In questo articolo faremo una panoramica su queste prestigiose casse attive. Già le abbiamo viste tempo fa (le 50 di Roberto).
Qui facciamo un collage su 3 diversi tipi e svariati guasti, a volte ripetuti a volte specifici. Le casse in questione (riparate dal sottoscritto) sono: una coppia di 20, una di 30 e due coppie di 50 (una di queste è “personale”). Anticipo da subito che una fra queste era stata “rielaborata”. Con l’occasione facciamo dei confronti fra questa ed una “intonsa”.
Le differenze e le caratteristiche sono rintracciabili in rete (ma chi le conosce le sa già benissimo). Tuttavia , durante gli articoli, vedremo alcune differenze “tecniche” circuitali.
In generale, le casse sono composte da un “filtro attivo” che varia, a livello di uscite, a seconda del numero di altoparlanti presenti sulle casse. Ci sono inoltre un amplificatore per ogni altoparlante. Tutti questi stadi finali sono identici.
Qui gli amplificatori sono 3. La scheda di alimentazione è “spoglia” di alcuni componenti che troveremo invece nelle 50.
I fili arancio e rosso a sinistra sono relativi all’ingresso dell alimentazione (per la parte pre e per il relè). L’arancio in particolare torna sul relè per la sua accensione. La scheda filtri fa chiaramente anche da accensione. La cassa si accende quando “sente” un segnale in ingresso.
Questi i cavi che vanno agli altoparlanti ed al led “spia” di accensione.
In tutte, il cavo schermato rosso è l’uscita pre del tweeter.
Cominciamo con le magagne. In diversi casi, anzi, in molti casi, ho dovuto cambiare una serie di elettrolitici. Gli effetti sono fra i più svariati: cassa che non si accende, cassa che non si spegne in assenza di segnale (lo spegnimento automatico avviene dopo pochi minuti di assenza segnale). Casse che scrocchiano o spernacchiano sui diversi altoparlanti, ecc.
Il liquido che vedete è fuoriuscito da uno dei condensatori. Fate bene attenzione che non è sufficiente sostituirli. Occorre pulire bene lo stampato, perchè l’elettrolita si comporta come conduttore o comunque disturba il normale funzionamento dei componenti che ha “investito”.
Ora passiamo alle Grundig Aktiv 50. Qui gli ampli sono 4 e relativi filtri. L’alimentazione è opportunamente rapportata alla potenza richiesta. I 2 woofer sono identici… ma non fanno lo stesso mestiere.
Chi segue questo articolo e fosse interessato solo alle 20 o 30, è invitato a proseguire la lettura relativa alle Grundig Aktiv 50. Alcuni inconvenienti riscontrati qui sulle 50, possono infatti accadere anche per le 20 o 30.
In una delle “4” casse i pentapolari erano completamente rientrati.
Per l apertura (e vale per tutte… tranne per quelle “elaborate”) occorre rimuovere 4 viti ai lati del perimetro della cover posteriore e le due ai lati dei pentapolari.
Le 4 corte sono ai lati perimetrali della cover.
Le due più lunghe sono ai lati dei pentapolari.
Qui c’è anche il cavetto schermato viola, relativo ad uno dei woofer.
L’alimentazione, come anticipato, è più imponente rispetto le altre case “minori”.
Questo commutatore, relativo alla possibilità di scelta canale L o R, va sempre pulito col disossidante.
Anche le saldature dei pentapolari vanno rifatte SEMPRE. Da notare in particolare qui quanto siano “fredde”.
Nel caso specifico, è assente il “riscontro” di plastica che preme e blocca i pentapolari. Chi è intervenuto prima di me ha pensato bene di non rimetterlo…
Le soluzioni possono essere tante e diverse. Io ho sfruttato dei “feltrini” opportunamente tagliati a misura.
Ecco il risultato.
Ed ecco la “storiella”. Per uno strano caso mi sono trovato in possesso in simultanea di una coppia di aktiv 50, ma non esattamente una coppia: una era del nostro amico Angelo, dove lo spedizioniere ne aveva presa per errore solo una. Un altra, del nostro amico Domenico… il quale mi avrebbe portato solo in un secondo tempo la sorella. Quelle di Domenico erano destinate a me e la curiosità di provarle era troppa. Però le due casse suonavano molto diversamente!!! Dato che 4 orecchie sentono meglio di due, mi sono fatto aiutare dal mio amico Carlo. Anche lui era d’accordo con me che quella che suonava meglio era… quella “elaborata” !!!!
In sostanza l’altra cassa era carente di un qualcosa. Peter Gabriel aveva perso parte delle corde vocali e delle armoniche medio basse, che caratterizzano la sua voce. Sarà il midrange? Scambiamoli.
Niente da fare. Scambiamo i filtri.
Macchè!!! Provato pure ad escludere i woofer. Fatte suonare solo con i mid e tweeter: sono gemelle!! Ma allora cos’è. Ho traballato… vuoi vedere che questa elaborazione è davvero così efficace??? Mentre mi inginocchio prostrato nel quasi accettare l’evidenza …l’orecchio si ferma all’altezza del woofer più in alto…che si muove ma… non suona. Morale: il woofer superiore, che si occupa dei medio bassi, era MUTO!!! Altoparlante in cortocircuito e finali pure!!! Sostituiti, ora le casse sono identiche…o quasi, perchè quella elaborata su certe frequenze fa casino. In effetti lo schienale si regge con due sole viti… Tolto completamente, il suono migliora all’inverosimile!!!
Ma che cosa è questa elaborazione? Per i più curiosi, la mostro in pochissime foto. Si tratta di andare dal ferramenta ed acquistare alcune rondelle: 3+3 stanno all’altezza dei buchi che vedete (dopo aver rimosso le relative viti grandi di serraggio).
Queste le viti, alle quali andrà messa una ulteriore rondella, dopo aver prima rimesso lo schienale.
Delle 4 viti perimetrali relative allo schienale, ce ne sono solo 2, dallo stesso lato delle rondelle. Nessun altra vite va messa dal lato opposto (per cui lo schienale vibrerà inevitabilmente).
Anche sul pentapolare ce ne è solo una, sempre sullo stesso lato (qui addirittura chiara).
Dal lato opposto, interposto tra schienale e corpo cassa, dove non c’è più alcuna vite, c’è questo plastichino ritagliato. Questo è quanto. Ovviamente le mie casse le ho riportate allo stato originale, con tutte le sue viti, ricomprate dal ferramenta. L’unica cosa che mi spiace è questo danno, fatto dal probabile serraggio, o tentativo, con una vite inadeguata, troppo lunga o troppo spessa, che ha irrimediabilmente rotto il foro originale.
