Home › Forum › Discussioni › Discussioni Audio › BRACCIO A "S" O DIRITTO ? + LOUDNESS
- Questo topic ha 13 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni fa da maxrom.
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10 Novembre 2014 alle 9:01 #6225StefanoPartecipante
@Thomas said:
Per quanto riguarda i bracci ho dato un’occhiata alla produzione Dual e, salvo errori, i giradischi con braccio a “S” sono un po’ pochini. Si direbbe quasi una piccola parentesi forse dettata più dalla moda del momento …. prontamente rientrata nel continuo della produzione Dual.Vediamo un po’: tra i puleggia, l’unico che mi ricordo con braccio ad S è il 1235.
Con trazione a cinghia, poi, c’è una versione del 1237 e del 1239.
Con trazione diretta, mi viene in mente solo il 491 (che ha lo stesso braccio del 1237/1239).
Non ne ricordo altri.
Effettivamente, un po’ pochini… ritiro l’aggettivo “parecchi” 🙂
P.S. Io trovo fantastico il braccio ULM (Ultra Low mass) del mio 496RC10 Novembre 2014 alle 13:15 #6227RobertoAmministratore del forumIl 491 che montava Grundig sul RPC 500 ha il braccio a “S”. Il 491 che vendeva Dual stand Alone ha i braccio tradizionale.
Non escludo che Dual producesse bracci del genere per esigenze commerciali esclusivamente per essere montati sui compatti. Sui Giradischi marchiati e venduti da Dual, non ho mai visto un braccio ad esse eccetto il 1237a che peraltro è la classica mosca bianca
Il mio XPC6500 TP ha un meraviglioso Dual 491 A-RC con braccio ad “esse” nero costruito su specifiche ITT e visto montato suo meraviglioso ITT HC-9071. Uno dei compatti più belli mai realizzati
10 Novembre 2014 alle 22:50 #6240SupercolorAmministratore del forum@Roberto said:
La forza di Grundig è stata quella di riuscire ad abbinare le proprie apparecchiature a diffusori studiati appositamente per sposarsi alla perfezione. Grundig non sbagliava consigliando nei propri manuali d’uso di tenere inserito il loudness. Era infatti già previsto che un compatto Studio fosse posizionato in un appartamento e ascoltato ai livelli di potenza adatti. La piacevolezza di ascolto era quindi già stata considerata.
Quello che può essere erratamente considerato un “trucco” eufonico non è nient’altro che l’abile applicazione dello studio di bravi ingegneri per riprodurre in modo adeguato l’evento registrato. Chiaramente con una certa approssimazione in quanto nessun impianto può riprodurre la realtà.
Quindi, chiunque goda nel vedere sul proprio amplificatore i tasti loudness disinseriti e i controlli di tono “in bolla” con lo zero assoluto disegnato sullo chassis, si goda visivamente il proprio impianto e lo senta pure suonare così.
Chi invece vuol poter ascoltare con piacere il proprio impianto riproducendo la musica ricreando l’evento nel modo più vicino alla realtà a pressioni sonore consoni e civili, può tranquillamente utilizzare il controllo fisiologico del volume, senza sentirsi un audiofilo di serie “B”.
Si goda in santa pace la propria musica e si ricordi di quando si era ragazzi e di quanto ci piaceva poter ascoltare quei bassi volutamente ben incisi nei solchi dei nostri LP che ci davano l’illusione di essere presenti ad un concerto dei nostri beniamini anche se non avevamo realmente la possibilità di andarci.
p.s.
Se avete tra le mani un amplificatore V7000 non provate neppure ad ascoltarlo con il loudness in quanto è stato realizzato malissimo. Trattasi infatti dell’amplificatore con il peggior controllo fisiologico realizzato. Chiunque basi le sue esperienze sull’amplificatore Entry Level realizzato in Portogallo non può dire di aver ascoltato un vero controllo fisiologico dei toni. Ha solo per le mani un pessimo progetto.
Sono totalmente d’accordo con quanto scritto qui da Roberto, ma anche con quanto scritto da Vincenzo. Certamente io in vita mia non comprerò mai più un sistema di amplificazione privo di controlli di tono: confermo per esperienza diretta che il Loudness implementato nel V7000 è totalmente da dimenticare, indegno di un apparecchio che porta il nome Grundig (per fortuna il resto va meglio) e che, al contrario, quello implementato nei Receiver serie larga e nel Grundig V20 è delizioso, ed ascoltare questi apparecchi a bassi volumi è veramente un grande piacere, almeno nel mio ambiente.
Io penso che gran parte della fortuna fatta dalla Grundig nei suoi primi quindici anni di vita (quando è diventata prima in Europa per vendita di apparecchi radio) risieda proprio nel modo in cui ha studiato ed implementato il loudness nelle loro radio, dando vita ad un suono a tutti i volumi che le contraddistingueva da tutte le altre.- Questa risposta è stata modificata 10 anni fa da Supercolor.
10 Novembre 2014 alle 23:14 #6242maxromPartecipanteNel mio primo rpc 500 c’era se non ricordo male proprio il 496 di cui parla Stefano con testina ortofon: fu proprio quel compatto che mi convinse sulla bontà di questi apparecchi nonostante non avesse la shure. Ebbi pure un 505 con braccio dritto anch’esso e testina ortofon, ottimo apparecchio. Ma non saprei quale sia meglio, ora mi godo il 1239 A con braccio a esse e testina shure.
Per quanto mi riguarda, ma è del tutto personale, non sopporto il loudness anche a voume basso: l’esaltazione dei bassi finisce per coprire parte della musica soprattutto con le mie 2500 a prof che di bassi ne hanno a sufficienza. -
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