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SupercolorAmministratore del forum
Ciao Pasquale, i TK14 e TK 24 sono perfettamente equivalenti, hanno solo una piccola differenza estetica che non ne inficia la funzionalità e compatibilità con tutti i Dual della serie 12XX ed i Dual 504, 521, 604, 621, 701, 704 (il tuo) e 721, praticamente tutti quelli costruiti fino al 1977. Se non ricordo male dal 1978 in poi fu abbandonato il sistema di portatestine intercambiabili, delizia degli utenti, ma deriso dai cosiddetti “audiofili hi-end”
SupercolorAmministratore del forumCiao Fabrizio, ma tu di dove sei (se non sono indiscreto)? Ho avuto modo di conoscere l’oceanica competenza di Tuned, mostrata sempre senza alcuna spocchia o qualcosa di simile, quando tempo fa su Audiovintage gli chiesi cosa pensava dei Geloso 232 HFN di Giancarlo Faraguti rispetto ai mostri sacri valvolari contemporanei inglesi ed americano (Leak, Quad, Marantz etc…).
SupercolorAmministratore del forumChe sana invidia per te, Fabrizio, conosci Federico – Tunedguy di cui ho veramente tanta stima, ti sei aggiudicato una Stereo Concert 4000 per così poco….complimenti per l’ottimo acquisto.
Per la cronaca e per chi fosse eventualmente interessato il signore di Mantova vende la Satellit 6001 per 160 euro, ha solo qualche piccola mancanza di vernice nella griglia dell’altoparlante, ma è stata restaurata da lui, ex-tecnico Grundig….ed il prossimo mercatino qui a Gonzaga si tiene il 25 Aprile e di sicuro vi parteciperà, bisogna vedere se nel frattempo non l’avrà venduta.
SupercolorAmministratore del forumImmagino che non se la sia cavata male, inserito nel tuo impianto di casa…..
SupercolorAmministratore del forumStranamente è la Stereo Concert boy 4000 del 1968 con telaio in legno. Nel 1971 esce la Stereo Concert Boy 1000 uguale alla 4000 ma con il telaio non più in legno. Per questa ragione si trova a prezzi molto più contenuti della 4000.
SupercolorAmministratore del forumCiao scusa il ritardo (sempre impegni familiari che sopraggiungono all’improvviso, causa mamma purtroppo con salute precaria), in realtà il mio è un 150, comunque sia ho fatto un confronto con il mio Marantz CD 17 mkII, il 160 è a casa di mia madre. Devo dire che le due macchine a casa mia si sono equivalse, forse un pochino -ino – ino più definito il Marantz: poichè non ho ancora trovato un telecomando (era optional e rarissimo all’epoca e l’unico che ho visto in vendita a prezzi non proprio economici l’ha preso Roberto Cecchini) ho preferito tenere al suo posto il Marantz per comodità. Purtroppo però non riuscirò a fare un confronto con il 160 perchè il 150 prima di Natale ha dato forfait definitivamente, dà sempre invariabilmente “error”. Era già stato miracolosamente rianimato da Gabriele di Ferrara e mi aveva detto che era vivo per miracolo…..Penso che lo donerò a Giancarlo come macchina donatrice per alcuni pezzi di ricambio che possono essere utili per i 151…
SupercolorAmministratore del forumCiao Alex84, per quanto riguarda il 1211 puoi trovare il manuale di istruzioni in inglese qui:
http://www.vinylengine.com/library/dual/1211.shtml
Nell’ultima pagina trovi chiaramente indicate le istruzioni su come regolare il punto di caduta della puntina, c’è una vite apposita deputata a questo compito.
Ricordati che devi registrarti per poter scaricare i documenti: non sono però riuscito a trovare alcuna notizia sul 1211 guardando sui cataloghi Dual in tedesco disponibili online, forse non ho guardato bene. In ogni caso il 1211 utilizza il portatestine TK 14 per cui si possono montare tutte le testine magnetiche con attacco 1/2 pollice più tutte quelle Shure rimarcate da Dual con il loro attacco proprietario a pressione.
Per quanto riguarda le CDS 630 e 660 mi chiedete troppo, non mi sono mai interessato alle testine ceramiche, e soprattutto nei cataloghi che indicano le testine di ricambio per tutti i giradischi Dual (online sono disponibili quelli del 1974 e del 1977) non sono riuscito a trovare indicato il 1211, tuttavia penso si possa prendere come riferimento il 1212, dovrebbero essere molto simili nel braccio: qui sotto il link alla pagina che indicano le testine per il 1212:
http://dual.pytalhost.eu/1977-4/08.jpg
In effetti le testine ceramiche non sono previste per essere attaccate al portatestine universale TK 11 o 14 e nemmeno per essere utilizzate sul 1212, ma evidentemente dovevano prevedere l’attacco 1/2 pollice, altro non saprei.
http://dual.pytalhost.eu/1977-4/12.jpg
Comunque sia, non posso che confermare che un 1019 con una Shure M75 o M95 è di parecchie categorie sopra il 1211 perdipiù con una testina ceramica, non esiste confronto…..