Concludo col dire che di Grundig Aktiv ne ho fatte oramai molte ed in parte “ex elaborate”. Il ripristino all’originale mi è sempre stato specificatamente chiesto!! Da dire che le elaborazioni non erano mai identiche, nel senso che spesso ho trovato viti corte (al punto da girare a vuoto e non serrare) oppure troppo lunghe (con danni relativi di cui sopra). La aktiv 50 sono comunque le casse che ad ora mi hanno maggiormente convinto. Si adattano benissimo ad ogni ambiente, senza la necessità di “posizioni strategiche” particolari.
marco
Le elaborazioni che costavano euro trecentocinquanta valgono zero. Anzi ne deprezzano il valore
Eggià…prova rivenderle al doppio….cmq….piano piano prima di dire che valgono zero….se 3/4/5 viti valgono così tanto….io posseggo (fortunatissimo) parecchie viti anni 70 c/rondelle….provo andare in un compro oro poi ti so dire cosa possono valere…….
L’articolo di Marco è la chiara dimostrazione di come “certe” elaborazioni siano un mero specchietto delle allodole.
Quando dico che molte persone si sono lasciate suggestionare quando “dicono” di sentire le differenze soniche abissali tra le casse modificate e quelle originali ci credete o no?
La cosa che mi fa specie è che quando lo dice una persona che ha speso 300 euro per la modifica, lo posso anche capire: in qualche modo se la deve autogiustificare la spesa. E’ PSICOLOGICO.
Quamdo però le differenze le sentono quelli che non hanno sborsato un euro, allora il problema è PATOLOGICO
Da quel che mi risultava (ovviamente per sentito dire e non per averne mai vista nessuna aperta) la modifica doveva interessare anche l’amplificazione, mentre qui si leggono solo interventi “telaistici”, che sono sicuramente più evidenti e facili da notare. Siete proprio sicuri che la differenza siano solo quelle poche rondelle? Onestamente mi sembra un po’ strano possano fare differenza , poca o tanta che sia.
Panzacotto è scritto nell’articolo cosa causavano, lato vibrazione, quelle 3 viti con rondelle.
ciao
in quasi quaranta anni che “smonto” apparecchi, ti assicuro che so distinguere apparecchi e saldature originali della casa e quelli rimaneggiati. Nelle casse aktiv in questione la parte relativa ai filtri (parte elettronica) era immacolata… e non solo per le casse aktiv. Per la mia sete di conoscenza ti assicuro che sarei il primo a gioire ed appendere a fronte di variazioni circuitali…
marco
Lo Chassis che vibra concorrendo al timbro del suono, proprio interessante. Nel service spesso mi capitava, eseguito l’ intervento, di riaprire le casse per sincerarmi che le viti le avessi ben strette tutte, per offrire in consegna un lavoro globalmente a posto, considerando il peso delle casse ed il loro lavoro finale, poi. Si trattava di spendere più tempo ma lo facevo. Mai mi è capitato di vedere viti assenti o modifiche sul telaio descritto congeniate a bella posta. Dimenticate da altri tecnici si, magari per pigrizia o indifferenza. Ma proprio mai mi sono imbattuto con modifiche strutturali così puerili. Un saluto a tutti gli appassionati Grundig. Rimanendo con i piedi ben in terra potremmo sempre guardarci negli occhi serenamente e rapportarci con stima, giusto ?
Lavoro ben fatto Marco, un abbraccio.
Sono davvero allibito, qui siamo ai limiti del codice penale.
E mi sa che non è finita, perchè – come sospetto da anni – se ci capita sotto le mani un lettore CD-DVD modificato (alla modica cifra di 500 euro), è facile che vengano fuori altre “chicche”..
Ciao Stefano, il mio personale parere è che non possiamo dire di essere ai limiti del codice penale e nemmeno di espriemere giudizi morali semplicemente perchè noi viviamo in un paese dove vige il libero mercato (che possa piacere o meno) in cui l’offerta cerca di andare incontro alla domanda, sia in termini di beni forniti che di prezzo a cui quest’ultimi vengono venduti. Quindi non possiamo scandalizzarci se un autocostruttore, dopo aver fatto ascoltare le “presunte” differenze fra casse originali Grundig e quelle da lui elaborate ha trovato un acquirente che a suo soggettivo parere ha trovato meglio suonanti quelle elaborate ed ha trovato equo il prezzo richiesto di circa 350 euro (se non ricordo male). Non vale nemmeno l’obiezione che 350 euro sembrano veramente eccessivi per il costo dei materiali impiegati (addirittura può essere maggiore il valore dei materiali tolti – le viti – che di quelli aggiunti – le rondelle); infatti l’elaboratore può sempre ribattere (giustamente, fino a prova contraria) che lui per arrivare a quel risultato sonico attraverso quella che sembra una modifica semplicissima che necessita non più di 10-15 minuti di lavoro, ha impiegato giorni e giorni di sperimentazione. Nel momento in cui l’acquirente, dopo aver ascoltato a casa dell’elaboratore la differenza fra le casse liscie Grundig e quelle modificate, ha valutato che quelle modificate soddisfano di più i suoi gusti di ascolto, ed i 350 euro richiesti sono una cifra equa per il miglioramento da lui soggettivamente percepito, nessuno, a mio modesto parere, può più tacciare l’elaboratore di essere una persona esosa. Noi possiamo solo dire che, per i nostri gusti personali di ascolto, preferiamo le Grundig in versione originale. Ricordo anche che questo è il FONDAMENTALE motivo per cui è nato questo spazio che non a caso si chiama Grundig Love. Noi siamo in totale disaccordo con il fatto che gli apparecchi Grundig se non vengono ascoltati per terra, con gli stracci attorno ai cavi, etc…o sottoposti a sedicenti modifiche, rendono al 50% del loro potenziale. Noi abbiamo fatto nascere questo sito perchè secondoo la nostra percezione gli apparecchi Grundig nascevano per suonare in modo già eccellente, ovvero già al 95-98% delle loro complete potenzialità, in una normalissima installazione, che veniva peraltro già pubblicizzata nei loro cataloghi. E’ normale che curando certi aspetti, largamente risaputi, della installazione (fase esatta, apparecchi non impilati uno sopra l’altro ed altro ancora) si arriva al 100%, ma questo non stravolge una bontà sonica che, a parere dei fondatori di questo sito, è già evidente senza particolari accorgimenti.
