Finalmente è arrivato uno splendido Grundig RPC 650 TP, per me è il quarto, ma il primo da quando documento le riparazioni.
Il 650 TP è uno dei compatti di punta, se non il compatto di punta di casa Grundig dell’epoca. In questa macchina viene introdotto il convertitore A/D per il controllo di Volume, Balance, Bassi, Medi, Alti. Da telecomando sono gestiti per la prima volta i comandi del piatto, un Dual 461 A RC, a livello di start, stop, quick lift. Anche la piastra, unico esemplare di CN 830 TP, per la pausa. Come già nel 600 TP, sono tele comandabili le 10 preselezioni radio, commutazione TA TB CASS RF ON/OFF.
Il nostro amico Domenico C. mi ha detto che il guasto è stato provocato da un corto circuito sulla presa di rete della piastra.
Procediamo.
L’imballaggio è semplice ma molto efficace, tanto che userò lo stesso per la spedizione al mittente.
Alla piastra è stata cambiata la cinghia, poi ci sono stati problemi per la ri chiusura.
Cominciamo ad ispezionare l’interno.
Il cablaggio andrà nuovamente rifatto, i fermi di alcuni cavi sono staccati e le fascette, seppur ben messe sui cavi, non assicurano gli stessi verso il telaio.
Fortunatamente fanno parte del corredo.
Una panoramica sui fermi da sistemare.
I fusibili sono tutti sani, quindi il corto (lo stereo non si accende) è da ricercare sullo stadio di alimentazione primaria, o per meglio dire sul suo controllo.
Abbiamo una serie di piste saltate, che dovremo ricostruire.
Scartavetriamo bene, va rimossa ogni parte di bruciatura e le piste buone vanno portate “a rame”.
Ora lo stereo parte. Ma prima di ogni altra analisi, procediamo alla sistemazione del cablaggio, come da manuale Grundig.
Promemoria: attenzione al 5 e 6 connettore, perchè lato scheda C-MOS uno dei due può connettersi sfalsato e non far funzionare correttamente un canale.
Ora altri guasti: lampada on/off, lampada vu-meter campo.
Inoltre un segmento non funzionante del display.
Andiamo a rimuovere la scheda per procedere alle sistemazioni.
Importante, come sempre, fotografare sempre tutto (queste sono solo una minima parte di quelle che ho fatto). Qualsiasi filo potrebbe accidentalmente staccarsi. Il display poi va rimosso, importante quindi fissare le posizioni dei fili.
Questa scheda l’abbiamo già vista sull XC55, stessa situazione di saldature palesemente fredde.
Ora la lampda on/off, piuttosto difficoltosa per il fatto che vanno rimossi i 4 fili in figura.
La lampada è 12 V 40 mA.
Nel frattempo, fra i pezzi “sfusi” abbiamo il tastino sottostante lo sportellino del tuner.
ed il “solito” pezzetto giallo contenuto nella ghiera del piatto. Proviamo ad incollarli.
Mentre la colla secca, ci dedichiamo alla piastra.
Questa, Domenico, la vite che mancava di essere svitata….
Bisogna riposizionare correttamente il delicatissimo cablaggio.
Questa foto è “unica” nel senso che approfittiamo di fotografare la scheda indicata dalla freccia, presente, appunto, solo sulle CN 830 TP !!
Rimettiamo a dimora anche il feltrino pulisci testina.
La scocca va certamente sostituita in blocco. Ecco quella scelta per l’occasione.
Risaldiamo anche i 4 fili del trasformatore.
Molti degli interventi li ho qui sorvolati. Ci sono già abbondanti spiegazioni su come si procede alla messa a punto di questa piastra. In questo caso, nella foto, spostiamo un pò il vu-meter per accedere meglio al trimmer in fase di taratura della velocità.
Facciamo ua prima prova di registrazione. Mi accorgo che il contagiri è fermo.
La cinghia è assente, ne recuperiamo una.
e la collochiamo a dimora.
Non dimentichiamo mai di pulire la puleggia del FF/REW.
Rimettiamo anche il tastino mancante.
La piastra può essere ricollocata. Ora il piatto.
Il perno è fuori asse rispetto la levetta start/stop.
Posizione corretta.
Su tutti i 491 ho notato che la leva tende ad allentarsi dal perno.
Una punta di attak dove indica la freccia e stiamo tranquilli.
Per non farci mancare nulla, mi accorgo che il piatto gira velocissimo, fuori controllo. Dato che l’impedenza del motore (controllo e avvolgimento) misura correttamente (scopriremo poi ingannevole), provo a cambiare le parti elettroniche.
