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era il 1982 circa , si era in piena epoca di hifi di massa, quando arrivò in Italia il grosso integrato della Technics . L’intenzione era di venderne a migliaia . All’epoca si poteva avere un ampli con tanta sostanza e un ottimo suono senza accendere un mutuo . Mi chiedo che fine abbia fatto l’hifi dopo 40 anni
@Tiromancino said:
Mi chiedo che fine abbia fatto l’hifi dopo 40 anniEh, sapessi quante volte me lo sono chiesto anch’io…
Mi mancano quei sabati passati nelle sale d’ascolto dei negozi di hifi, mi manca quell’odore particolare di apparecchi nuovi (specialmente quello dei diffusori) che riempiva le stanze, mi manca tutto…
Probabilmente è finita un’epoca, che era più bella anche sotto altri profili, e non solo perchè eravamo più giovani.
Vorrei tanto sbagliarmi, ma credo che l’hi-fi, così come la intendiamo noi, sia ormai morta e sepolta.
Cosa ci rimane? Apparecchi che oggi definiamo “vintage” e che usiamo e coccoliamo a volte come dei feticci, ma ancora in grado di procurarci delle emozioni, alla faccia dei reparti AUDIO dei vari Mediaworld, Saturn, Unieuro e compagnia bella (e dei loro attuali frequentatori, poveretti…).
Amen.Come non ricordare le giornate passate al Top Audio al Quark Hotel….si partiva in treno all’alba e si tornava alla sera distrutti e con un quintale di depliant!
Il paradosso è che oggi giovani ascoltano moltissima musica ma con pessima qualità.
Ricerco l'alta piacevolezza, non l'alta fedeltà.
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