Rimanendo in campo di giudizi morali, cosa dovremmo dire dalla valutazione del costo di certe modifiche o materiali che vengono normalmente richieste nel mondo dell’alta fedeltà? Penso per esempio a quei produttori e relativi recensori che scrivono nelle riviste e siti specializzati sull’alta fedeltà, quando fanno una recensione di un cavo di alimentazione, o di segnale o di potenza del costo di qualche migliaio di euro, finendo invariabilmente l’articolo dicendo che l’esborso richiesto all’appassionato è proprorzionale alle prestazioni riscontrate! Ditemi quando vi sia mai capitato di ascoltare un cavo di alimentazione da 3.000 euro che và dieci volte meglio di uno da 300 euro o cento volte meglio di uno da 30; a me non è mai successo. Cosa sono questi, truffatori patentati? Non possiamo dirlo, “è il capitalismo, bellezza”! Sono aberrazioni di un sistema dove vige la legge della domanda e dell’offerta, dove talvolta (abbiamo una casistica sconfinata direi) ci capita di percepire un prezzo spropositato rispetto al beneficio offerto dal bene in questione. Siamo sicuri che un Rolex da 20.000 euro abbia un meccanismo migliore di uno Zenith El Primero da 1.000 euro? Eppure ci sono tantissime persone che percepiscono normale spendere 20.000 euro per il prestigio che dà il Rolex. Nel caso dell’alta fedeltà per un miglioramento, che beninteso viene percepito in modo esclusivamente soggettivo e quindi magari non è condiviso da molti altri, dell’1% capita spesso che molti sono disposti a spendere una fortuna. Per fare un altro esempio banale: siamo sicuri che una testina Moving coil Van den Hul MC da 3.000 euro mi dia un miglioramento percepito, non dico di 10 volte (pari al 1.000%), ma anche solo del 50%, rispetto ad una testina MM di 300 euro? Per molti di noi tutte le MC sono peggio delle MM, eppure il mercato ci dice che le MM sono le testine per audiofili poco abbienti, e che per un ascolto serio se non hai una MC non sei un vero audiofilo.
Quindi io credo che sia giusto rimarcare come, a nostro parere, dopo verifica sul campo, abbiamo più volte riscontrato che i Grundig originali vanno meglio di quelli elaborati, ma non diamo giudizi sulla equità e sulla moralità di certe richieste per modifiche che ai nostri occhi, pardon, alle nostre orecchie, si rivelano addirittura controproducenti, perchè esse sottostanno ad una semplice regola di mercato, dove ogni offerta è lecita dove vada a soddisfare una domanda. Si può essere d’accordo (io per primo) sul fatto che a volte il mercato permetta una offerta di beni o prestazioni che hanno prezzi spropositati rispetto ai benefici o presunti tali che si ricevono in cambio, tuttavia noi che non le condividiamo possiamo difenderci rifiutando quelle proposte, magari, come è stato fatto in questo articolo, documentandone la loro inefficiacia. Dobbamo però tenere ben presente che in questo settore, ognuno percepisce il suono in modo spesso differente da tutti gli altri, e questa è una cosa perfettamente lecita. Aggiungo anche che tecniche di persuasione per convincere il potenziale cliente, a volte ci possono sembrare scorrette, ma di nuovo il mondo occidentale ed il capitalismo vivono della pubblicità diretta ed indirretta non sempre corretta, anzi, sta sempre a noi potenziali consumatori, giudicare se quanto riportato corrisponde a verità. Tutto quanto scritto è sempre a mio modesto personale parere.
Luca rispetto il tuo pensiero ma a Napoli gente che fa questo tipo di cose viene o preso a “paliate” o denunciato. Perchè quà nessuno è fesso.
Luca
ho letto tutto d un fiato il tuo intervento. Mi trovo però d accordo con Pasquale…. non capisco poi l accostamento dei meccanismi rolex o altra marca con il caso in questione….entrambi ti offrono una meccanica , più o meno pregiata. Nel nostro caso si parte da una cassa attiva veramente ben fatta e “stravolta” da 8 rondelle !!!! Anni di studio?? Io mi permetto di dare un suggerimento: dato che oramai si trovano a poco, acquistate un Alesis Qadraverb, inseritelo fra cd e pre o stadio finale. Giocate poi con le innumerevoli combinazioni. C’è reverbero, chorus, eco, flanger, ecc….. sicuramente il suono acquisterà aperture/chiusure/profondità ecc, proprio come il riverbero che si mette al microfono per “abbellire” la voce del cantante…….. Paradossalmente la Philips e la Grundig avevano previsto anche questo, con “l’effetto Spatial”….implementato per breve tempo e poi abbandonato. Si, Luca, perchè comunque il tutto si allontanava dall intenzione del tecnico del suono che ha fatto il master……Sono vere e proprie alterazioni….Per il resto posso essere d’accordo col discorso domanda / offerta, anche se l unica risposta che mi do è che chi “domanda” potrebbe essere un branco di pecoroni, punto….ed in Italia purtroppo sappiamo che non ne mancano…….Poi c’è chi si lascia adulare … e difficilmente poi confesserà di aver sprecato svariati euro……. Concludo: la differenza fra gli orologi è un confronto “artistico fra due produttori”…. mettere due rondelle di prestigioso o artistico ha ben poco. Vorrei invece ringraziare per l ennesima volta Giuseppe, per il solito prezioso contributo da parte di chi in Grundig c’è stato e si è interfacciato con quelle che erano le direttive di chi ha creato questi gioielli.
marco
Preso atto che se un eccellente tecnico sostiene che non ci sono altre modifiche oltre a quelle descritte non ho motivo di dubitarne, mi ritrovo pienamente d’accordo con l’intervento di Supercolor sia sul concetto di “libero mercato”, sia su quello che si può celare dietro un intervento apparentemente semplice come quello sopra descritto. Al proposito, la barzelletta del tecnico superspecializzato che molti ricorderanno: “Un milione per stringere una vite?” “No, 1000 lire per la stretta e 999.000 per sapere qualche vite stringere”. Barzellette a parte, mi piacerebbe capire perché certi interventi vengono percepiti come peggiorativi da qualcuno e come migliorativi da altri. Anche perché fra questi ultimi ci sono persone (conosciute personalmente) tutt’altro che sprovvedute e non proprietarie di apparecchi modificati, quindi non passibili di “suggestione giustificativa” dovute alla spesa. L’unica spiegazione logica possibile è che i confronti siano stati fatti sempre con apparecchi non in perfetto ordine, ma trattandosi di audiofili smaliziati faccio un po’ fatica ad immaginare che sia capitato tutte le volte. Comincio a pensare che sia questione di gusti personali d’ascolto e credo mi rimarrà la curiosità. Ritengo comunque meritoria questa opera “divulgativa”; potrebbe andare a vantaggio di qualche ardito che eventualmente si volesse divertire a fare esperimenti. In fin dei conti non si viola nessuna “proprietà intellettuale” (ammesso che se ne possa parlare: non ci sono nemmeno modifiche circuitali) e soprattutto l’intervento è facilmente reversibile.
