Questo prestigioso e piuttosto noto amplificare , posso dire di averlo aspettato per almeno due anni. Paradosso: nello stesso giorno me ne arrivano “praticamente” due. Praticamente, perchè uno è l A5000, ovvero il solo stadio finale di questo V5000, del tutto identico… o quasi, ma questo lo vedremo meglio nel prossimo articolo dedicato all A5000.
La macchina, manco a dirlo, è pesantissima. Lo stato esteriore, eccellente!
4 viti laterali, due posteriori (massa phono e centrale) e possiamo scoperchiare.
Le prime cose che colpiscono sono: l’enorme trasformatore e ben 4 condensatori di filtro. Due + due da 10000 micro, parallelati tra loro per ottenere 20000 + 20000 micro. In effetti, qui è tutto raddoppiato.
Anche i finali : 4 per canale, col raddoppio 2 NPN e 2 PNP.
In alto la schedina con tre relè: 1 per alimentazione 220V e due doppi per out casse 1 e casse 2.
Questa una bella panoramica: blocco centrale alimentazione e stadio finale, stile receivers.Sinistra controllo toni volume balance che richiama molto gli SXV6000/XV7500. In basso, lo stadio pre con Phono RIAA.
Un tentativo di primo piano dei finali.
Le termiche di protezione, che fanno capo alla scheda principale di alimentazione.
Il trasformatore più grosso visto fin ora.
Balance e controllo bassi.
medio bassi, medio alti.
alti
Commutatore attenuatore.
Volume (con loudness)
Ben schermata.
Doppio ponte di diodi.
Primo guasto: l amply non accende. Il relè scatta ma la rete non arriva al trafo.
Al relè manca l’ancorina che preme i contati fra loro.
Ora si accende, ma non scattano i relè di protezione casse.
Gli emettitori, collegati tra loro tramite le grosse resistenze da 0,22 ohm 7 watt, sono il collegamento verso gli altoparlanti. Se c’è una qui troviamo una continua, c’è un finale o più finali in corto.
Eccola.
La parte sottostante non permette di accedere agevolmente alle piste dello stadio finale. Occorrerà rimuovere l’intera scheda. La cosa potrebbe far paura, in realtà sono 4 viti. Per prima cosa però scolleghiamo i secondari del trafo (10 fili !!).
Eccola fuori.
Lato piste.
Questa scheda fortunatamente si rimuove con molta facilità. Ben ingegnerizzato.
Approfittiamo per una bella documentazione fotografica anche di questa.
Ora possiamo fotografare e documentare molto meglio i finali (8!!!).
Ovviamente approfitteremo per ripassare le masse, qui palesemente fredde.
quasi 40 gradi….
beh, niente male….
Quando si cambiano i finali, ma soprattutto con queste potenze in gioco, è d’ obbligo dare tensione in maniera graduale.
La faccio breve, ma nella realtà, tra questa foto e quella precedente sono passati almeno 40 minuti. In pratica suonava un solo canale, quindi, malgrado non avessi rilevato continue sui finali, ho misurato l’intera scheda di pilotaggio. Per poi scoprire che le casse si accoppiano come “prese interne” o “prese esterne”. Questa è la corretta posizione degli spinotti per il L1. Meglio così (la prossima volta leggerò prima lo schienale, ma è la prima volta che vedo le prese relative ad una coppia di casse non affiancate tra loro !).
La taratura del bias (20 mV) è piuttosto scomoda. Suggerisco di prestare la massima attenzione.
Questi i due punti di misura.
Divertiamoci un pò a farlo spingere……poi la curiosità di confronatre la configurazione integrata (questa) e quella pre e finale separati (SXV6000 – A5000) quindi, come dicono alcuni: stay tuned.
marco