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Grundig CD 7550: migliorare ciò che già è ottimo

­­­E’ possibile migliorare ciò che già è performante? Penso di si.

La curiosità di spingersi oltre ha sempre contraddistinto l’uomo rispetto agli altri animali. Il non accontentarsi o semplicemente mettere in atto strategie nuove per ottenere sempre il massimo, contraddistingue l’uomo sin dalla notte dei tempi, altrimenti non saremmo qui a digitare simboli su una tastiera e a parlarci  e a discutere fra di noi seppur divisi da km di distanza.

L’oggetto di questo mio articolo è uno degli apparecchi che più ha affascinato gli amanti del marchio Grundig, ovvero il Grundig cd 7550. Strano a dirsi dal momento che non è un apparecchio di progettazione della mitica casa tedesca, ma molti appassionati sostengono che il nostro Grundig cd 7550, oggetto della recensione, suona notevolmente meglio del fratello marcato Philips. Non voglio entrare nel merito dei relativi accorgimenti messi in atto dalla Grundig per eliminare le interferenze nefaste dell’elettromagnetismo, non è questo l’argomento della recensione, ma voglio portare all’attenzione di quanti, possedendo questo pezzo di storia che, insieme ai primissimi lettori di CD e che ha contraddistinto il passaggio dall’analogico al digitale, vogliano provare a cimentarsi in un tweaking facilissimo da praticare anche per i più negati; basta un saldatore, un aspiratore di stagno fuso e dello stagno. Pensate che ci sono riuscito anche io che non capisco niente di elettronica e che, come ebbi modo di dire in un post in altre sedi, se mi chiedete cos’è una resistenza vi rispondo che era un movimento politico della seconda guerra mondiale.

Proprio per questo non ho inventato niente ma mi sono limitato a mettere in atto alcune modifiche che sono le più frequenti fatte da moltissimi amanti del buon suono sui lettori di CD.

Le modifiche apportate sono: modifica NOS (non-oversampling), sostituzione degli OPA originali con operazionali a discreti e sostituzione dei condensatori elettrolitici in uscita al segnale audio con dei più performanti condensatori PEPT mylar russi.Perché queste modifiche? Semplice, perché come dicevo prima, sono quelle che maggiormente vengono effettuate per migliorare le prestazioni dei relativi lettori di CD e se, come si legge sui vari forum, chi le apporta ne resta soddisfatto, perché non provarci? Perché continuare a cambiare lettore alla ricerca del santo Graal e non mettere invece in condizione questo apparecchio meraviglioso di esprimersi al meglio? (che ne sono sicuro, non ne verranno mai più costruiti). Perché non cercare di estrarre il massimo dal proprio impianto soprattutto quando a valle dello stesso oramai ci sono già dei punti fermi di riferimento quali amplificazione e diffusori? Molti storceranno il naso (i puristi e gli assertori di “come mamma l’ha fatto”), ma sono dell’idea che la progettazione e la costruzione di un apparecchio consumer (ma non solo consumer ahimè) vede sempre un compromesso fra qualità del suono e spesa relativa per poterlo raggiungere. Nell’apportare queste modifiche ho proceduto per step, proprio per verificare quale upgrade apporta il contributo maggiore alla miglioria del suono e soprattutto verso quale parametro.La curiosità di verificare di persona a quale modifica consegnare la Palma d’oro per il maggior contributo in termini di miglioramento era grande.

Bene cominciamo dalla prima di queste:la sostituzione del integrato SAA 7030 che provvede al sovracampionamento con un circuito acquistato sulla baia che provvede alla modifica non-oversampling e reclock del segnale:


1_sostituzione_del_SAA7030_(1)


 

Per dissaldare tale circuito è necessario smontare la scheda che lo contiene. Una volta che tale integrato è stato dissaldato e rimosso, conviene saldare uno zoccolo a 24 pin in grado di ospitare il circuito non oversampling: vedere le due figure successive: questo consentirà di rimontare eventualmente il circuito SAA7030 senza dover dissaldare e risaldare i vari componenti.


