Malgrado un R 45 come articolo è stato già fatto e di svariati receivers il forum è già pieno, questo sarà leggermente diverso, nel senso che sono stato fotografato dallo stesso Riccardo durante le operazioni. Quanto fin’ora indicato con freccine e cerchietti, una volta tanto, può essere mostrato in diretta. In ultima, qui c’è un guasto “nuovo”, rispetto gli articoli precedenti.
Della serie “cotta e mangiata”, questo receiver è appena arrivato da Lodi. L aspetto estetico è buono. La scocca è stata riverniciata.
Le prime analisi sono: cordino lento, un led piuttosto moscio. Lo attacchiamo e su un canale c’è una continua, anche se non eccessivamente forte ad indicare un finale in corto.
“Santo subito” chi ha inventato lo svitatore elettrico.
Le solite viti da rimuovere (4 lunghe ed una corta). Tutte centrali!
Tolta anche una vitarella posteriore in alto, “sfiliamo” la scocca.
All interno l apparecchio è pulito e senza polvere.
Diamo una pulita al cordino della sintonia manuale (o funicella).
Rimettiamo nella corretta sede l indicatore che aveva scavallato la posizione.
Il Nylon posto sotto, deve centrare la sede centrale dell indicatore.
Cominciamo l’analisi: in uno dei due canali c’è una leggera continua di circa 5-9 volt.
Non è sufficiente a distruggere un woofer, ma comunque non insisterei troppo. Meglio continuare a lavorare senza carico (tradotto=altoparlanti non collegati).
La tensione sui collettori dei finali è regolare.
Come sempre, rifacciamo le saldature che mostrano segni di opacità (saldature fredde). Rifarle su tutti i reofori dei finali non è mai sbagliato.
Ancor prima di scollegarli, facciamo una misurazione “a freddo” dei transistor sullo stadio finale, che risultano tutti buoni (o comunque nessun segno di transistor in palese corto circuito).
Fin quando ci imbattiamo nella scheda di pilotaggio: troviamo un condensatore 47 micro 40 volt in corto circuito.
Attenzione alle due schede: se dovete fare dei test sappiate che non sono intercambiabili, piuttosto sono “speculari”, come l’intero circuito di amplificazione.
Ora il circuito torna regolare. Il potenziometro del volume è piuttosto sporco. Solita pulizia di tutti i potenziometri e commutatori.
Volume.
Balance.
Tutti i commutatori frontali.
Altro guasto: la radio ha un segnale debolissimo, non centra le stazioni e suona piuttosto male. Come fatto in altri casi, procedo al “ricappaggio” di tutti i condensatori del PLL Decoder FM.
Togliamo le 6 viti piccolissime all interno.
Per ricappaggio intendiamo la completa sostituzione di tutti gli elettrolitici con altri, a basso ESR.
Al termine pulizia con trielina.
Di seguito una panoramica delle saldature e masse da rifare, come abbiamo già visto in altri articoli.
Continuiamo la pulizia di potenziometri e commutatore del controllo di tono.
Diamo una controllata e ravviviamo la tensione relativa ai led indicatori radio FM “U”. Come sempre, abbiamo anche tarato il trimmer relativo all’indicatore segnale antenna e tarato i compensatori per il massimo guadagno di segnale.
Anche qui, manco a dirlo, il condensatore con rondelle isolanti è stato rimosso, con l’aggravante che il mobile è stato verniciato anche lato interno. Quindi rimuoviamo la vernice e rimettiamo il tutto.
Ci godiamo quindi il risultato finale.
Qui Riccardo, mentre ci godiamo il suono, si è ovviamente sbizzarrito con le foto…. ma meritano…non credete? Se non ci saranno nuovi articoli prima, approfitto per fare gli auguri di Buon Natale a tutti voi!!!
marco
Diagnosi, smontaggio, riparazione, assemblaggio, collaudo ed il gioco è fatto! Sembra facile… Marco non dice che per riportare il receiver ad uno stato ottimale sono servite tre ore di lavoro, oltre che alle dozzine di saldature, test di ogni tipo, l’ho visto leggere schemi elettrici come avrebbe fatto un operatore con il codice di Matrix! Sembrava essere in un laboratorio di elettrotecnica, ma anche in una carrozziere, in un officina meccanica, una falegnameria, a lui piace chiamarla “sala operatoria”. In ogni angolo si nascondeva un ricambio, che sia una vite, un condensatore, una resistenza… c’è quasi tutto! …e se non c’è? Non fa differenza, se lo inventa! Progetta, piega, taglia, salda, incolla, avvita… insomma plasma il pezzo di ricambio e facendo tesoro della causa del guasto, come se non bastasse, lo rende migliore dell’originale. Tecnica, inventiva, esperienza, passione, non si può far altro che rimanere affascinati nel vedere Marco all’opera.
Marco è il MacGyver della Grundig. E’ il plus valore del nostro sito e mi onoro di essere un suo amico.
Grande Marco..che spettacolo mi stai facendo venir voglia di metter le mani a qualche apparecchiatura..hehe
Era un leone in gabbia, non dovevano farmi incazzare. Sono stati degli idioti.
Marco, grande tecnico, Sei la punta di diamante di questo sito.
Questa è l’ennesima riparazione che seguo con interesse, bellissima e accurata come sempre.
Una domanda tecnica: hai parlato di una leggera continua sulle uscite, ad orecchio come te ne accorgi ? e soprattutto in che punto di preciso metti i puntuali per mostrarla.
Vorrei avere la tua pazienza!!
quando c’è una continua senti il classico “TUUUUUUUUU!!!” sulle casse, tipico dei 100Hz di alimentazione. Se è molto forte ci sono i finali (o uno) in corto. Può essere più debole a seconda dei casi e della circuitazione. Ad ogni modo staccare IMMEDIATAMENTE la cassa, pena , il woofer che si brucia. Sull uscita delle casse in continua ci devono essere 0 volt!. a presto
marco
rimango sempre più affascinato dalla competenza, passione, capacita, disponibilità di Marco, assolutamente una GRANDE PERSONA., e, scusa Pasquale, come poteva una persona così rimanere in “quel” sito ?
Cari Auguri, amici, per un GRUNDIG ANNO!
Federico
Hai ragione Freddy, felice di esser stato il Caronte. Poi a zattera approdata i grandi quali Marco, Roberto e Luca hanno fatto il resto.
La disanima accurata d Riccardo è lo specchio fedele del lavoro di Marco. Chi segue i suoi articoli non può non aver notato fin dove si spinge con le sue riparazioni e, a proposito di officina, ve le ricordate le morse da falegname usate sui TS 1000 ?
Grandissimo lavoro Marco, Chapeau !
Il modulo PLL è un modulo a doppia faccia, con tracce su entrambi i lati. Un casino! Non riuscirò mai a risistemare il mio. Bravo Marco!