C’era una volta Canterbury.
Non la Canterbury dei racconti di pasoliniana memoria ma quella di Robert Wyatt e soci.
Richard Sinclair dice:
“Davvero non esiste qui, ma si forma qui. I musicisti che sono anche amici e si uniscono insieme e suonano insieme, e poi devono proseguire in Europa e suonare la loro musica e essere noti e notati per questo tipo di suono. Questa è la scena di Canterbury per me.”
Il pensiero di Hugh Hopper:
“Penso che sia un marchio piuttosto artificiale, una cosa giornalistica … Non mi dispiace, ma la gente come Robert [Wyatt], odia questa definizione, perché è nato da qualche altra parte[Bristol] ed è capitato di andare a scuola qui. Nel momento in cui la Wilde Flowers ha iniziato non ha quasi mai lavorato/suonato a Canterbury. É stato così fino a quando Robert[Wyatt] e David[Allen] sono andati a Londra per iniziare l’avventura Soft Machine. Soft Machine in realtà non é una band di Canterbury … la cosa non mi preoccupa … se aiuta le persone a capire o ascoltare più musica, allora è bene….. “.
Per Robert Wyatt:
“Non posso dire molto su questo … non ricordo alcun movimento particolare accaduto lì. Io ero a scuola lì e ho vissuto lì per un po’. La scuola che ho frequentato non aveva niente di speciale, non c’era alcun interesse particolare per l’arte, non ero molto bravo a scuola e mi annoiavo … Se mai c’è stata una scena di Canterbury, è stato quando il gruppo Wilde Flowers è diventato Caravan: erano Canterbury in persona …. Io non sapevo nemmeno cosa significava, cosa voleva dire fino a quando gli intervistatori hanno iniziato a chiedermi su di esso. Come ho detto sono andato a scuola lì, non mi considero veramente una persona Canterbury. Credo che sia davvero significativo per persone come Hugh Hopper e Richard Sinclair, che sono di quella zona. Li ho incontrati lì e sono eternamente grato che ho incontrato uno come Hugh che ha fornito una cosa che non credo che nessuno altro avrebbe potuto fornire.”
Didier Mahlerbe:
“La scuola di Canterbury può essere definita musicalmente con Third, con alcuni cambi di accordo, in particolare l’uso delle seconde accordi minori, con certe combinazioni armoniche e il modo di improvvisare, che è molto diverso da ciò che viene fatto nel jazz…… “.
La scena di Canterbury è un termine usato per descrivere un tipo di musica che è emerso dalla, ma non limitato alla, città di Canterbury nel Kent, verso la fine degli anni sessanta. Alcuni ritengono che il termine “scena di Canterbury” descrive solo la contro-cultura che è emersa in quel momento in quella zona dell’Inghilterra. I legami musicali sono vincolanti tra le bands della scena ma allo stesso tempo sono piuttosto sciolti[vedi Soft Machine Vol. 1 e Soft Machine Seven]. Tuttavia, alcuni modelli ricorrenti peró possono facilmente riscontrabili nella musica: il suono di Canterbury è fortemente basato nella miscela esplosiva di progressive, jazz e psychedelia. Nonostante le loro improvvisazioni, soprattutto nelle registrazioni Live e lo stile d’avanguardia, i testi sono spesso leggeri, comici, assurdi, poco congrui con la “pesantezza” della musica o addirittura senza senso.
Con molti altri tipi di musica progressive inglese in via di sviluppo per lo più a Londra, può sembrare a prima vista strano che il vecchio centro di pellegrinaggio e relativamente tranquilla “città cattedrale” di Canterbury, sia diventato il centro di questa forma molto inglese di musica che fonde progressive e jazz.
Le origini? Ma naturalmente i Wilde Flowers! Una band di adolescenti che vivono in ed intorno a Canterbury, che vanno a scuola a Canterbury, che propongono un mix di pop, R’n’B, con un amore in via di sviluppo per il jazz, che si è formata negli anni ’60 e divenne la radice da cui il Canterbury Sound é cresciuto.
L’australiano Daevid Allen durante una lunga sosta a casa dei genitori di Robert Wyatt, un rifugio per molti artisti di sinistra, è stato il catalizzatore dell’evoluzione dei Wilde Flowers nei nascenti Soft Machine e per lo sviluppo della musica avant durante la psichedelica inglese underground.
Dal 1963 al 1969, Wilde Flowers incluse la maggior parte delle figure che in seguito formarono le due band più note di Canterbury, (The) Soft Machine (Robert Wyatt, Kevin Ayers, Hugh Hopper) e Caravan (Pye Hastings, David Sinclair, Richard Sinclair, Richard Coughlan).