Intanto bisogna capire a quale relase la modifica di quella cassa si riferisce. Non so chi possa aver fatto quello scempio su una cassa Grundig. Il sospetto l’ho in quanto ho avuto modo di guardare dentro alle mie e so per certo che si tratta di un lavoro effettuato da uno dei tanti spennagrulli. Ormai con cadenza settimanale lo spennagrulli che ha fatto la modifica sulle mie casse fa un aggiornamento gridando ai quattro venti che ha raggiunto il massimo. Dietro di lui il coro degli accoliti ad acclamare e a pubblicizzare che mai nessun suono è stato riprodotto in maniera così chiara.
Pure io ho le orecchie e posso affermarlo con assoluta certezza: TUTTE BALLE.
Quando dal punto di vista elettrico le casse sono funzionanti, perfette dal punto di vista funzionale, nessuna vite che non sia più che ben fissata nel suo alloggiamento migliora il suono del progetto. STOP !!!
E’ poco trecento euro per farsi sfilare le viti e far ballare lo schienale della cassa? E tanto? Ma di cosa stiamo discutendo????
Qui si sta parlando di una mera presa per i fondelli e chi non l’ha ancora capito allora è fuori strada.
La barzelletta del tecnico è una storriella che fa ridere e così va trattata.
Io ho investito su ben due modifiche sulle aktiv in quanto volevo smascherare questa fandonnia. Ho messo 700 euro di tasca mia per far capire che si trattava di una grandissima messinscena.
Quando un grandissimo tecnico in campo elettronico mi ha fatto ascoltare due casse attive Grundig originali abbinate al mio Telefunken M15a ho capito che tutta la storia delle modifiche era una grandissima fandonnia.
Marco con la sua disamina tecnica non fa che confermarlo. Giuseppe che ha lavorato in un service Grundig lo conferma. Tutti i tecnici che conosco mi hanno detto che è tutta una pagliacciata questa soria. L’ingegnere tedesco che ha lavorato a Furth in Grundig e abbiamo intervistato in loco lo ha spiegato. C’è bisogno di qualche altra conferma???? Ne troveremo. Non c’è che aspettare. Ho altre frecce al mio arco.
Certo che se c’è ancora chi tende a giustificare l’esborso di soldi veri per queste pseudo modifiche farlocche allora significa che c’è ancora molta strada fare.
….. e io vado avanti.
poi attenzione…. nella modifica della modifica della modifica dell’ultima modifica effettuata a casa mia in 10 minuti scarsi, nessun saldatore è mai stato messo in funzione quidi….. ripeto: DI COSA STIAMO PARLANDO?????
Ragazzi qui c’è veramente carne sul fuoco caspita che GODURIA!!!! Non dimentichiamo che Vanna Marchi & Co. si sono arricchiti economicamente vendendo a carissimo prezzo del sale aromatizzato con boccettine di bagnoschiuma e olio profumato …….
Cominciamo ad aprire gli occhi e pure le nostre orecchie
e lasciamo chiuso il portafoglio che di Vanne Marchi in giro c’è ne sono parecchie….e pure di polli aggiungerei io!!!
Marco continua così che stai articolando nel migliore dei modi alcune tecniche usate per prendere per i fondelli le persone….aggiungerei io che “SIAMO SOLO ALL’INIZIO”
Saluti a tutti!!!
Grande Marco…Bell alrticolo..non avevo mai visto la circuitazione delle activ..in quanto sol elaborZione..no comment…
Non parlerei di elaborazione. Parlerei di deturpazione di un bene.
Le elaborazioni hanno una logica. Togliere viti e rovinare una cassa NO.
Quello che è chiaro ormai, in tutta questa storia di prodotti “modificati” è che gli Spennagrulli ( ce ne sono più di uno) agiscono quasi esclusivamente per fare in modo che gli apparecchi producano vibrazioni in qualche modo udibili. Per provocarle utilizzano gli stratagemmi più disparati: Eliminazione di alcune viti, inserimento di “plasichine” e altre amenità che il mio cervello rifiuta persino di memorizzare. Tutte cose però che hanno VALENZA ZERO o addirittura NEGATIVA.
In questi anni di ne ho viste di tutti i colori. Ne ho sentite poi di cose assurde che potrei scrivere un libro.
Nei meeting (l’ho visto personalmente), un po’ per quieto vivere, un po’ per evitare di rovinare un clima che dovrebbe essere amichevole, la gente cerca di non criticare le apparecchiature che si ascoltano e che non piacciono. A volte per compiacere fanno anche i complimenti. Sempre per cercare di mantenere i buoni rapporti. Gli spennagrulli però utilizzano questi commenti come una sorta di pubblicità dicendo che “tutti” hanno sentito la “superiorità” delle “modifiche”. Ripeto : TUTTE BALLE. La gente ha le orecchie. Ho raccolto moltissime confidenze e un certo numero di aneddoti…..
Spesso i commenti positivi erano solo cortesia. La gente si faceva modificare le apparecchiature SOLO per farsi aggiustare gli apparecchi. Sapeva che doveva pagare una “tassa” e se lo faceva fare. Un po’ come quando chiami quello che ti aggiusta la lavatrice e sai che devi pagare un importo fisso per l’uscita.
Questa è la verità.
Gli stessi che incensano davanti gli spenna grulli sono i primi che dietro le spalle gli parlano dietro.
Comunque è nato un sito come GRUNDIGLOVE.ORG che mette bene in chiaro come stanno le cose e che analizza dal punto di vista tecnico e sonico le apparecchiature che gli passano tra le mani.
Il gruppo ferrarese è il miglior gruppo audiofilo in grado di dire se un apparecchio mantiene le caratteristiche soniche originali GRUNDIG. Se avete un dubbio o un parere da chiedere il nostro forum è pronto a rispondere con chiarezza, evitando fumosità e misteri tipici di altri siti commerciali.
