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Ritorno in argomento, se pensate che 650 euro sia un prezzo esagerato per questo articolo, c’è anche chi lo propone a 1045 euro.
Il corpo centrale era posto in mezzo fra le teste del letto mio e quello di mio fratello, quando la notte spegnevo la luce si vedeva il bagliore della splendida scala parlante ed a bassissimo volume ascoltavo le radio in FM, ma più spesso Radio Lussemburgo per cercare di migliorare il mio inglese in Onde medie: con i fruscii tipici della ricezione notturna potevi fantasticare di essere su una navicella in orbita intento ad ascoltare radio terrestri. In fondo i disturbi delle onde medie, ricordavano i suoni delle comunicazioni in voce degli astronauti della NASA con il centro di controllo.
Come detto più sopra era un apparecchio pieno di fascino. Le due casse erano poste sempre per terra, ma davanti ai “piedi” del letto, quindi non erano esattamente rivolte verso chi stava nel letto, ma l’effetto era bello ugualmente. Durante il giorno ovviamente per ascoltarla al meglio non stavo sul letto ma mi mettevo di fronte agli altoparlanti.
Devo ammettere che, sempre a mio modesto parere, i tedeschi durante tutti gli anni ’50, 60 e 70 fecero cose davvero notevoli nel campo dell’HI-FIL’Italia ha poi vinto, ho avuto una domenica e Lunedì pieni di impegni molto pressanti per motivi familiari: adesso posso finalmente ritagliarmi cinque minuti per tornare al 14 Giugno dell’anno scorso. Avevo scoperto il mondo Grundig esattamente due mesi prima, toccandolo con mano grazie alla gentilezza di Roberto che mi aveva ospitato nella sua casa sul Garda. Vi ero andato perchè ero alla ricerca di un sistema stereo che si potesse installare nella libreria del mio salotto senza perdere troppo delle qualità dell’impianto che possedevo, ma che aveva bisogno di una stanza molto grande e con una parete del tutto libera; questa stanza, situata presso la casa in campagna dove viveva mia madre in affitto, avrei dovuto abbandonarla entro la fine della scorsa estate. Avevo ascoltato con le mie orecchie che quello che si diceva sul mondo Grundig corrispondeva a verità, ero sconvolto nel constatare che un Receiver R25 del 1977 in un confronto “a distanza” potesse battersela alla pari con il mio sistema pre + 2 finali mono della Audio Analogue da 160 + 160 watt su 4 ohm. Mi domandai: come facevano i 30+30 watt suonare come ed anche meglio (come appurai quando potei fare un confronto diretto) del mio sistema? Come potevano casse del 1978 dall’aspetto molto curioso (1500a Professional) andare anche meglio delle mie trasparentissime e famose Jamo Concert 8, vincitrici di tutti i premi messi in palio dalle riviste del settore dal 1997 in poi?
Tornai da casa di Roberto con una grande frustrazione, ero disoccupato da 16 mesi e non potevo dirottare alcun euro sull’acquisto di un receiver per poterlo confrontare con l’amplificatore che già possedevo (volevo fare un confronto diretto, prima di vendere definitivamente la mia amplificazione), ma mio fratello mi venne incontro; “commosso” dal mio entusiastico racconto di quella giornata sul lago mi disse che mi metteva a disposizione un piccolo budget per acquistare un Receiver.
Mi misi subito a scrutare ebay: i primi giorni furono frustranti, vidi esemplari bellissimi che raggiungevano quotazioni impossibili per me (parlo di cifre > di 80 euro!!!!!!): ma verso il 10 Giugno cominciai a seguire un asta di un’ottimo R35A che non prendeva quota: ebbene il 14 giugno dell’anno scorso riuscì ad aggiudicarmelo per una cifra di 80 euro trasporto compreso.
Iniziò quel giorno questo bellissimo viaggio nel mondo Grundig: arrivò qualche giorno dopo con un imballaggio perfetto: era in condizioni estetiche perfette, messo a confronto con gli Audio Analogue vinse senza appello. Quest’ultimi vennero così venduti senza rimpianti, consentendomi di ricavare 10 volte tanto quanto speso per il receiver: con quei soldi acquistai le box 400 e così ebbi la possibilità di aspettare con calma di vendere le Jamo ad un prezzo equo.