All’interno della scena musicale di Canterbury le somiglianze tra le bande principali(ad esempio, Soft Machine, Caravan, Gong, Robert Wyatt, Kevin Ayers, Hatfield & the North, Egg, National Health), non sono immediatamente evidenti.
La maggior parte dei gruppi si trovano impiegando una sapiente fusione di ritmi rock e l’improvvisazione jazz diversi punti di forza di psichedelia – altri potrebbero anche includere elementi folk (ad esempio Spirogyra), altri blues (ad esempio Carol Grimes and Delivery). Inoltre un certo numero di band hanno impiegato vari elementi dalla musica classica(le bande con Dave Stewart alle tastiere).
Anche se ci sono stati una manciata di chitarristi eccellenti e con caratteristiche diverse che hanno suonato con le bande di Canterbury (Andy Summers, Allan Holdsworth, John Etheridge, Steve Hillage, Phil Miller, Gary Boyle), lo strumento principale sono state le tastiere.
Un’altra peculiarità del Canterbury sound è ciò che John Peel chiamava la ‘Scuola di Anti-canzone’ a causa della particolare voce Wyatt, Ayers e degli approcci di Richard Sinclair al canto. Più recentemente lo stile vocale di Richard Sinclair é accuratamente stato etichettato come ‘canto jazz inglese’ da Jazzwise (cioè di canto jazz con un inglese perfetto piuttosto che il solito accento americano).
Inoltre i musicisti di Canterbury hanno sperimentato l’avanguardia, il free jazz, come esempio Tippett, Dean, Coxhill, Miller, Charig, etc..
Sia Soft Machine che Caravan erano popolari nella scena psichedelica/underground inglese prima di rilasciare il loro primo album nel 1968.
Tuttavia, dai primi anni ’70 una serie di frammentazioni/variazioni di ‘line-up, (Soft Machine ne ha viste circa 30) e la successiva formazione di nuove band, ha rapidamente ampliato la scena di Canterbury.
Poi Daevid Allen si trasferisce a Parigi e forma i Gong.
Sia Kevin Ayers che Robert Wyatt lasciato i Soft a causa degli sviluppi musicali che non piacevano e iniziano la propria carriera solista.
A metà degli anni ’70, la maggior parte dei vecchi e i nuovi gruppi di Canterbury avevano progredito e navigato lontano dalla psichedelia, sviluppando le loro distinte forme di rock progressivo, alcuni abbracciando jazz-rock, molti suonando lunghe jam con intarsi vocali limitati (ad esempio Hatfield & the North, National Health, Gilgamesh).
Negli anni ’70 diverse band di Canterbury perdono la maggior parte del elemento rock dalla loro musica.
Gong del folletto Allen ha mantenuto il lato psichedelico più a lungo, ma con la partenza di Daevid Allen e Steve Hillage a metà degli anni ’70, il sound della band si è evoluto nel jazz rock capitanato dal percussionista Moerlen.
Daevid Allen ha continuato il suo trip nella sua Flyng Teapot fino alla sua scomparsa.
La psichedelia di Steve Hillage[Uriel, Arzachel] si è evoluta glissando(Hurdy Gurdy glissando) dal rock all’elettronica della fine degli anni ’70. Questa musica ha perso gran parte della sua complessità, esempio pochi riff suonati più e più volte.
Molti dei più noti musicisti d’avanguardia e di fusion degli anni ’70 e ’80 della Gran Bretagna – tra cui Fred Frith (Henry Cow), Allan Holdsworth (Gong, Soft Machine, UK, Bruford) e Peter Blegvad – sono stati coinvolti ai loro inizi nelle band di Canterbury. E ancora nuovi musicisti si uniscono ai ranghi del Scena di Canterbury, Theo Travis è forse il più noto di recente (Gong, il Soft Machine Legacy).
La scena di Canterbury ha avuto una grande influenza sui musicisti in Europa, specialmente in Francia (ad esempio Gong, Moving Gelatine Plates), Paesi Bassi (Supersister) e in Italia (Dedalus), e più tardivamente negli Stati Uniti (Hughscore).
I Caravan riformato a metà degli anni ’90, mentre ex-membri di Soft Machine possono essere trovati in vari jazz avant e gruppi jazz fusion, per esempio Just Us, Soft Heap, Soft Head e più recentemente il Soft Machine Legacy.
Caravan
Soft Machine
Soft Machine e progetti successivi
Poi, un bel giorno, un tale dal nome Robert Wyatt, ad una festa si siede su un balcone.
Cade.
Rimane paralizzato.
Il terzo album dei Matching Mole si ferma.
E sará un altro capitolo.
E sarà un’altra storia.
Bands, musicisti e dischi annoverabili con il Canterbury Sound
L’elenco é lunghissimo, le infiltrazioni sono innumerevoli.