Con Grundiglove.org, il marchio GRUNDIG, per quanto riguarda l’Hi-fi è tornato a splendere per quello che vale REALMENTE. Il resto è folclore. Spero che si sia ben capito.
visto che non è nella mia natura esser scortese, allo stesso modo replico ai commenti fatti su altre sponde per quanto sopra: prima cosa le casse non è detto che appartengano alle persone che nomino….per le viti, beh le vite spanate le abbiamo viste in due…per il resto: il nulla, come sempre, si aggredisce con appellativi e tragedie da sceneggiate napoletane o parenti serpenti. Ma di tecnico? mai niente…. Concordo solo sul fatto che la rete mantiene tutto, comprese le risposte date al sottoscritto prive di contenuti (io ti faccio suonare un amply a valvole come il peggiore a transistor e viceversa). Ma che significa? Il tuo guaio è che chi non è tecnico, magari annuisce perchè non è il loro campo, ma basta già uno che conosca la sola legge di ohm per capire che dall altra parte si parla solo di fumo….mentre scrivo mi sono arrivate almeno due mail…una comincia così….”Gentile Marco leggo con molto interesse i tuoi articoli su grundig love molto molto utili e piacevoli per persone appassionate al marchio tedesco (non se ne poteva più de sto mistero CCI ma io non mi sono mai lasciato infinocchiare almeno così si dice dalle mie parti)…..”
tralascio il nome ed il seguito per ovvie ragioni di privacy…..e di correttezza LA MIA…. Tornando agli appellativi, beh io sono fiero di essere un “arrampicatore” perchè consapevole di aver ogni giorno cose da imparare, Tu invece sei un “uomo arrivato”…….
marco
Mi spiace Luca, apprezzo molto la tua pacatezza ed il tuo equilibrio, ma rimango della mia idea.
Solo su una cosa concordo con te: se le cose stanno così, hai ragione quando dici che non siamo ai limiti del codice penale, perchè a mio parere siamo ben oltre.
Il mio orgoglio? Quello di amare un prestigioso Marchio ed aver veramente fatto qualche cosa di tangibile (GRUNDIG love) per poter pulire questo marchio dalla rumenta che vi si era attaccata addosso. Ma non basta, questo, per ripagare tutte le emozioni che provo ad ascoltare le grandi macchine soniche Grundig, tenute nascoste da imbroglioni, perchè impossibili da superare con giochini da quattro soldi. Prendere atto di essere stato infinocchiato è un gesto di maturità, quindi invito tutte le vittime di questo “omenicchio” a buttare giù il rospo e ad andare avanti. Perorare la propria causa solo per difendere il proprio ego è una strada che porta alla sconfitta.
Sono felice di non essere mai caduto, da vero Napoletano, nella ragnatela di questo imbroglione, ma fosse accaduto ora esulterei nel constatare l’esistenza di GRUNDIG love. I Ferraresi? Grandi conoscitori della vera timbrica e fedeli amici.
Thank you
Pasgal..
Accipicchia ragazzi, 21 commenti!!! e che succederà quando pubblicherò “il famoso articolo”…… quello che riservo per capodanno…per sentire il botto da qui!!! 🙂
marco
Mi sa che parte il bengala…
Ad ogni modo spero solo che questi articoli accendano il sano dubbio.
C’è un periodo ante avvento Grundiglove.org e un mondo post nascita Grundiglove.org
Ricordatevi che la musica dovete sentirla bene a casa vostra. Quando andate ad ascoltarla dagli spennagrulli non saprete mai cosa vi aspetta.
Nelle sedute spiritiche i tavolini ballano solo a casa del medium
Roberto… I tavolini vibrano ovviamente la vibrazione è causata dalle viti non strette, cosi pure i tavolini possono suonare in modo sublime…..
A proposito di bengala, caro Marco io se ho ben capito ci sarà quel bellissimo articolo che illustrerà il materiale che ho visto pure io..giusto?
Ho capito bene?
🙂 🙂
Ciao a tutti, ieri pomeriggio sono stato chiamato ad improvvisi impegni familiari mentre stavo finendo il commento, mi mancavano due concentti ed ero indeciso se rimandarlo ad oggi e completarlo, oppure se inviarlo lo stesso, pensando che anche così avrei fatto capire compiutamente il mio punto di vista. Ammetto di avere fatto un grosso errore di valutazione nel momento in cui ho deciso di inviarlo incompleto, colpa mia e me scuso. Aggiungo allora quelle due cose che volevo aggiungere. La prima è quella che in un mercato strutturato nel modo in cui avevo descritto ieri è chiaro che a volte ci siano delle persone che ne approfittano in modo più o meno fraudolento, spesso vengono chiamati “furbi” perchè in settori dove la percezione soggettiva la fa da padroni e non sono soggetti a riscontri scientifici è chiaro che certe persone se ne approfittano ed hanno più margini per far apparire i loro prodotti diversi da quello che sono in realtà. Mi spiego meglio: se prendiamo ad esempio il settore delle automobili, una volta deciso quale sia la rivista per me più autorevole, posso sempre valutare e fare un confronto fra le caratteristiche che più mi interessano. In tutte le auto provate viene misurato il consumo, viene misurata la rumorosità, viene giudicata la tenuta di strada e molti altri parametri attraverso misure confrontabili. Parliamo in un settore dove parecchi parametri di giudizio sono misurabili, ma, nonostante questo la mia scelta sarà guidata da fattori diversi da quelli razionali (come il confronto del consumo, della ripresa etc..) come quelli fortemente soggettivi come ad esempio la linea od altri ancora. In ogni caso in questo settore rimane il fatto che tutti i costruttori devono confrontarsi su diversi parametri misurabili e riscontrabili da tutti. Nel settore dell’alta fedeltà siamo invece su un campo minato: le valutazioni sono sempre ed esclusivamente soggettive e questo apre le porte a tutte le possibilità: come detto prima ti fanno sembrare plausibile spendere 3000 euro per un cavo di alimentazione o di segnale per ottenere quella equalizzazione del suono per adattarlo al tuo ambiente, che potevi fare banalmente agendo sui controlli di tono, ma che adesso ti hanno impedito di farlo, dicendo che è sacrilegio toccare i controlli di tono e smettendo di produrre pre ed amplificatori che ne siano dotati. Sono intimamente contento quando leggo, nelle riviste specializzate, il lamento degli operatori di settore per un mercato ridotto ormai ai minimi termini: lo avete drogato, avete trattato i vostri clienti come gente da spennare selvaggiamente, adesso non lamentatevi se vi tocca di chiudere. Queste persone che vi promettono miracoli se comprate cavi da 3.000 euro io li trovo maledettamente simili a Vanna Marchi ed al mago Do Nascimento. Mi trovo anche perfettamente d’accordo con chi ha paragonato l’artefice di certe presunte elaborazioni al duo suddetto: tuttavia rimane il fatto che fino a quando Vanna Marchi si è limitata a cercare di vendere prodotti dall’effetto praticamente nullo attraverso la sua martellante pubblicità nessuno si è permesso di denunciarla e nessun magistrato ha agito motu proprio per incriminarla. Vanna Marchi è stata denunciata, incriminata e condannata quando ha cominciato a minacciare i suoi clienti di malefici e sventure indicibili attraverso gli inesistenti poteri del mago Do Nascimento. In quel momento si è parlato manifestamente di vendite attraverso minacce e ricatti (se non compri avrai sventure a vita), metodi puniti severamente dal codice penale, non perchè pubblicizzava proprietà che poi i suoi prodotti non mantenevano. Con il mio intervento di ieri non ho voluto dire che certi elaboratori facciano bene a vendere fumo, ma ho voluto sottolineare che il codice penale interviene solamente quando io induco l’acquisto attraverso l’inganno fraudolento.