Scopriremo poi che è la parte del controllo del motore che non va. Per ragioni di tempo, cambio direttamente il motore.
Al piatto sono state fatte poi le “penose” tarature di alzata, lift e messo il solito gommino che accompagna il braccio, all’andata e al ritorno.
Un bel test di registrazione dal piatto. Perfetto!!
Questa è tutta per Domenico, che si preoccupava per l’eventuale luce fioca dei led.
Proprio per non farci mancare nulla, ancora non va lo start manuale.
Allentiamo le viti dell interruttore e ruotiamo appena un pò, nel senso delle frecce, lo stesso. Ora scatta perfettamente.
La documentazione qui proposta ve la sarete letta in 10 minuti, nella realtà per la sistemazione di tutto questo, tempo permettendo, è stata impiegata circa una settimana!!
Buon ascolto
marco
Assurdo…
Un intervento particolarmente impegnativo. Complimenti
Ciao Amici, come sempre GRANDE il nostro Marco ! aprofitto per chiedere a Marco 2 cose : 1) da che cosa riconosce una saldatura fredda (per saldatura fredda si intende che interrompe il flusso di corrente, giusto ? ) – 2) sto cercando di riparare e mettere a punto un bel radioregistratore aiwa ca 30 che era il top di gamma nel catalogo AIWA del 1986 acquistato su subito.it .
dico subito che non so praticamente nulla di elettronica, a mala pena riesco a fare una saldatura e vedere se c’e’ continuita elettrica con il cicalino del tester, ma spesso sono riuscito a mettere a posto problemi di registratori relativi alla meccanica e me la cavo con la manutenzione degli stessi. ad es. recentemente ho messo a posto un SONY TC 153 sd portatile che si accendeva ma aveva una fievolissima voce, scoppietti sui canali e altri piccoli problemi. Ebbene con un po’ di disossidante secco, cinghette nuove e una buona ripulita generale il SONY è tornato a funzionare perfettamente. ora il venditore del ca 30 non mi ha detto che la macchina pur andando in play non riproduceva correttamente – il suono era cupo e tremolante come se ci fosse il gommino pressore usurato, ma dopo averlo sostituito la sistuazione non cambiava. Osservando però attentamente la meccanica ho notato che in play la testina sfiorava appena il nastro senza comprimerla e ciò era dovuto ad un errato montaggio (al contrario!) di un piastrina metallica, che impediva l’escursione totale del castello delle testine. Posizionandola correttamente la testina comprime bene il nastro e la riproduzione è tornata ottimale. L’apparecchio inoltre non va in REC in quanto qualche maneggione ha spaccato nella scheda rec la testa del comando a slitta ( di plastica) che sovrintende alla registrazione, sulla quale testa è avvitata una linguetta metallica ricurva che insieme alla leva posta inferiormente spinge la slitta di cui sopra in posiz. rec . Ho provato ad incollare con attak un pezzetto di plastica forato ma essendo molto piccola la superficie, l’incollaggio non tiene. Ho pensato anche di forare con trapanino il “collo” della slitta, come fai tu per i potenziometri, ma temo di far danni per la posizione poco accessibile. Forse con altro tipo di colla (epossidica?). Scusate ragazzi se mi sono dilungato troppo ed un caro saluto a voi tutti.
Federico
Secondo me, se vuoi procedere in autonomia nella riparazione dei metterci tanto tempo e tanta pazienza. Ho visto al lavoro Marco e ho capito che queste sono le cose fondamentali. Prova magari a mettere la richiesta sul forum, magari allegando le fotografie del pezzo da aggiustare. Quando le cose sono chiare è facile anche fornire un parere.
Infatti come dice Marco detta così sembra “facile” ma solo smontare e rimontare pezzo per pezzo queste macchine richiede MOLTE ore, oltre naturalmente alla capacità di aggiustarle… E’ un po’ che non faccio riparazione, vorrei aver tempo per fare a pezzi un bell’apparecchio…ma se penso all’impegno che richiede una riparazione come questa forse meglio non avere tempo 🙂
ciao Federico
per fare un bel lavoro e soprattutto comodo, ti consiglio (se possibile) di sfilare completamente il cursore del REC , metterti su un bancone e provare a fare la foratura. Leggendo tutto il resto mi sembra di capire che meccanicamente ti muovi bene. Le saldatura fredde causano il falso contatto dei componenti dalle piste di rame, se non il totale distacco, causando svariati problemi. In bocca al lupo e tienimi aggiornato.
per Paolo “volere è potere”
mi serve aiuto!!!