grundig. Ogni componente aggiuntivo si adatta perfettamente. Si evitano problemi relativi  alla ricerca di periferiche che si sposino perfettamente per risposta in frequenza ed impedenza. Gli ingegneri avevano già previsto tutto. Le nostre orecchie ce lo confermano. Nella mia sala ho allestito un sistema completamente analogico che ha al centro il meraviglioso…

Grundig Studio 2220 HiFi.

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Un sistema completamente analogico che può essere allestito con semplicità. Tengo a precisare che il mio ambiente d’ascolto non è stato trattato in  maniera estrema. Questi apparecchi Studio non hanno bisogno di accorgimenti particolari per poter funzionare egregiamente.

Gli Hi-Fi compatti si adattano perfettamente all’ambiente di ascolto.

La sinergia tra gli apparecchi e diffusori è garantita. Già dal punto di vista estetico i risultati sono ottimi. Sotto l’aspetto sonoro sono superlativi. Il Grundig Studio 2220 ha lo stesso stadio finale del RPC500 e RPC600, prodotti nei mesi a seguire e che ne hanno ereditato il progetto base. Possiamo dire, senza timori di smentita, che il Grundig Studio 2220 è il papà dei due gloriosi RPC.

In questo articolo non voglio però soffermarmi a descrivere tecnicamente l’apparecchio. Vorrei condividere le qualità sonore di questo mostro. Voglio aprirvi alla vera “magia Grundig Studio”

Se avete avuto modo di apprezzare altri amplificatori moderni Grundig, questo apparecchio vi stupirà per la coerenza e la ricchezza di particolari che saprà farvi riscoprire.

magia Grundig Studio

Magia Grundig Studio

Nato come Ammiraglia HiFi della casa teutonica, lo Studio 2220, se ancora non lo avete fatto, riesce a rappacificavi con l’Alta Fedeltà. Amplificatore lineare, HiFi secondo norme DIN 45500, era l’apparecchio più apprezzato, tanto da guadagnarsi il primo piano nella rivista Grundig Revue 1976. Max Grundig ne andava fiero. Non ne ho la certezza ma credo che ci sia la sua mente in questo prodigio tecnico e sonoro.

Dotato di un giradischi Dual 1226, monta testina Shure M75 con puntina conica. Abbinamento azzeccato alla perfezione che restituisce un suono caldo e suadente che, oggi come ieri, riesce ad emozionare e stupire.

Questi apparecchi erano prodotti in Germania ed erano assemblati con una cura maniacale. Nulla era lasciato al caso. Il progetto prevedeva che tutti i cavi seguissero percorsi dedicati studiati alla perfezione. Nessun cavo raccoglie disturbi elettromagnetici o interferenze. Questa cura del particolare tanto cara a Grundig è stata poi mantenuta anche su altri apparecchi, garantendo quella qualità particolare che ancora oggi ci fa preferire i prodotti Grundig.

Tali accorgimenti erano talmente voluti che Grundig aveva addirittura indicato nei manuali distribuiti ai centri di assistenza le fotografie per l’esatto ripristino delle apparecchiature in caso di guasto. I centri di riparazione Grundig avevano l’obbligo di riattivare le caratteristiche elettroniche degli apparecchi attenendosi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalla cassa madre tedesca. Questa serietà e modus operandi non era un semplice vezzo. Grundig sapeva esattamente quali erano le influenze che poteva scaturire da un cattivo ri-assemblaggio degli apparecchi.

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Grundig Studio 2220 – posizionamento interno cavi

Viene da sorridere oggi solo pensare che queste conoscenze che Grundig distribuiva ai propri tecnici siano spacciate come nuove scoperte e sono spesso offerte da alcuni come controlli da eseguire a pagamento. Sono accorgimenti ben conosciuti e che gli ottimi riparatori sanno e dovrebbero sempre applicare.

Il fatto di avere un apparecchio Alta Fedeltà che contiene al suo interno l’amplificatore, il giradischi, il sintonizzatore in modo studiato alla perfezione dagli ingegneri tedeschi offre la garanzia di suono perfetto secondo i dettami DIN 45 500. Non serve altro. Questa è la “magia Grundig Studio”:

Nessun cavo da acquistare, nessun disaccoppiamento da sperimentare. Niente trucchi. Niente inganni.

L’abbinamento con la piastra di registrazione CN830CN930 o CN1000 consente a chiunque di allestire un sistema completamente analogico per l’ascolto della musica. Consiglio caldamente  l’abbinamento con un registratore a bobine TS925 – TS945TS1000 per l’ascolto del miglior mezzo analogico tutt’oggi insuperato: il nastro magnetico.

Studio 2220 dettaglio interno

Studio 2220 dettaglio interno

Nella foto in testa all’articolo potete vedere il mio Studio 2220 abbinato ad una macchina RTR professionale di lettura e registrazione. Un Telefunken M15a. Altra meraviglia della tecnologia tedesca. Anche se l’apparecchio non è Grundig, vi assicuro che il risultato sonoro è sconvolgente. Parleremo di questo Reel to Reel in un altro articolo dedicato. Per ora ci basta dire che ascoltare con queste amplificazioni apparecchi a nastro, che siano un deck per cassetta stereo 7 o un registratore per bobina a 1/4 di pollice  a 19 cm al secondo, a 2 o 4 tracce, è un esperienza da fare assolutamente.

Da estimatore dei prodotti Grundig, consiglio caldamente l’acquisto di un “compatto” Studio HiFi. Uno Studio 2220; Studio 2240 possono garantirvi momenti di piacere ascoltando la vostra musica preferita, da soli o con i vostri amici più cari. Consiglio l’abbinamento alle casse Audiorama 5000 per un ascolto a 360° per una vera “magia Grundig Studio”.

Grundig Audiorama 5000 - Logo

Grundig Audiorama 5000 – Logo

6 Comments

  1. Condivido con Roberto l’ammirazione per questi stupendi apparecchi. Possiedo il 2240 che da la possibilità di collegare 4 diffusori con un risultato di “ambienza”, diciamo cosi, veramente particolare: mi piace soprattutto per ricreare l’atmosfera di un jazz club, ad esempio Bill Evans che suona al Village Vanguard! Disco imprescindibile.

  2. Sullo Studio 2240 bisogna fare un discorso a parte. Vorrei sperimentare registrazioni quadrifoniche. Appena ho tempo farò qualche esperimento

  3. Pingback: Fenomeno Grundig
  4. anch’io sono un possessore di uno studio 2220, ma ho un problema con un’uscita, mi gracchia e non ha lo stesso volume dell’altra. Credo possa essere un finale, ma non riesco a trovarli sono i: 646 e 645. Può dipendere da altri fattori?

  5. chiedo aiuto a voi che siete più esperti, sto cercando il manuale di servizio di un Seleco SCM 180 Hi Fi. Grazie anticipatamente , Angelo Gardini

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