Veniamo al secondo concetto che ho tralasciato ieri. Ci può essere un inganno fraudolento e quindi penalmente perseguibile nel caso del nostro elaboratore? Sì, solo e soltanto se qualcuno riuscisse a dimostrare che durante un meeting ha manomesso l’apparecchio originale Grundig per farlo andare appositamente male se per fare quindi risaltare il miglioramento, a questo punto inesistente, delle proprie elaborazioni. In questo caso il confronto sarebbe palesemente truccato e si può parlare di avere indotto all’acquisto di una modifica attraverso metodi fraudolenti.
Poichè penso che nel nostro caso sia qualcosa di virtualmente indimostrabile, temo sia un boomerang per noi addentrarci in giudizi morali perchè chi come me conosce Marco Cristadoro, Roberto, Pasquale ed i ferraresi di persona non esita a credere ai loro riscontri, che, contrariamente a quanto di cui vengono accusati in altri lidi, non hanno un bel niente da vendere, al limite solo la propria credibilità. Mi sembra che semmai è l’elaboratore che da un anno ha smesso di riparare o controllare qualsiasi apparecchio Grundig e si è completamente dedicato alla produzione di propri apparecchi con l’intento di superare la qualità dei Grundig originali (negli anni precedenti aveva sempre dichiarato che era praticamente impossibile anche per lui superare il suono Grundig). Quindi mi sembra evidente che sia piuttosto l’elaboratore ed ormai costruttore a tempo pieno ad avere qualcosa da vendere ed avere quindi l’interesse a magnificare comunque le proprie realizzazioni.
Tuttavia coloro che ci leggono per la prima volta e non ci conoscono potrebbero pensare (non sapendo quanto si sbagliano) che questa accentuata polemica nasca da vicissitudini e rapporti personali: a mio modesto parere noi dobbiamo semplicemente continuare a documentare come ha fatto magnificamente Marco in questo suo articolo, quanto ci sia di fumoso in queste modifiche che in realtà non esistono o sono comunque peggiorative. Chi poi sarà incuriosito e toccherà con mano, pardon, con le proprie orecchie, ascoltando quegli apparecchi che Marco ha portato al suo splendore originale (come ad esempio è capitato a me personalmente quando sono andato a casa di Thomas) capirà la sincerità di chi ha fondato questo sito.
Lasciamo da parte i commenti sulla perseguibilità penale di certi interventi inconsistenti ed inefficaci, ma continuiamo a documentare nel modo più puntuale e preciso possibile che Grundig aveva costruito ottimi apparecchi già quando uscivano di fabbrica, e che chi oggi asserisce di avere costruito apparecchi di gran lunga migliore, forse è meglio che, prima di tutto, ci spieghi come mai non si è mai preoccupato di verificare e pubblicizzare le qualità delle Grundig Audioprisma 703 e 706: stasera mi sento malizioso, forse perchè ha ritenuto che non sarebbe riuscito mai ad eguagliarne le qualità?
Noi non abbiamo alcuna coppia di Audioprisma da vendere e quei pochi fortunati che le posseggono se ne guardano bene dal metterle in vendita, per quale motivo dovremmo continuare ad asserire che sono, per quanto di nostra conoscenza, le migliori casse Grundig mai costruite? Noi lo diciamo semplicemente per onestà intellettuale, tuttavia sappiamo che non tutti siamo uguali e che altri possono non essere d’accordo con noi. Rimane sempre strano il fatto che nessuno di coloro che non le hanno mai tenute in nota si sia mai fatto avanti per ascoltarle (se non con precondizioni assurde). Da parte nostra siamo confortati dal fatto che tutti coloro che fino ad ora si sono degnati di venire ad ascoltarle ne hanno riconosciuto le loro eccezionali qualità. Certo che siamo proprio dei furbi alla rovescia, pubblicizziamo tanto quei prodotti senza nemmeno mai averne uno da vendere. Siamo così scemi da avere la pretesa di indicare a tutti la strada per arrivare al suono originale Grundig senza nemmeno pretendere una commissione. Cosa non si fa per semplice passione! Ci si prende insulti tesi a dimostrare che lo facciamo per soldi quando non abbiamo niente da vendere, mah……
Spero di avere puntualizzato meglio il mio pensiero: caro Pasquale, lo so che qui nessuno è fesso, vedrai che se ne accorgeranno parecchi altri, ci basta documentare le cose con puntualità, ognuno ne trarrà le dovute conseguenze, senza che noi facciamo ulteriori commenti riguardo la perseguibilità penale.
Vorrei ancora aggiungere che sono quindi perfettamente d’accordo con il commento nr. 17 di Roberto, nel caso non fosse apparso chiaro dal mio precedente. (un giorno o l’altro imparerò a modificare i commenti)
Mi ripeto, ma per l’ultima volta, anche perchè gli scopi per i quali siamo tutti qui sono altri (o sbaglio?): massimo rispetto per la tua opinione, Luca, ma sotto il profilo penale le cose non stanno proprio come dici tu.
Tuttavia, questa non mi sembra la sede giusta per disquisire di questioni giuridiche che, al di là della loro (apparente) semplicità, richiederebbero una disamina ben più approfondita.
Quanto al giudizio morale, beh io rivendico il diritto di averne uno mio personale, giusto o sbagliato che sia, esattamente come tutti gli altri.
Il mio invito è quello di goderci i nostri apparecchi e di lasciare quella gente a ravanare nelle loro umane miserie.
