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Taggato: casse attive, dinamica diffusori
- Questo topic ha 15 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 5 mesi fa da luca visentini.
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23 Maggio 2016 alle 14:36 #13926luca visentiniAmministratore del forum
Di seguito interessanti considerazioni espresse sulla pagina Facebook del sito da parte dell’amico Mauro Depaolis https://www.facebook.com/groups/Grundiglove/permalink/959679774155288/
Le casse attive oppure gli impianti con crossover elettronico hanno una dinamica superiore a parità di potenza totale.
Tecnicamente è una cosa che conoscono in pochi ma a livello di suono tutti lo sanno,almeno quelli che hanno avuto la fortuna di ascoltare diffusori attivi o impianti multiamplificati.Per una descrizione tecnica devo usare dei numeri e alcune formule.
Un amplificatore ha una potenza nominale,per esempio 50 Watt su un carico di 8 OHM.Questa potenza quando si prova l’amplificatore con un segnale sinusoidale a una frequenza(per esempio a 1000 Hz)e su una resistenza di quel valore arriva tutta sul carico con una tensione di 20 Volt RMS e una tensione da picco a picco di 56,4 Volt(tensione RMS x 2,82).Questi 56,4 volt sono forniti dall’alimentatore e sono il massimo che l’amplificatore può fornire.Se però invece di avere un solo segnale a 1000Hz ne ho anche un’altro per esempio a 5000 Hz l’amplificatore non può più fornire 50Watt sui due segnali pena la saturazione del segnale con forte distorsione.Siccome la tensione RMS come abbiamo visto è di 20 Volt e i segnali si sommano algebricamente su ogni segnale possiamo avere solo 10 Volt RMS.Questi 10 Volt RMS permettono 12,5 Watt sul carico di 8 OHM,essendo due i segnali il nostro amplificatore potrà erogare al massimo 25 Watt e non 50 Watt(La formula per trovare la potenza è Volt al quadrato/Resistenza di carico)Dunque con due segnali se uso diffusori con crossover elettronico mi bastano due amplificatori da 12,5 Watt ciascuno per ottenere lo stesso livello del diffusore con amplificatore da 50 Watt.Tutto questo logicamente con pari sensibilità degli altoparlanti.Considerate che nella musica, soprattutto musica sinfonica con orchestre da 90 elementi quanti segnali arriverebbero al nostro amplificatore che invece di 50 Watt riuscirebbe a fornire pochi Watt.Dunque un diffusore attivo o un impianto multiamplificato aumenta la sua dinamica sempre di più in base al numero di vie del sistema.Con alcuni generi musicali dove ci sono poche e alcune volte solo una frequenza,vedi batteria in quel caso la dinamica sarebbe superiore nel diffusore tradizionale,ma sono casi rari e quasi sempre il multiamplificato è superiore.C’è un altra cosa da dire,anche se non semplicissima.Quando ci sono più segnali è vero che l’amplificatore fornisce meno potenza ma solo nel momento che i picchi di segnale sono in fase.
24 Maggio 2016 alle 14:53 #14021StefanoPartecipanteTeoricamente è tutto giusto, ma questo discorso a me pare soltanto una questione di lana caprina.
In tema di diffusori attivi, non mi sembra interessante sapere se e quanta dinamica in più essi possano restituire rispetto ad un tradizionale sistema ampli/casse di pari potenza nominale.
A mio parere, il valore aggiunto (che, se ben realizzato, fa la vera differenza all’ascolto) è costituito dal fatto che nelle casse attive i tagli di crossover sono realizzati elettronicamente e non mediante filtri passivi i quali, per quanto ben progettati e realizzati, hanno sempre dei grossi limiti sia per quanto riguarda l’accuratezza delle frequenze di incrocio e sia soprattutto per il corretto dimensionamento delle reti di compensazione delle impedenze dei vari altoparlanti.
Inoltre, a favore delle casse attive gioca anche il fatto che la parte amplificatrice è stata progettata e realizzata conoscendo già il carico (cioè gli altoparlanti) sul quale andrà a lavorare, e quindi ottimizzata su quel carico, cosa che non può accadere con i sistemi tradizionali.