Il Canterbury nel senso stretto del termine usato é strappato, fatto a pezzi e rimodellato.
Il jazz e l’avanguardia lo hanno avvelenato(a volte).
Registrazioni di grande impatto emotivo o difficilissime.
Per farsi un’idea: calyx oppure progarchives
Antologie
– Canterbury Sound della Voiceprint. Vari Volumi.
– La serie Canterbury Anthology:
Volume 1-Gong-Anthology 1969-1977 – Released-April 24.2005
Volume 2-Soft Machine-The Early Years – Released-May 1,2005*
Volume 3-Kevin Ayers – Released-May 3,2005*
Volume 4-Robert Wyatt – Released-May 22,2005*
Volume 5-Soft Machine-Live 1969 Part 1 – Released-August 21,2005*
Volume 6-Soft Machine-Live 1969 Part 2 – Released-September 8,2005*
Volume 7-Henry Cow-More Cambridge Than Canterbury – Released-September 10,2005*
Volume 8-Caravan-Live 1968-1973 – Released-December 2,2005
Volume 9-National Health – Released-December 22,2005*
Volume 10-Matching Mole – Released-January 12,2006
Volume 11-Kevin Ayers-Holland 7-30-70 – Released-February 15,2006*
Volume 12-Hatfield And The North – Released-March 22,2006*
Hatfield & the North
Tra i maggiori esponenti del Canterbury gli HetN nascono nel 1972 dall’incontro di ex membri di altre band come i fratelli Miller, Richard Sinclair, Pyp Pyle(Matching Mole, Gong, Caravan).
Nel 1973 firmano per la Virgin e nel 1974 registrano e pubblicano il loro primo album: Hatfield & the North.
Tutti apportano le proprie caratteristiche migliori: l’humor e il nonsense proposto nelle “favole vocali” di Sinclair unitamente al suo efficace lavoro al basso, da ricordare il suo assolo in Fol De Rol, la perizia e l’estrosità di Pyle nei suoi irregolari ritmi sincopati, le grandi capacità compositive e strumentistiche di Stewart e l’inconfondibile stile chitarristico di Miller. La line-up è completata dai numerosi ospiti che arricchiscono ulteriormente questo LP: Robert Wyatt, autore di un ipnotico vocalizzo nella splendida Calyx, le Northettes (un trio di coriste composto da Barbara Gaskin, Amanda Parsons e Ann Rosenthal), Geoff Leigh, allora negli Henry Cow, ai fiati, il sax di Didier Malherbe dei Gong, Jeremy Baines al flauto, ed il controcanto di Cyrille Ayers e Sam Ellidge.
Nel 1975 incidono e pubblicano The Rotter’s Club.
Come tradizione progressive, l’LP presenta più brani su di un lato ed un’unica suite sul lato B (si pensi a Close To The Edge e Relayer degli Yes, Foxtrot dei Genesis o, ricordando un gruppo legato a Canterbury, In the Land of Grey and Pink dei Caravan). I canoni che avevano definito il primo album si ripetono nel secondo, dove oltre a brani cantati come Share It, Fitter Stoke Has A Bath e Didn’t Matter Anyway, si ritrovano brani esclusivamente strumentali dai complessi intrecci melodici e con ritmi inusuali. Anche qui il quartetto fu supportato da membri esterni al gruppo: le Northettes, Jimmy Hastings ai fiati (nei Caravan assieme al fratello Pye Hastings), Lindsay Cooper al fagotto, Tim Hodgkinson (assieme alla Cooper negli Henry Cow) al clarinetto e Mont Campbell (precedentemente degli Egg come Stewart) al corno francese.
Esce il disco e gli Hatfield si sciolgono.
Gilgamesh
I Gilgamesh (1972-1975, 1977-1978) sono stati un gruppo progressive, jazz fusion formatosi nel 1970 e guidato dal tastierista Alan Gowen.
La formazione originale dei Gilgamesh era composta da Alan Gowen(tastiere), Mike Travis(tamburi), Jeff Clyne(basso) e Alan Wakeman (sax). Nel 1973 una piccola modifica: entrano il chitarrista Phil Lee e Neil Murray al basso.
Nel 1975 incidono per la Caroline, una succursale Virgin, l’album omonimo.
La discografia é essenziale ma eccezionale:
Gilgamesh (1975, Caroline Records)
Another Fine Tune You’ve Got Me Into (1978, Charly Records)
Arriving Twice (2000, Cuneiform Records) raccolta postuma ma un trippy record.
National Health
Nel 1973 Hatfield e Gilgamesh suonano in alcuni concerti assieme.