Uno dei motivi per cui mi sono avvicinato a GrundigLove è stata la speranza di poter vedere finalmente spiegazioni tecniche e non “esoteriche” circa la superiorità del suono Grundig. Per certi versi non posso dirmi deluso: la dovizia di particolari con cui sono stati illustrati tutti gli interventi di restauro di Marcogap non ha eguali nel panorama informativo italiano sul tema.
Tralasciando volutamente le storie dovute a risentimenti personali (che non mi interessano e sulle quali non intendo metter bocca) appare chiaro che ci siano degli accorgimenti progettuali/costruttivi effettivamente diversi dai concorrenti coevi e che fanno suonare diversamente, ad esempio, un CD7550 dal quasi gemello Philips CD304.
Mi spiego meglio: fermo restando che la qualità sonora Grundig è eccellente e non si discute anche con installazioni abbastanza approssimative, in nessun altro tipo di apparecchi ascoltati abbiamo (io ed altri appassionati) constatato una così grande differenza di resa sonora in funzione di alcune variabili di installazione; le stesse variabili, alterate volutamente in altri apparecchi in nostro possesso – blasonati e non – influiscono in maniera quasi impercettibile.
A scanso equivoci, stiamo parlando di confronti fatti, senza alcun interesse economico, da semplici appassionati in case private, senza la presenza di alcun guru e con apparecchi Grundig non modificati, acquistati per i canali consueti.
Quello che mi chiedo è se c’è un nesso fra questa serie di condizioni peggiorative ed il suono eccellente sfoderato da questi apparecchi; in pratica, se rovesciando il punto di vista dell’engineering sia possibile stabilire se questi fenomeni siano o no connessi alla natura di quel “quid” in più che hanno queste macchine e che le differenzia da altre in produzione nei medesimi anni, spesso sulle stesse basi (vedi Philips o Sanyo). Un plus sicuramente non dovuto a “spirito divino”, ma ad una particolare serie di accorgimenti circuitali/telaistici.
Se la tendenza è mettere all’indice presunti (o reali…) spennagrulli ironizzando su chi sente differenze in realtà inesistenti, ne prendo atto; la cosa certo non mi impedirà di seguire le interessantissime disamine sugli apparecchi proposte dall’eccellente Marcogap. Facendo altresì presente, però, che non mi sento né grullo né facilmente plagiabile: mi augurerei solo che questo ambiente diventi sempre più un spazio “per” qualcosa, senza cedere alla facile tentazione di essere “contro” qualcuno.
Ciao Panzacotto (anche se mi piacerebbe chiamarti per nome piuttosto che per acronimo, io mi firmo sempre marco, per esempio). Prendo atto di quanto dici. Già in precedenza ho trovato interessanti e piuttosto equilibrati i tuoi interventi. Così come io stesso ho sempre fortemente voluto questo forum trasparente alle polemiche ed esclusivamente tecnico. In regime di libertà (almeno qui bilaterale) non posso però obbligare (magari suggerire si) chiunque intervenga a non dire la sua. Io stesso “cado” in tentazione…sarà perchè mi capita, quando ho raramente tempo da perdere, di andar a vedere le reazioni a fronte di cose che pubblico….Così come non sono d’accordo a termini di ordine “penale” perchè in galera non si va neanche per ben altre cose molto più gravi….. Raccolgo il tuo invito, anzi, lo scopo di pubblicare era proprio quello di invitare le persone a riprodurre “tali condizioni”, malgrado ovviamente da altre parti si dica che non siano “tutte li”…. E concludo dicendo che non ho mai escluso la “causa/effetto” a fronte di queste variazioni…..dico solo che se volessi un riverbero prodotto dagli apparecchi, farei prima e meglio con un mutlieffetto…. fammi sapere..marco
Scusate, anche per amore della verità: le aktiv sono quelle modificate da Ambrosini? Perché nel suo forum lui afferma di non aver effettuato quella modifica.
Max, sai quanto ti voglia bene, a te come agli altri amici del forum, però lasciami invitare tutti a chiuderla qui….In effetti per le disquisizioni tipo queste c’è sempre FB… qua solo cose tecniche,. Non è un ordine (non sono e non voglio essere nessuno per farlo) è un caloroso invito. Anche perchè la disquisizione potrebbe, anzi, è certamente sterile….. E’ più che ovvio che da altre parti smentiscano… Io sono stato fin troppo chiaro….. Grazie di cuore a tutti se raccoglierete l invito di cui sopra. prometto che personalmente mi concentrerò nel pubblicare sempre più apparecchi Grundig. Anzi, approfitto per invitare a rileggere anche quelli “vecchi”, perchè in essi faccio spesso degli aggiornamenti a fronte di “nuove scoperte/guasti”. Inutile rifare l articolo di sana pianta sull ennesimo RPC 500 per esempio. Grazie ancora e buone letture. Marco.
Grazie Marco per la tua risposta, in effetti una delle tesi già conosciute è che il fenomeno di “prolungamento” del suono non sia dovuto a maggiori informazioni fornite ma qualcosa di artificiale, sia pur gradevole all’orecchio. Si tratterebbe pertanto di un “difetto” assolutamente casuale e peculiare dei Grundig, visto che con altre apparecchiature non si percepisce.
Allo stesso modo anche altri fenomeni, come certe “asprezze” in gamma alta in presenza di fase invertita della spina, od il suono che si scurisce quando altri apparecchi come TV, DVD etc. vengono collegati alla stessa presa di corrente, se non sono pregi devono per forza essere ascritti nella categoria “difetti”: come dicevano i latini, tertium non datur!
Un po’ curioso per delle macchine progettate in maniera eccelsa, ma in effetti non essendoci (finora) spiegazioni certe e scientifiche a questi fenomeni nessuno può dirlo con certezza, né a favore né contro.
Questo non toglie che l’osservazione competente – come quella che proponi nei tuoi articoli – sia sempre produttiva. La diffusione della conoscenza non fa mai male nei regimi liberi, in quelli costrittivi, non a caso, viene vista con sospetto… 🙂
Per quanto riguarda il mio nick ci sono molto affezionato, visto che l’ha coniato mio figlio e tuttora mi ci chiama regolarmente 😉 ma capisco che può essere di difficile interfaccia, quindi mi firmo volentieri senza “segreti” particolari
Saluti
Andrea
Tanto per chiarezza, il sito non nasce per nessun risentimento personale, E’ nato per un risentimento vero dovuto alla mancanza di rispetto verso il marchio Grundig e per combattere lo sputtanamento che l’azienda di Furth pativa quotidianamente. Pensare che qui ci sia qualcuno che si diverte a parlar male rispetto a qualsivoglia persona è proprio fuori strada. Sia le recensioni degli apparecchi che le cronache delle riparazioni effettuate sono il puro e semplice specchio della realtà.