Quando ho trasferito l’impianto a casa mia, il Receiver si è dimostrato incompatibile con il WAF (Wife acceptance factor), ma è stato sostituito da un altrettanto performante V20. Due mesi fa ho sostituito le box 400 con le box 550 1° serie, ed ora sto aspettando un Philips 150 per vedere se riesco a raggiungere il miglior risultato possibile nella mia libreria: in caso contrario aspetterò tempi migliori per un CD player Grundig. Grundig è stata veramente un toccasana per la mia passione per la musica e per le finanze della mia famiglia!
Un Grazie con la G davvero maiuscola a Roberto per avere contribuito in modo determinante a rendere possibile tutto questo, ovvero avere la botte piena e la moglie ubriaca!Ciao Pasquale, mi lanci un grande assist; mi riporti indietro al 1977, quando nella mia famiglia mio padre faceva i salti mortali per mantenere tre figli ed una moglie che faceva la casalinga, quindi in quel momento ancora non potevamo permetterci un Grundig Super color e ci accontentavamo delle ottime immagini in bianco e nero di un Super Electronic anzianotto e del suo grande audio, già allora senza rivali se confrontato a quello di televisori di altre marche di qualsiasi costo (per altre marche mi riferisco a Loewe, Nordmende, Saba, Telefunken, non a Indesit, Voxson ed altre marche italiane con le quali il confronto era addirittura improponibile in quegli anni). Tuttavia mia madre, suo fratello ed altre 4 sorelle si tassarano per regalare a mia nonna (con la quale viveva la più giovane della nidiata e tutte, con mariti e figli, si ritrovavano qui a Gonzaga nella bassa mantovana per tutte le feste comandate), la matriarca della mia famiglia (è morta l’Ottobre scorso alla tenera età di 96 anni) un televisore a colori come regalo di Natale 1977. Naturalmente mi imposi e dissi a tutti gli zii “il televisore lo scelgo io e comunque sarà un Grundig, ditemi il budget ed io vi dirò il modello”.
Ricordo a tutti che quello era il momento di massimo parossismo per il mercato delle tv a colori e…per le famiglie italiane, in quanto, dopo un attesa di dieci lunghi anni maggiore rispetto alle famiglie tedesche ed inglesi (in questi ultimi paesi le trasmissioni a colori erano partite nel 1967), la RAI aveva finalmente iniziato ufficialmente le trasmissioni a colori giusto il 1° Dicembre 1977.
La grandezza dei TV color Grundig dell’epoca era che, a mio personale parere, erano nettamente i milgiori del mercato e non di una lunghezza, ma di parecchie, e, cosa ancora più straordinaria, la qualità dell’immagine, cosa ovviamente più importante in una televisione, era assolutamente uguale dal modello di base all’ammiraglia. Quello che cambiava erano gli accessori che i Revue dell’epoca chiamavano il “Comfort”. Dal Modello di base all’ammiraglia, attraverso vari modelli intermedi, cambiava il confort d’uso, (con o senza telecomando, a 8,12 o 16 canali, con ora sovrimposta, oppure con immagine nell’immagine – Grundig fu la prima al mondo a commercializzare un tv con questa caratteristica ed altre cose ancora). Nel tuo link ci sono le istruzioni proprio delle Tele Pilot 12, telecomando del tv color che fu effettivamente comprato alla vigilia di Natale, TV a 12 canali con telecomando e sintonia elettronica (un lusso per l’epoca. chiamata dalle parti di Furth “Station computer”) con in più il tasto per far comparire l’ora ed il numero del canale in sovraimpressione, un’altra sciccheria per l’epoca), per la precisione il modello era questo:
http://grundig.pytalhost.com/1976/026.jpg
Qui ripreso dal catalogo tedesco 1976, ma rimase in produzione fino alla fine del 1977 (infatti compare anche nel mio Revue edizione Settembre 1977, temporaneamente prestato a Roberto).
MIo padre, continuò a risparmiare soldini per arrivare al Grundig Super color, cosa che accadde nel Giugno 1979, che per tanti anni face cadere la mascella ad amici e parenti che ebbero la sventura di sciegliere un’altra marca per il tv color.
Ciao, LucaDomanda per Marino: oggi su ebay c’era un Philips CD 150 che urlava “comprami”, un pò come Viola Valentino nel 1979 o giù di lì: non ho lasciato cadere il suo appello, anche perchè nutro la segreta speranza di trovare un giorno il sensore e telecomando opzionale dell’epoca che permettava di telecomandarlo (cosa che al 151 è preclusa per il semplice motivo che non ha la presa sul retro “Remote” per attaccargli il sensore): so che tu Marino ed altri avete tutti il CD 151, ci sono differenze enormi con il CD 150 o rimaniamo nel campo delle sfumature?