 

2_reclock_zoccolo

3_reclock


 

Ecco come si presenta il nuovo circuito non-oversampling montato sullo zoccolo. Tale circuito è stato acquistato su eBay al seguente link:

http://www.ebay.it/itm/Nos-reclock-PCB-for-TDA1540-SAA7030-based-dacs-and-players-/200842336715?hash=item2ec322d9cb:m:mg6h3bxQy4EU-XvzqhIdMyg

Una volta effettuata questa operazione è necessario saldare a ponte una resistenza da 1 Kohm fra il piedino n° 16 e n° 18 del circuito integrato SAA7000 (vedere figura successiva). Nel compiere questa operazione è necessario però dissaldare completamente dalla scheda il piedino n° 16, cioè suddetto piedino del SAA7000 non deve più toccare la scheda ma, attraverso la resistenza, dovrà essere collegato al piedino n° 18. Comunque in rete si trova praticamente di tutto di più su questa modifica.


4_resistenza


Bene, ora vi chiederete: come suona? Un attimo solo. Siccome mi balenava già l’idea di poter provare un domani gli operazionali a discreti, e poiché avevo fra le mani la scheda già smontata, ho provveduto a dissaldare gli operazionali (che sono saldati direttamente sulla scheda) e inserire anche qui due zoccoli ad 8 pin che potessero un domani ospitare qualsiasi altro circuito da poter provare. Vedere fig successiva.


5_sedi_prolunga


Ecco, questa è stata la prima modifica che ho apportato. Ho rimontato il tutto e sono andato di corsa ad ascoltare il 7550 collegato al mio impianto: Receiver20 e Box 850a Professional.

Siete curiosi? Aspettate ancora, ve ne parlerò alla fine. Prima vi illustrerò le altre modifiche che ho apportato.

La seconda modifica ha visto come protagonisti i condensatori in uscita agli operazionali. Tali condensatori si trovano proprio a ridosso degli operazionali come si vede in foto:


1_sostituzione_del_SAA7030_(1)


 

Sono i due di colore blu che appaiono in foto in alto a destra della foto. Secondo molti autori vanno sostituiti con condensatori più performanti in polipropilene e non elettrolitici. Armato ancora di santa pazienza ho provveduto alla sostituzione di questi due con dei condensatori sempre acquistati su eBay al seguente link:

http://www.ebay.it/itm/22uF-63V-PETP-Mylar-Capacitors-K73-16-Price-for-4-/201475363354?hash=item2ee8de121a:g:6xgAAOSwNphWWsgn


 

6_Senza titolo


 

Si tratta di condensatori russi da PEPT da 22uF in mylar dal costo ridicolo ma dalle ottime caratteristiche, costruiti per uso militare. Sono enormi, e vanno inseriti di lato alla scheda (c’è tanto spazio in questo lettore come si potrà vedere nelle foto successive) e collegati alla scheda con un comunissimo filo lungo 4 cm (sono i fili di color bianco-arancione).


7_condensatori


Bene, sarete di nuovo curiosi quale risultato ha apportato tale modifica? Ancora un minuto e vi accontenterò. Già perché è la volta dell’ultima modifica, la più semplice: inserire al posto degli operazionali originali gli operazionali a discreti. E come sempre succede in questi casi si viene assaliti dai soliti dubbi: quali montare? Gli Sparks, i Burson? Nel mentre pensavo però mi capita di leggere su Facebook che anche il nostro italiano ing. Ingoglia della Aurion ne ha approntati dei suoi e anche più convenienti economicamente. E quale migliore occasione per poterci anche parlare direttamente per telefono? Non ci ho messo molto a decidere così li ho ordinati e in due giorni erano già a casa mia. Ma non solo, siccome i due operazionali sono a distanza molto ravvicinata, lo spazio non è sufficiente ad ospitare i due a discreti l’uno accanto all’altro. Niente paura, l’ing. Ingoglia mi ha spedito una prolunga di 7 cm per poter montare uno dei due in uno spazio diverso (lo si vede benissimo nelle foto che seguono).


