2

Quando il Folk divenne elettrico: un breve sguardo a volo d’uccello nella tradizione inglese.

Potrebbe essere anche una domanda: quando il folk divenne elettrico?
Il mondo del Folk rimase alquanto perplesso nel 1965: un certo Bob Dylan salì sul palco del Newport Folk Festival, accompagnato dalla Paul Butterfield Blues Band, armato di chitarra elettrica e amplificatori.
Nel 1965 Bob Dylan era già famoso.
Aveva partecipato già a due edizioni del Festival e fino a quel momento era “molto” folk.
Folk nell’abbigliamento, nella scelta dei testi delle canzoni, nella scelta degli strumenti; nelle due precedenti partecipazioni al Newport Festival si era presentato sul palco solo lui e la sua chitarra, naturalmente acustica.
La voce di Bob Dylan era in quegli anni la “voce di una generazione“.
Dylan era quasi un profeta.

Ma a me Dylan non è mai piaciuto e nemmeno Arlo Guthrie quindi attraverso l’Atlantico per approdare nella terra d’Albione.
Nello stesso periodo alcuni gruppi inglesi scoprono che tutto il bagaglio del traditional può essere suonato anche con strumenti elettrificati.
Può anche essere contaminato da altri stili, può essere suonato in maniera diversa.
Il piccolo locale in Londra che si prestò ad ospitare questi nuovi paladini del folk fu il “Les Cousins” sul cui palco si esibirono i vari Jansch(Bert co-fondatore di Pentangle), Carty(Martin in seguito membro di alcuni gruppi folk), Rembourn(John co-fondatore di Pentangle), Roy Harper, Al Stewart e molti altri che ormai la nostra memoria ha dimenticato.
Tornando per un attimo al nostro Dylan, ricordiamo che nel disco del 1963 The Freewheelin’ trova posto A Hard Rain’s A-Gonna Fall che dipinge l’apocalisse nucleare sulle solide basi di una delle più celebri ballate inglesi, ‘Lord Randal’.

Dylan indica la strada!
Questa indicazione viene colta al volo.
Shirley Collins e Davey Graham trasformano ballate vecchie di secoli per mezzo di una voce bellissima e di fraseggi e accordature di chitarra del tutto nuovi, ricchi.
Così a Londra arrivano un po’ tutti, anche Simon(Paul quello Di Song of Silence), tutti i chitarristi studiano nuove accordature nuovi arpeggi nuovi approcci e le voci femminili si cercano e si susseguono.
Poi arriverà Sandy Denny, arriverà il disco della Collins Folk Rooots, New Routes(1964), Jansch e Rembourn e la cantante Jacqui McShee formeranno i Pentangle.
Continua ad espandersi questo ‘nuovo’ folk, i club che vogliono ospitare questa nuova musica diventano fisicamente piccoli, nella stessa sera potevano esibirsi i Fairport Convention e i primissimi Pink Floyd di Barrett.
Proprio con e per i Fairport Convention verrà coniato il neologismo folk rock.
Gli inizi dei Fairport seguono le orme dei famosissimi Byrds poi incontrano la voce di Sandy Denny e il repertorio di traditional revisited che la Denny propone al suo pubblico nonché il violino di Dave Swarbrick così nasce Liege and Lief, il manifesto del folk elettrico.
Quattro teste pensanti, Denny(voce) Swarbrick(violino) Thompson(chitarra) Hutchings(basso), creano il capolavoro.
Le due facciate sono chiuse da composizioni di Thompson cupe e malinconiche quasi a chiudere A suggellare un momento irripetibile.
Infatti in quell’anno esche anche Full House ma Hutchings se ne è già andato e proseguirà il suo lavoro di ricerca con altre band seguito da Sandy Denny, diventata ormai la voce per antonomasia del folk elettrico.

Sandy Denny ormai attrazione principale del club Les Cousins aveva inciso due dischi giá nel 1967 per la label Saga assieme ai folksinger Campbell e Silvo.
Poi la svolta con i Fairport e tre registrazioni di peso tra le quali il manifesto Liege and Lief.
Esce dai Fairport per avere più spazio, per dare più spazio alle proprie composizioni.
Nel 1970 da alle stampe Fotheringay per la Island.
Il gruppo Fotheringay è più o meno come i Fairport e il disco é a tratti emozionante.
L’esperienza Fotheringay dura il tempo di un disco. (Nel 2008 esce Fotheringay 2 da nastri master recuperati di materiale registrato nel 1970.). Purtroppo la strizzata d’occhi verso il folk americano é molto evidente in entrambi i dischi.

Sempre nel 1970 lascia la sua voce nel cameo che è The Battle Of Evermore(Led Zeppelin IV), gioiello folk per il quale Sandy offrì una delle prestazioni più intense della sua carriera. é l’unico brano della discografia zeppeliana dove compare un’altra voce a fianco di Robert Plant.
Poi la carriera solista prende il sopravvento e nel 1971 esce The North Star Grassman and the Ravens dove trova posto l’epica John the Gun e l’altra gemma Late November.