In ultimo purtroppo io personalmente non conosco riparatori Dual in Sicilia, penso che il tecnico più vicino ate sia Marco Cristadoro che poerò abita a Roma, bisognerebbe comunque spedire.
Spero di esserti stato utile.
SupercolorAmministratore del forumVoglio aggiungere questa discussione iniziata da un chimico audiofilo che spiega per quale motivo molti sbagliano usando certi prodotti nel pulire i dischi. Nella sostanza dice che i migliori in assoluto sono detergenti NON IONICI usati al 10% in soluzione con acqua distillata come il Triton X-100 (facilmente reperibile, tipo qui. Questi detergenti hanno la caratteristica di non lasciare assolutamente nessun residuo sul vinile che spesso viene caricato elettrostaticamente da quest’ultimi e sono gli unici approvati dalla biblioteca per la conservazione del vinile del Congresso americano. Come sapete esiste anche la biblioteca per la conservazione delle “pizze” dei migliori film americani della storia e così via, probabilmente nella biblioteca del vinile sono conservati dischi che hanno fatto la storia della musica americana.
Nella discussione ci sono riferimenti ad altre discussioni inerenti l’autocostruzione di una macchina puliscidischi ad aspirazione come la Nitty Gritty
SupercolorAmministratore del forumE’ bello sapere che all’epoca della loro uscita c’è stato qualcuno che le ha apprezzate: Stefano Belli ai miei occhi divenne famoso all’inizio degli anni ’90 quando fondò la rivista Videotecnica: poi fondò anche TuttoDigitale nei primi anni ‘2000, non so dove scriva adesso. Tornando alle 1500 Professional il recensore ne sottolinea le ottime qualità e soprattutto la qualità di costruzione resa possibile solo dai grandi numeri che faceva all’epoca la Grundig: non si può dire che furono completamente ignorate da tutte le riviste, ma dal mercato italiano sicuramente sì.
SupercolorAmministratore del forumAncora una volta non posso che dire di condividere al 100% quanto detto da Tunedguy57: ha riportato tecnicamente il perchè tutti gli apparecchi Grundig che avessero un altoparlante dal 1945 al 1980 sbaragliavano la concorrenza con un suono effettivamente superiore alla media, quindi non parlo solo di impianti hi-fi, ma di radio da tavolo, portatili, registratori a nastro con amplificatore incorporato, televisori e persino radiosveglie. Il loro eccellente modo di implementare il Loudness è stato il segno distintivo dei loro prodotti. E’ un intervento pacato che giustamente attacca convinzioni calate dall’alto, ma che stridono chiaramente con il modo di vivere l’ascolto dei comuni mortali che non siano recensori di riviste specializzate od operatori del settore hi-end.
Faccio sommessamente notare, senza che questo voglia essere foriero di denigrazione o polemica, quanto sia lontano ed in contrasto da tutta la filosofia implementata nei prodotti Grundig, l’affermare la nocività e l’inutilità del loudness in forum che vogliono esaltare la bontà dei prodotti Grundig. Tunedguy ci spiega anche tecnicamente che forse l’idea di non demonizzare il Loudness e di utilizzare i prodotti Grundig semplicemente riportandoli il più vicino possibile alla loro originalità e tenendo conto (anche se nessuno è obbligato a seguirli pedissequamente o sarà deriso se non voglia farlo) degli accoppiamenti consigliati dalla stessa Grundig, idea che è stata l’asse portante di chi ha voluto far nascere il sito Grundiglove, sia notevolmente più vicina alla reale filosofia aziendale che ha animato la Grundig Gmbh fino a quando era di proprietà del fondatore Max Grundig dell’idea che la linearità assoluta e della malefica influenza dei controlli di tono siano i mantra da seguire ad ogni costo che anima altri forum. Non che questo ci renda migliori di loro, ma credo sicuramente più coerenti con quelle convinzioni del fondatore della Grundig che sono state alla base dell’incredibile successo industriale dei primi trent’anni di vita, prima che i bassi prezzi (ma molte volte anche la bassa qualità) dei giapponesi ne determinò il declino dopo il 1985.
Ancora i miei complimenti a Tunedguy per come l’equilibrio, la pacaterzza e la competenza con cui ha saputo affrontare il controverso argomento del Loudness, spero che in futuro sia di esempio per tutti.
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