8_thumb_IMG_0194_1024

9_Vista_d'insieme


Ecco come appare l’interno del lettore dal lato inferiore (ricordo che il Grundig cd 7550 monta la scheda decoder rivolta verso il lato inferiore e la scheda servo rivolta verso il lato superiore). Si notano molto bene: il modulo non-oversampling, i due condensatori avvolti da me in carta gommata posti l’uno sull’altro, e i due operazionali a discreti, uno direttamente montato nella sede e l’atro tramite prolunga alloggiato nello spazio che abbonda intorno alla stessa scheda.

E allora, ne è valsa la pena affrontare tale modifica? Si.

Andiamo con ordine:

  • modifica non-oversampling. Come suona il lettore dopo tale modifica? Molto semplice da spiegare. Immaginate di guardare un quadro bellissimo fatto però con tessere di puzzle, un puzzle le cui tessere sono talmente piccole e ben inserite. Il quadro è bellissimo ma per quanto le tessere sono piccole si intravedono un pochino, solo un pochino, te ne accorgi quando qualcuno ti mostra lo stesso quadro dipinto intero senza nessuna tessera e ti appare in tutto il suo splendore, senza nessunissima seppur piccolissima interruzione. Ecco il suono diventa più fluido, molto fluido. Un altro parametro che migliora leggermente è la profondità di scena. Ma molto poco però, il lettore è già un campione in questo senso.
  • Sostituzione dei condensatori in uscita agli operazionali. Questa modifica ha portato una migliore consistenza del corpo armonico con la sensazione di un basso leggermente più profondo senza sporcare assolutamente il resto della gamma sonora. Sulla gamma alta non ho avuto sensazione di miglioramento.
  • Sostituzione degli operazionali con OP a discreti: qui le cose si stravolgono nel vero senso della parola e in senso solo positivo. Appena montati mi sono preso un fesso da me stesso, ma chi te l’ ha fatta fare mi sono detto. Inserisco i dischi che in genere uso per testare l’impianto, quelli che conosco meglio e inizio con Jazz at the Pawnshop. Gli strumenti mi sembravano accavallati l’uno sull’altro. Porca miseria dov’è l’immagine migliore? Ci ho messo un solo attimo a realizzare che scena più grande pretende diffusori più distanti fra di loro. Li distanzio fino ad una distanza di 2,5 m fra di loro (centro-centro dei diffusori) e come d’incanto sono rimasto a bocca aperta. Ogni strumento ha occupato il suo posto. La batteria un metro dietro agli altri strumenti, i piatti che non suonano nelle casse, il clarinettista che sembra materializzarsi nei suoi movimenti. Ma prima di dirvi ancora cosa c’è in più vi devo dire di cosa non c’è più. I diffusori sono letteralmente scomparsi, la stanza con le sue pareti è scomparsa, sembra di essere sempre lì dal vivo ad ascoltare la musica. E la gamma sonora? Questo è il parametro che in assoluto migliora di più e per spiegarvi ciò vorrei ricorrere ad un esempio semplicissimo. Immaginate di recarvi a comprare un bel pantalone (sono figlio di sarto, è deformazione professionale) e dopo averlo indossato notate subito due cose: il pantalone vi veste a meraviglia, è di una comodità eccellente per come vi veste intorno ai fianchi, intorno alle cosce e alle gambe; ma notate che è un po’ basso di vita (gli alti) e leggermente corto (i bassi), e allora chiedete al negoziante: “Non si potrebbero modificare in basso e in alto in modo però da conservare sempre la stessa comodità in altri distretti?” E il negoziante vi risponde: “ Tranquillo, abbiamo un sarto che fa miracoli, avrete il pantalone che sognate”. Ecco, il Grundig non modificato è uguale a quel pantalone un po’ corto in vita e in basso, ma di questo purtroppo ci si rende conto però solo dopo averlo ascoltato dopo la modifica. Il Grundig 7550 liscio resta sempre e comunque un lettore eccellente, ma dopo la modifica diventa supremo. Non riesco a trovare un aggettivo diverso.