Altra domanda: anche questo modello può trarre gli stessi benefici del 151 da una competente “messa a punto”?
Non vedo l’ora che arrivi e di confrontarlo con il suo successore dell’anno seguente, il CD 160, che già delizia le mie orecchie quando vado a trovare mia madre, abbinato al mio stesso amplificatore (Grundig V20, che Dio lo benedica per la splendida implememtazione del Loudness) ed alle Box 400. Abbiamo ambedue la stessa libreria Billy dell’Ikea e non riesco a farci entrare casse più grandi delle 550/600/650 Professional.
Io penso che i 14 bit siano più adatti in abbinamento alle Grundig due vie rispetto ai 16 bit (il CD 160 appunto), ma su questi aspetti penso che aprirò un topic dedicato..Scusate, ma queste da dove vengono, non sono quelle di Paolo, a meno che Gianni sia suo fratello. Marco tu abiti da quelle parti, io penserei a fare una capatina per un ascolto…..
http://annunci.ebay.it/annunci/audio-tv-e-video/roma-annunci-acilia-axa-casal-palocco/diffusori-grundig-box-703-audioprisma/66722659
Ciao, LucaFacci sapere Pasquale, anche io sto puntando da parecchio tempo questi apparecchi, ma se non vendo il mio attuale CD player non posso dirottare anche fondi esigui sulla mia passione. Intanto mi limito a raccogliere le impressioni di tutti quelli che mi capitano a tiro.
Ciao,
LucaVolevo aggiungere per precisione, che gli ingegneri della Grundig avevano anche previsto che, in caso non vi piacessero i satelliti a spigoli quadrati, si poteva sempre optare per i Kugelstrahler 300 a forma sferica
http://www.ebay.de/itm/vintage-GRUNDIG-AUDIORAMA-300-Kugelstrahler-Kugelboxen-Kugellautsprecher-Retro-7-/271504191384?pt=Radio_TV_Musik&hash=item3f36e92f98
Belli anche questi vero?Io ne compravo poche, perchè non solo selezionavo i dischi da comprare (era sempre un evento), ma anche quelli da registrare, allora cercavo le TDK SA al cromo, quando andava bene facevo festa con le SA-X, all’epoca mi sembravano il massimo.
@pasgal said:
Wow! Ma le vuoi comprare tu o possiamo comprarle tutti?:p
Potete comprarle voi, io non sono interessato, ma le ho segnalate perchè in due anni forse questa è la seconda asta in Germania che riguarda questo tipo di diffusore, inoltre mi sembrano in condizioni notevolissime, considerando che sono state in produzione dal 1973 al 1976.
Avete notato quelle prese DIN femmina (e non maschio, come quella normale per il collegamento all’ampli) al centro della parete posteriore? Quelle sono frutto del genio degli ingegneri Grundig dell’epoca (ripeto parliamo del 1972.73): infatti se volete sperimentare una diffusione del suono ancora più ampia di quella prevista dei diffusori messi sul tweeter, oppure avete un figlio adolescente che vuole organizzare feste nel Vs. salone di casa, allora potete avere una diffusione degli alti molto più ampia e svincolata dalla posizione dei diffusori! Come? Semplice potete comprare questi satelliti:
http://www.ebay.de/itm/GRUNDIG-WURFELBOX-KUGELSTRAHLER-AUDIORAMA-700-HI-FI-HIFI-1-PAAR-BOXEN-/251504002684?pt=DE_TV_Video_Audio_Sonstige&hash=item3a8ece867c
Si possono mettere in piedi a scaffale in libreria oppure appendere al soffitto: collegandoli alla presa sul retro delle Audioprisma in oggetto, ma anche ad altri diffusori Grundig dell’epoca, immediatamente le note alte venivano deviate dal tweeter interno a questi satelliti (ed anche altri prodotti sempre dal 1972 al 1976).
In Grundig avevano pensato davvero ad una quantità impressionante si soluzioni per riuscire ad ascoltare in tutte le situazioni….
Link alla pagina del catalogo in tedesco del 1973 dove è raffigurata la soluzione Audioprisma + Kugelstrahler 700Eccdo qui il link, l’emozione del primo post….
http://www.ebay.de/itm/171340964815?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649
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