Imho, naturalmente.24 Maggio 2016 alle 15:18 #14022maurodePartecipanteL’aumento della dinamica possibile è logicamente solo uno dei vantaggi della multiamplificazione e per il professionale è sicuramente il più importante.Nella riproduzione domestica è sempre importante ma ci sono parecchi altri parametri che contano.La risposta in fase più facile da ottenere,lo smorzamento complessivo migliore,la più facile variazione nella modifica dei tagli e pendenze del filtro,il ruolo di protezione che permette per le vie superiori e diversi altri.Per quel che riguarda la linearizzazione e compensazione delle impedenze dei vari altoparlanti è vero che si può fare elettronicamente soprattutto ora con il digitale ma molti autori sembra preferiscano le reti di compensazioni passive.Comunque ci sono anche i rovesci della medaglia che sono una difficoltà realizzativa elevata e non alla portata dell’audiofilo medio e il prezzo elevato.Ben diverso i diffusori attivi già preposti che in alcuni casi oltre al crossover attivo possono usare sistemi di correzione di risposta come il motional feedback della Philips per la sospensione pneumatica e l’ACE bass di Audio Pro per il bass reflex.Tutti e due i marchi hanno usato efficacemente queste tecniche.Nonostante tutto i diffusori attivi nel mondo sono una cenerentola e oggi ancor di più che in passato al contrario del professionale che sono la maggioranza.Sarà che agli audiofili piace giocare con i componenti e una siffatta configurazione toglierebbe parte del gioco.
- Questa risposta è stata modificata 8 anni, 6 mesi fa da maurode.
24 Maggio 2016 alle 15:34 #14024luca visentiniAmministratore del forumGrazie Stefano e grazie Mauro, tutte considerazioni che scritte in questa sede non si volatilizzeranno nel nulla.
31 Maggio 2016 alle 22:34 #14084giuseppegrPartecipanteNel caso dei diffusori attivi Grundig l’equilibrio sonoro tra le “vie” viene realizzato costruendo gli altoparlanti con impedenze precise dato che gli stadi di amplificazione sono tutti gemelli tra loro.
Ho delle Aktiv box 40 e xm1500, personalmente il sound reso da questi diffusori lo reputo superiore a quello di tutti gli altri sistemi che possiedo.
1 Giugno 2016 alle 9:56 #14085Cody69PartecipanteCiao Giuseppe, quali differenze trovi tra le due attive?
Ricerco l'alta piacevolezza, non l'alta fedeltà.1 Giugno 2016 alle 14:07 #14087giuseppegrPartecipanteDifficile rispondere a questa domanda, le xm1500 le comprò mio padre quando ero molto piccolo, avevo forse 6 0 7 anni, ricordo ancora la prima volta che le ascoltammo, il suono era straordinario, vivo, ultradinamico rispetto al sistema che aveva prima (sempre Grundig), diciamo che mi hanno dato una sorta di “imprinting” ed anche ora è comunque il sistema di riproduzione che preferisco.
Molti anni dopo ho acquistato su ebay le aktiv 40, cercando di essere il più oggettivo possibile posso dire che in gamma medio-alta preferisco le aktiv 40, il suono mi sembra più aperto e reale, ma la gamma bassa delle xm1500 è incredibile, la pressione sonora che riesce a generare il woofer delle xm1500 non riesce ad essere eguagliata dai due più piccoli delle aktiv40.
Il bilancio generale forse pende di più verso le Aktiv40 ma le 1500 sono comunque ottime.
Una cosa che non mi piace di entrambi i sistemi è l’assoluta mancanza di un sistema antibump, secondo me questo causa molte rotture a lungo andare sia degli stadi finali che degli altoparlanti stessi.
- Questa risposta è stata modificata 8 anni, 5 mesi fa da giuseppegr.
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2 Giugno 2016 alle 8:26 #14096Cody69PartecipanteGrazie Giuseppe! Non ho molta “simpatia” per i sistemi attivi, soprattutto con 40 anni sulle spalle, ma avrei voglia di provare un paio di piccole xm400.
Riguardo alle 1500, io ho la versione passiva e confermo la bellezza dei suoi bassi?
Ricerco l'alta piacevolezza, non l'alta fedeltà.2 Giugno 2016 alle 9:28 #14097giuseppegrPartecipanteHo avuto modo di ascoltare le M1500, le ho trovate rispetto alle XM meno prestanti, come è stato spiegato i crossover attivi riescono ad essere più precisi creando meno incroci tra le varie vie dei diffusori, anche il fatto che l’ampli si trovi a brevissima distanza dall’altoparlante stesso credo influisca parecchio, il segnale non prende disturbi…
2 Giugno 2016 alle 17:45 #14161rugge55PartecipanteLe xm400 sono relativamente piccole, ma quando le si ascolta si rimane a bocca aperta. Non si può descrivere, bisogna ascoltarle.
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