Nel 1972 esce Sandy con un bellissimo primo piano della Denny in copertina che diventerà l’altra opera simbolo del folk elettrico inglese assieme a Liege and Lief.

Poi quasi in caduta libera la sua vita e la sua musica percorrono una discesa senza via di scampo.
Dopo ancora qualche disco povero di emozioni ma anche di spunti almeno interessanti, nel 1978 ci lascia orfani in seguito ad un incidente domestico, una fatale caduta.
Nel 2010 esce Sandy Denny, un poderoso cofanetto di 19 cd, l’opera omnia di Britain’s Best Female Singer(MM sondaggio 1971-1972).

[da avere assolutamente n.d.s.].

Nel 1968 la ricordiamo nel disco Sandy Denny and the Strawbs che ci porta a sfiorare gli Strawbs.

The Strawbs é il gruppo che meglio ha saputo coniugare il verbo folk con il progressive. Cinque album di peso nel panorama folk elettrico tutti per la A&M tra il ’69 e il ’72: Strawbs, Dragonfly A Collection of Antiques and Curios, From the Witchwood e Grave New World.

Sfiorati gli Strawbs e il loro tastierista Rick Wakeman passiamo ai Pentangle.
Tutto nasce da Bert and John del 1966 registrato da Bert Jansch e John Rembourn.
Il seme é stato piantato e i risultati saranno in Pentangle(1968).
Una miscela ricca di aromi di terra natia e di jazz, di torba e di blues, i profumi del miglior tabacco, dolce ma al tempo stesso complesso.
La delicata e fresca voce della McShee fa volare il disco nelle chart inglesi.

Seguiranno Sweet Child, Basket of Light inciso dopo una tournée americana che li ha visti esibirsi anche al Fillmore East e che li vede abbracciare il folklore americano per poi ritornare nella “retta via” con Cruel Sister del 1970.

Solo cinque affascinanti brani di cui Jack O’Rion occupa la seconda facciata interamente.
Per contro questo é il primo disco che vede strumenti elettrificati suonati dai componenti del gruppo.
Solomon’s Seal oltre a chiudere il contratto con la label Transatlantic sancisce anche la prematura fine della creativitá del gruppo. Brani traditional di mirabile fattura e Jacqui McShee ancor piú delicata.

Ashley Hutchings all’indomani dell’uscita di Liege and Lief dei Fairport Convention abbandona il gruppo per formare gli Steeleye Span che rappresentano la dedizione assoluta ad un unico progetto: rivisitare in chiave elettrica la tradizione britannica!
Assieme a Hutchings qualche giovanotto inglese che poi abbandonerá per far posto a Tim Hart e Maddy Prior.
In Hark! The Village Wait(1970) il gruppo avvolge i traditional con arrangiamenti mai troppo rock e si capisce ben presto che una carta vincete é proprio la voce della Prior.

Nel 1971 esce Please to See the King che vede la dipartita di alcuni membri e l’entrata di Martin Carthy e del violinista Peter Knight. L’opera é compiuta, il ‘volere’ di Hutchings realizzato: musicisti della tradizione britannica che suonano strumenti elettrificati.

Con The Man Mop or Mr. Reservoir Butler Rides Again del 1971 Gli Steeleye Span guardano alla tradizione irlandese e propone alcuni brani memorabili che lo faranno nominare dal Melody Maker Folk Album of the Years!

A questo punto, sentendosi forse realizzato almeno nel suo progetto originario, Hutchings abbandona il gruppo per formare la Albion Country Band. Se ne va anche Martin Carthy. Il successo sorride ancora al gruppo fino a Parcel of Rogues del 1973.

Albion Country Band é il nome con il quale Shirley Collins indica l’ampio gruppo di musicisti che l’accompagnano nell’album No Roses del 1971.
La sigla piace a Hutchings(marito della Collins) che la mantiene per il suo nuovo progetto elettrico. nel tempo il nome si stabilizzerá in The Albion Band, un super-gruppo folk. Si ritrovano Hutchings e Nicol, Kirkpatrick(melodeon e concertina) Harris all’oboe Swallow e Carthy. Brani originali scritti da Richard Thompson e traditional incisi nel 1973 ma che vedranno la luce solo nel 1976 nell’album Battle of the Field.
1978: Hutchings incide il suo ultimo disco fondamentale quel Rise Up Like the Sun.

Continuerá ad incidere dischi che rappresentano la sua passione per la musica tradizionale da ballo in particolare del Morris dancing. il titolo piú classico di questo periodo é sicuramente Morris On inciso per la Island nel 1972.

Queste poche parole dovrebbero essere solo il punto di partenza della ricerca, l’avvio alla raccolta e all’ascolto.
Elencare una serie di nomi aiuterebbe ma…….

[n.d.s.] Come scrivo sempre, negli ultimi anni siamo fortunati, c’é il Net. Approfittiamone! Buoni ascolti.

2 Comments

  1. Come sempre grazie per questi spunti che incuriosiscono molto.
    Ma quanto sono belle le copertine di certi dischi!

  2. Bellissimo articolo, molto interessante , quando i vinili erano una storia ….

Lascia un commento