Quando IO faccio riferimento agli spennagrulli lo faccio esclusivamente per mettere in guardia le persone rispetto a personaggi che popolano il mondo dell’Alta Fedeltà e che speculano in modo sbagliato approfittando della buona fede delle persone.
Moltissimi fenomeni che regolano e contribuiscono alla buona o cattiva riproduzione musicale sono perfettamente conosciuti. Le buone regole di installazione degli apparecchi o il posizionamento in ambiente degli stessi, quando non specificatamente spiegata nei manuali (e Grundig lo faceva) è risaputa universalmente.
Grundiglove è operativa solo da qualche mese ed in questo breve periodo ha già scoperchiato un bel po’ di magagne ed ha contribuito a togliere già un bel po’ fango. Abbiamo per ciò ottenuto il plauso da più parti. Il lavoro di divulgazione non è finito.
Tornando alle cose tecniche, essendo un collezionista sia di apparecchi Grundig che Philips, posso garantire con estrema certezza che le differenze soniche tra i lettori CD non sono dovute ne alle viti ne ai fianchetti, anche se tutto in un progetto ha la sua piccola importanza e, come diceva Totò, è la somma che fa il totale.
Anche tra gli stessi identici apparecchi esistono differenze. Non ci sono due apparecchi simili. Consco persone che hanno effettuato prove comparative tra CD304 Philips e CD7550 che invertendo particolari elementi elettronici da una macchina all’altra notavano miglioramenti al variare della componentistica. In quel test NON si trattava di girare viti e bulloni.
Direi però di continuare la discussione su FB o sul forum. Qui siamo fuori tema.
E smettiamola di paralre di risentimenti personali quando si trattano fatti oggettivi documentati anche da fotografie.
Prossimamente procederò alla stesura di un articolo per condividere alcune regole di installazione e per spiegare alcuni fenomeni legati all’elettromagnetismo che, se seguiti, contribuiscono a migliorare l’ascolto nel nostro ambiente. Non c’è una sola virgola che è farina del mio sacco. Tutte cose risapute, consigli che ho raccolto negli anni di frequentazione alle mostre SIM, Top Audio, riviste specializzate e Siti Internet dedicati.
Tutto sempre alla luce del sole, senza nessuna fumosità o alone di mistero in quanto, in questo modo dell’HiFi ormai le cose si conoscono molto bene e altrettanto bene si conoscono le persone che lo popolano. Nel bene e nel male.
Vada allora assolutamente per Panzacotto !!! I pargoli prima di tutto!!!
marco
Ragazzi vi prego evitiamo di divulgare nomi o cognomi tanto chi si sente colpito si è già completamente scoperto provando ovviamente a difendersi anzi a difendere i propri interessi… Perciò parliamo di come ripristinare appericchi manomessi da fenomeni paranormali….senza, mi ripeto specificare nomi e cognomi, tanto ci siamo già capiti qui nessuno è fesso….
Marco apprezzo molto il tuo stile, chiaro e concreto, continua su questa strada che vai bene….
Marco se posso darti. un consiglio…..non conosci nessuno al R.I.S. perché secondo me con un cane molecolare faresti prima a trovare il particolare magari facendogli annusare qualche spugnetta o plastichina
Saluto tutti sono Francesco di Perugia (citato al post n° 18 da Marco che ringrazio) mai mi è balenato per la testa di TAROCCARE le elettroniche GRUNDIG che senso ha modificare un progetto ? Poi non capivo come si conciliava da un lato il TAROCCO CCI e dall’altro che assolutamente non si potevano toccare i filtri della casse le griglie ecc. ecc. (sacrilegio) pena la loro compromissione sonica (non perché mi sia mai balenato per la capoccia di modificare nulla). Ringrazio marco che si è preso in cura alcune mie elettroniche che facevano i capricci .
Sono d’accordo con la strada che avete preso di concentrarci sugli apparecchi Grundig e non, e ancora di più sul condividere aspetti tecnici migliorie etc etc con estrema trasparenza e onestà intellettuale. Credo che ormai il tempo del risentimento sia da archiviare, tanto mi pare di aver capito che sono molti quelli che non si son fatti incantare. Devo però ammettere che devo all’innominabile il merito di avermi fatto apprezzare il marchio Grundig, e, indirettamente, fatto conoscere persone veramente preziose come Stefano, Marco, Roberto. Grazie ancora per il lavoro che fate con Grundig love e per lo spirito con cui lo fate. Con Vinylengine il miglior sito per gli appassionati di apparecchi vintage.
ps. un piccolissimo appunto, anche se non è scorretto, non condivido il fatto di pubblicizzare apparecchi modificati a scopo commerciale, non mi sembra nello spirito del sito Grundig love, a mio personalissimo avviso.
Tornando sulle aktiv….secondo me, andare a fare delle modifiche ad un prodotto originale…chiunque sia….perde drasticamente il suo valore commerciale….esempio: se una coppia di aktiv 30 le pago 350 euro, poi le faccio modificare al costo di 350 euro, se le devo rivendere….non prenderò mai più 700 euro….a prescindere dalla qualità sonica….può capitare, ma è raro che succeda.
Quindi le mie casse non hanno più lo stesso valore, non essendo più originali.
Questo vale anche per tutti i prodotti della Grundig.
Una richiesta: visto che – giustamente – non ha senso rifare di sana pianta articoli su apparecchi già trattati, è possibile (oppure
– se già è attiva la funzione – mi scuso per non essermene accorto… 🙂 ) implementare sul sito una funzione che segnali che una pagina è stata modificata? A vantaggio di chi ama conservare un piccolo e prezioso archivio di tutti gli interventi dimanutenzione/riparazione generosamente messi a disposizione del pubblico 🙂
Grazie A
Sul come fare, mi rimetto alla manina magica di Pasquale. Nel frattempo ti do i link di due articoli sicuramente modificati (con aggiornamento scritto in grassetto e sottolineato). ciao
http://grundiglove.org/grundig-receiver-r35-silver/
http://grundiglove.org/grundig-rpc-500-riparazione/
Grazie mille anche a nome di tutti gli altri utenti 🙂
Marco semplicemente metti un commento all’articolo: articolo revisionato il (data)
Altra soluzione sarebbe quello di modificare la data di pubblicazione inserendo quella dell’ultima revisione, ma non è corretto, in questo modo si perde la storicità di un inserimento.