Molto spesso… troppo spesso, fra le tante domande, mi arrivano link di macchine in vendita a prezzi “d’occasione”. Ho deciso quindi, malgrado sia l’ennesimo articolo su questa meravigliosa macchina, di farne uno…partendo proprio da un modello….. preso d’occasione……(mio)
Le immagine che seguiranno saranno molto eloquenti e… a tratti sconvolgenti. L’articolo serve a fare un quadro preciso su quali e quante azioni potrebbero essere necessarie per riportare al meglio questo gioiello.
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’imballaggio ci mostra quanto lo stesso sia estremamente minimale ed essenziale…. praticamente l’ RPC è stato incartato.
Beh, cosa di meglio ci potevamo aspettare?
Così al volo: pulizia a parte, uno slider e relativa manopola assente, scocca molto provata, parti in ordine sparso e l’immancabile crepa sulla cover di plexiglas.
almeno la testina c’è, anche se con lo stilo da cambiare.
ah: anche il pomello del filtro acuti……è spezzato.
chissà che cassetta ci sarà dentro 🙂
Vediamo se sotto la “polvere” almeno lo stato è buono.
Sperando di non trovare sorprese, cominciamo intanto la normale manutenzione .
mentre la parte sottostante “riposa”
La cinghia c’è e , una volta pulita, scopriremo che è anche efficiente.
Come sempre, sfiliamo la scheda (la procedura è ben dettagliata in molti altri articoli dell RPC 500).
Saldature e masse rifatte….. d’obbligo sul modulo radio.
Ovviamente non ci voleva un attimo…. pausa e poi cena, in compagnia di un R1000.
Prima di una serie di considerazioni d’obbligo: ovviamente ho qualche macchina da cui prelevare pezzi (cannibalizzare), altrimenti, nel caso specifico, la levetta sarebbe rimasta spezzata…..
ed ora sistemiamo lo slider…
grazie alle magnifiche ricostruzioni 3D di Alessandro Mineo, sostituiamo la parte spezzata.
Fatto ciò, passiamo alla piastra: ruota, pignone, pulizia, azimuth, ecc ecc
Questo mè un rarissimo caso (normalmente non capita e la spedzione non c’entra), ma in play i vu-meter picchiano violentemente con relative “botte” in uscita….. manco a dirlo, i soliti tantalio da cambiare…
..ed ancora: la ruota di destra col perno spezzato…. penso sia la piastra che ho ri aperto più volte in assoluto….
Molto velocemente: il piatto, oltre le normali revisioni, presenta una notevole presenzqa di grasso, quasi a testimoniare tentativi maldestri di lubrificazione.
L’immancabile leva storta dello start/stop.
il famoso disallineamento di riferimento….
anche a “mano libera” si può raddrizzare.
allineamento corretto.
l’unto sta un pò ovunque… va rimosso assolutamente.
..per la cronaca… smontato anche lo stantiffo alzabraccio e pulito…..
… anche per stanchezza, penso che abbia finito di documentare il resto, aanche se le azioni, come detto, sono presenti in tante altre revisioni…. quindi:
ed in facebook avete visto già diversi video mentre ci godiamo la macchina. Spero sia stato esaustivo su cosa, probabilmente, (le variabili sono tante: peggiori o meno peggiori) occorre fare per passare dal prima al dopo. Paradossalmente, ho preso altre macchine in stati meno peggiori ma con i vu-meter distrutti e dovrò trovarne altri. Quindi non si sa se scegliere il male o il peggio perchè, al di là dell’estetica, qui sono perfetti. Un consiglio: guardate bene l estetica, fatevi mandare tante foto. Il massimo sarebbe il multicollo: piatto e piastra ben imballati in un pacco, il corpo in un secondo pacco e la cover in plexiglass in un terzo…..non spenderete 30 euro ma magari 50 (il multicollo per chi applica questo servizio, costa poco più del singolo, perchè applicano la somma volumetrica o di peso…. la mbe ne è un esempio). Inutile dire che la consegna brevi mano resta la migliore.
buon ascolto
marco