Grundig PreCeiver X55
Altro PreCeiver in riparazione. Con l’occasione vediamo quali sono i casi che si ripetono e quelli nuovi su questo apparecchio. Alla fine dell’articolo ci sarà un’utile, spero, guida per la ricostruzione di un isolatore chessis/telaio partendo da zero, perché completamente assente
All’accensione notiamo il display con evidenti falsi contatti.
Sembra sano, ma se picchiettato
Ecco i falsi contatti
Il quadrante “ovviamente” è spento.
Andiamo ad aprire, rimuoviamo le manopole sul frontale e le 6 viti sotto l’apparecchio (vedi R35)
Fotografiamo le connessioni sul display. Normalmente queste dovrebbero essere fatte con delle ancorine sfilabili, ma è evidente che qui ci hanno messo già le mani. Gli appunti presi a pennarello sono “in tedesco”…
Apriamo il display e rifacciamo le saldature che appaiono opache.
Se poi facciamo anche quelle del lato opposto, male non fa….
Per la ri chiusura consiglio di non farla in un sol colpo, ma mettiamo prima l’isolatore in bachelite.
poi la schermatura in rame
infine il coperchio di metallo
Controlliamo l’effettivo funzionamento di tutti i segmenti del display.
yessss!!!
Altro problema di questo apparecchio è l’assenza dell’ingranaggio di plastica nel condensatore variabile.Un bel guaio.
Nei tanti tentativi, pare funzioni la soluzione di prendere un pezzo di guaina di filo con spessore diametro esterno 5mm. Dopo tante sollecitazioni pare funzioni. Ogni altra soluzione è la benvenuta.
Ovviamente il consiglio è quello di posizionare il condensatore per raggiungere i 100 MHZ letti sul display, posizionare l’indicatore su 100 e solo dopo inserire la rondella fra i due ingranaggi.
Passiamo ora alle lampade (vedi anche altri articoli R35 altro X55). Ecco l’effetto finale.
Ora il solito tour delle pulizie potenziometri e contatti, con le dovute accortezze, anche sottolineate dagli amici di FB e Revox mania. Poco spray, solo sui cursori, mai sul grasso della rotazione alberini, mai su potenziometri e contatti con polvere (va rimossa con aspirapolvere prima).
Balance a sx, commutatore medio parametrico al centro e potenziometro volume a destra con presa fisiologica.
Potenziometri e commutatore parte ingressi micro.
Ora il tour di masse e saldature da rifare.
Vale la pena spendere due parole in più sulla parte relativa alle uscite per prese verso casse Aktiv. Togliamo i connettori e puliamoli bene.
Rifacciamo bene le relative saldature lato circuito stampato.
Test finali.
Ora facciamo un discorso a parte sulla sistemazione del condensatore coperchio/telaio, laddove completamente assente (compresa assenza di isolatori, ecc). Facciamo un doppio strato di nastro isolante come da foto.
Prepariamo il condensatore da 1n (1000 pF) sulle ancorine. Le stesse, come gli isolatori di plastica e le crover, si trovano nei kit per l’isolamento dei transistor (TO3 TO3p, ecc)
Partiamo col fissaggio di un lato del condensatore, quello più esterno, senza isolatori perchè deve toccare galvanicamente il mobile esterno.
Passiamo poi all’ infilaggio dell’altra vite con rondella isolante.
Fissiamo ora sul telaio “nero”
Per non dar nulla di scontato va detto che il reoforo (la zampa) del condensatore lato esterno NON deve toccare il telaio nero (isolatela per sicurezza….). Vediamo dall’esterno.
e dall’interno.
particolare interno (accertatevi della separazione fisica di cui sopra, il reoforo, in questo caso sulla destra, del condensatore non deve toccare la base metallica). Prepariamo la vite del lato opposto.
ed inseriamola
panoramica finale.
Va detto che per ragioni fotografiche e documentazione, ho tolto il frontale dal telaio. Sono 6 viti. Si lavora indubbiamente meglio.
segue una variante applicata su un Receiver, che forse rende più semplice ancora questa particolare “opera”. L’isolamento galvanico sicuramente si riscontra già dando un’occhiata alla posizione del condensatore.
ovviamente per il test ricordiamoci di togliere le due viti sul lato opposto.
Marco
Porca miseria Marco!
E’ un grande Marco….
Marco…non ho parole, le tue spiegazioni sono tesoro per tutti noi, hai la capacità di dare indicazioni al quanto difficoltose se effettuate nel fai da te personale…inabissandosi a travagliati inghippi… invece grazie alla TUA GRANDE passione esprimi con semplicità le funzioni passo passo di come riparare i propri apparecchi a noi tanto amati.
Bravo Marco!
grazie a tutti, mi commuovete, davvero….
e pensare che a me viene così naturale cercare di spiegare le cose così come vorrei le spiegassero a me. Sono apparecchi così belli come nascono e così ben pensati. Come per i Genesis: puoi sentire un brano 1000 volte , ma alla 1001 scopri qualcosa di nuovo. davvero geniali. Grazie a tutto il gruppo che pazientemente mi aiuta nelle pubblicazioni (io e internet o i pc siamo un pò lontanucci) 🙂
marco
Aggiungiamo ai commenti del bellissimo articolo, che ad oggi grazie al cielo l’ingranaggio in plastica rotto del condensatore variabile, può essere sostituito con uno stampato in 3D da Alessandro Mineo, rintracciabile sulla pagina facebook del gruppo.