Facciamo due calcoli: il lettore mi è costato 150,00 euro a cui vanno aggiunti 28,00 euro del circuito non-oversampling, 5 euro dei condensatori in PEPT e 125 euro degli operazionali a discreti per un totale di euro 308,00. A tutto ciò io ho fatto aggiungere anche il telecomando per 80,00 euro. Mi costa in definitiva 380-390 euro. Ne vale la pena? Io non ho dubbi: ne vale molto la pena. Per i risultati sonori che offre credo che bisognerebbe spendere molto ma moooooolto di più. Ma non solo: se si riflette sul fatto che le modifiche aggiunte sono rimovibili per poterli riutilizzare in futuro su altri lettori (purtroppo nessun lettore è eterno, anzi) io credo che una tale cifra si possa tranquillamente impegnarla. Del resto molto spesso si rischia di spendere una tale cifra per acquistare tanti lettori di CD alla ricerca del santo Graal che poi teniamo impilati l’uno sull’altro. Ecco per me questo è il santo Graal.

16 Comments

  1. Bene Franco. Grazie per il contributo. Si sente vociferare di modifiche segrete ai lettori CD. Trasformazioni che portano lettori da pochi euro a performance inaudite. Sono orgoglioso di poter pubblicare questa tua meravigliosa esperienza. Una modifica che può tranquillamente essere reversibile e trasportabile su altri lettori.
    Sono sempre stato un felice fruitore del buon suono del Grundig CD 7550 in versione originale. Sarò oltremodo curioso di poter ascoltare un lettore CD modificato come da tue indicazioni.
    Grazie ancora

  2. Ottimo articolo, che dici se disegnamo una basetta da mettere al posto del circuito non oversampling per migliorare semplicemente l’estetica e la facilità di inserimento?
    Sono curioso di sapere la questione del telecomando?, in che senso lo hai fatto aggiungere?

  3. Complimenti Franco! Ho veramente molta curiosità di ascoltare il tuo lettore, speriamo ci possa essere l’occasione.

  4. Bravissimo Francesco, articolo fatto molto bene che sarà consultato a lungo da molti appassionati. Non oso immaginare il suono che si avrebbe collegando questo lettore all’impianto di Giancarlo di Ferrara……

  5. Grazie ragazzi. Rispondo a GIUSEPPEGR: per telecomando intendo tutto il necessario perchè potesse risultare telecomandabile da un qualsiasi telecomando Philips. Certo la basetta sarebbe più bella. Questa è decisamente brutta. Meno male che non si vede.

  6. Caro Roberto, onestamente non riesco proprio più a capire come si possa ancora tifare per un qualcosa di cui tutti ne parlano (dall’altra parte ovviamente) e nessuno sa che ca..o è. Le sette non mi sono mai piaciute, nemmeno quelle che si propongono a fin di bene senza chiedere soldi. Figuriamoci chi spenna.

  7. Ottimo articolo senza dubbio. Per il discorso telecomando posto da Giuseppe, di fatti il 7550 usa i componenti del fratello Philips che è invece dotato di telecomando e presa cuffia. Nel Grundig semplicemente non ci sono, ma sfruttando gli stessi componenti di base può essere aggiornato in tal senso. Nell’ultima foto dell’articolo, dietro l’operazionale montato sulla scheda, si vede spuntare a sx un connettore vuoto. Lì ad esempio si attacca la presa cuffia presente nel Philips. