Grundig Stereomeister 300 riparazione
Restaurare Grundig significa imbattersi prima o poi con i ricevitori valvolari. Se poi questo è un Grundig Stereomeister 300, l’emozione aumenta. E visto che ci troviamo, figuriamoci quando ne arrivano in contemporanea due: il 300 ed il 3000. Questi articoli tratteranno “semplicemente” le operazioni effettuate (soprattutto di natura fisica) su queste due macchine per come sono arrivate. Di articoli ne sono stati sicuramente già fatti da persone molto più blasonate di me.
Quando nell’imballaggio spuntano dei pezzetti così, cadono un pò le braccia. Bisognerà capire da subito di cosa si tratta per poi ri allocarle correttamente.
Più apriamo e più le soprprese aumentano. Qui una ECLL800 spaccata.
Quella spina simemens può esser stata la causa della rottura della valvola finale. L imballaggio in generale non era il massimo.
La 300 ha lo stadio FM con la ECC85 (a destra).Il cordino non c’è affatto, quindi, fra le prime cose, bisogna capire come va messo. Di schemi di stereomeister o mobili che montavano radio simili ce ne sono svariati in rete. Importante trovare quello in questione. La cosa che differisce fra tutti è senz’altro proprio la costruzione e passaggio del cordino sulla scala. Il tutto, in attesa dell’arrivo delle valvole finali, ordinate in rete.
Una cosa che va doverosamente fatta, a mio avviso, sono le saldature fredde sugli zoccoli e le masse telaio.
Nella radio in questione è stato sostituito il ponte al selenio con uno al silicio. Il precedente è stato comunque usato per assicurare il nuovo ponte al raffreddamento tramite telaio.
La tensione di placca comunque era troppo alta: ben oltre 300 volts.
Da schema , la tensione in questione deve essere intorno ai 285 volts. Con opportuni calcoli, occorre interporre in serie al positivo una grossa resistenza a filo. Nel nostro caso una 50 ohm 7 watt ha portato tale tensione a livelli regolari.
Per l’intanto, ecco da dove è saltato fuori il pezzetto di plastica.
Alla prima accensione, dato che il fuse sulla rete 220 volts era saltato, ho preferito dare tensione col variac.
Tutto regolare…. ora passiamo a risalire alla lunghezza originaria del cordino.
Il pannello anteriore va rimosso.
Ci ho messo un pò a capire come si toglie la manopola della sintonia. Va rimossa a pressione la sola manopola esterna, insistendo opportunamente. Al 99% sarà completamente ossidata la parte che prende l’albero di metallo. Consiglio di far penetrare in qualche modo un prodotto sbloccante e farlo lavorare. Le viti in questione servono esclusivamente a bloccare il pesante volano assicurato sullo stesso perno.
Una bobina trovata vagante, faceva capo all antenna, in questa foto già parzialmente sistemata. L idea è stata quella di assicurarla al supporto plastico con due cinghie, come da foto, dato che i supporti “naturali erano rotti..
Questo lo stato iniziale. Devo riconoscere che l’altra radio (la 3000) mi è servita per risalire allo stato originario.
Questa la ricostruzione in power point.
Tornando alla manopola sintonia, questo è lo stato in cui si potrebbe trovare. Il perno è a “mezza luna”.
Tolto il frontale plastico ( e lavato con acqua e sapone), si può procedere alla sistemazione del cordino (o funicella).
Anche le due borchiette metalliche andranno ri incollate.
Oramai siamo agli step finali. Le valvole sono arrivate e montate. Cambiato anche il doppio trioodo ECC83, che è deceduto definitivamente durante i test finali. L avrei cambiato comunque anche perchè suonava palesemente male.
La radio suona bene. la sensibilità FM non eccelsa. Con una buona antennona esterna migliora di parecchio. Applicando un apparecchio alla presa TB il suono è godibilissimo e potente (per essere un valvolare dell’epoca, merito delle ECLL800 !). Importante indovinare la posizione dei linea punto da inserire: il punto guarda verso l’altro. Viceversa la radio suona, ma quasi a metà potenza.
Questa la tecnica che ho usato per rispedire la macchina. Rigorosamente solitaria, in un cartone poco più grande della stessa. Il pluriball servirà a tener ferme valvole e bobine durante il viaggio. Lo stesso, all’arrivo, andrà delicatamente rimosso.
Buon ascolto.
marco
…e come suonava bene sul bancone!
La sostituzione del ponte al selenio con un moderno ponte al silicio comporta SEMPRE un incremento della tensione anodica, per via delle qualità intrinseche del silicio rispetto al selenio.
L’ho imparato restaurando le radio a valvole.
D’altronde, io i ponti al selenio li cambio SEMPRE, visto che sono piuttosto pericolosi (nei casi più gravi, c’è rischio di incendio!).
Bene hai fatto a mettere la resistenza di caduta, ovviamente calcolata con la legge di ohm.
Nell’ultima radio valvolare che ho sistemato, una Grundig 3028, dopo la sostituzione con il ponte al silicio mi sono ritrovato un’anodica di 326 volt contro i 280 da schema!!!!
Una resistenza corazzata da 25watt e 330 ohm ha risolto il problema.
Io preferisco le resistenze corazzate, perchè oltre a sopportare meglio il surriscaldamento possono essere avvitate a contatto con il telaio, per una migliore dispersione del calore.
Ah dimenticavo: complimentoni per il lavoro, mettere mano a questi apparecchi è tutt’altro che facile.
Ma ormai ti conosciamo, e sappiamo che per te (quasi) niente è impossibile… 🙂 🙂
Da buon ignorante in tecnica … rimango basito ed estasiato !
Mi attende un ponte denso di prove….
Grazie Marco, e vi farò sapere le mie impressioni .
Purtroppo la stanza nella quale viene usato lo Stereomeister è infelice per quanto riguarda la ricezione….
Provato lettore FLAC collegato alla presa TB…
MAMMA MIA!
Con diffusori box 650 professional.
Fabrizio Ruggeri
Un recupero di un apparecchio storico e che suona in modo divino
Ottimi ed accurati restauri. Eccellenti spiegazioni. Niente di misterioso, tutto tecnicamente spiegato.
Congratulazioni Marco!
Se posso apportare un contributo ricordo a tutti che le uscite per cuffia dei pc, IPAD e diavolerie digitali varie sono quasi sempre Open Collector. Per sentire bene i Flac, Mp3 ecc gli ingressi vanno caricati.
Buona giornata
Giovanni
Ciao, intendi dire che l’uscita “lasciata aperta” va polarizzata tramite una resistenza? Se sì, come calcolarne il valore?
Grazie!
grazie a voi ed onorato per i commenti
marco