Ne nasce un sodalizio tra Steward e Gowen, i National Health.
gruppo un po’ particolare nato con 2 tastieristi(Steward e Gowen), 2 chitarristi(Miller e Lee), un bassista(Campbell), un batterista(Bill Bruford) e una cantante(Amanda Parsons).
Campbell compone quasi tutti i brani degli inizi ma non ne viene ricavato un album.
Nel 1976 vanno in tournée in Francia ottenendo esisti poco lusinghieri. Campbell lascia così come Bruford(andato a far parte dei Genesis).
Il 1977 li vede nuovamente in Francia e in Olanda ma con Pyle ai tamburi.
Lasciano anche Gowen e la Parsons.
In piena ondata punk la Affinity Records decide di produrre il loro primo album: National Health.
La formazione composta da Stewart, Miller, Murray e Pyle fu integrata con il rientro come ospiti di Gowen, Parsons e Mitchell, e con l’apporto del flautista Jimmy Hastings dei Caravan.
Nel gennaio del 1978, Murray lasciò i National Health e fu sostituito da John Greaves, che, a sua volta, da qualche mese aveva lasciato gli Henry Cow. Il nuovo quartetto iniziò un tour europeo in concomitanza con l’uscita del primo album che, malgrado sia tuttora considerato dai critici un ottimo lavoro, si rivelò un disastro dal punto di vista commerciale.
Nonostante l’insuccesso, nel luglio del 1978 il gruppo incise il secondo album, Of Queues and Cures,
che vide la partecipazione di Peter Blegvad, ex chitarrista degli Slapp Happy, della violoncellista Georgie Born e di quattro fiati, tra cui nuovamente Jimmy Hastings. Maggiormente sperimentale, l’opera ottenne una migliore accoglienza da parte della critica musicale rispetto all’album di debutto. Dopo le registrazioni ebbe inizio una serie di concerti e in settembre la Born e Lindasy Cooper, entrambe reduci dall’esperienza negli Henry Cow, si unirono alla band.
Pochi giorni dopo, Stewart annunciò la sua fuoriuscita; contrariato per la cancellazione di una tournée in Italia e Spagna e per l’eccessiva sperimentazione nella musica dei National Health, entrò nel gruppo di Bill Bruford. Questa decisione improvvisa condizionò le attività della band, che furono ridotte al minimo. Nel dicembre del 1978, la Charly Records pubblicò Of Queues and Cures ed il mese successivo Gowen annunciò il ritorno nel gruppo.
Nel periodo successivo non vi furono altre registrazioni in studio. Dopo una lunga tournée europea in primavera ed una negli Stati Uniti in novembre, Gowen, Pyle e Greaves si unirono ai Soft Heap di Elton Dean e Hugh Hopper. Il gruppo si riformò per una breve tournée in Scandinavia nel febbraio del 1980, al termine della quale Gowen se ne andò ed i National Health si sciolsero definitivamente.
Nell’aprile del 1981 Phil Miller, Richard Sinclair, Trevor Tomkins e lo stesso Gowen registrarono l’album Before A Word Is Said.
In maggio Gowen morì, e nell’ottobre successivo gli ex-compagni registrarono l’album di tributo D.S. al Coda,
contenente brani inediti firmati dall’amico scomparso.
Alle sessioni parteciparono anche altri musicisti di valore come Elton Dean e Annie Whitehead.
Il Canterbury italiano
Picchio Dal Pozzo: una passione per i lavori di Wyatt e per la sperimentazione.
Un esordio notevolissimo con Picchio dal Pozzo (1976) e una buona conferma per il successivo Abbiamo Tutti I Suoi Problemi (1980).
Blue Morning: l’influenza dei Soft Machine in un disco Blue Morning (1973).
Aviolinee Utopia: un disco e ciao, peccato! Aviolinee Utopia (1997).
Homunculus Res: recentissimi con 2 dischi di alta fattura nel loro catalogo. Limiti all’Eguaglianza della Parte con il Tutto (2013) e Come Si Diventa ció che si Era (2015).
The Winstons: esordio positivo nel 2016 con l’album omonimo.
Note: naturalmente chi ha voglia di inserire, modificare, aggiungere o togliere é libero di farlo.
La musica è tanta, ma per fortuna ci sono persone come Roberto che la fanno conosce e ci fanno incuriosire. Grazie
Dicono che i miei articoli siano molto particolareggiati, ma non sono nulla rispetto a questo tuo esordio, complimenti Roberto.
Tornato da poco, in questi giorni non ho avuto assolutamente tempo di leggere nulla, fortuna che ti ha assistito Roberto per la pubblicazione. Ora avrò finalmente il tempo di leggere in santa pace, magari questa sera prima di dormire. Grazie Roberto.
Complimenti , ottimo articolo, molto ma molto interessante .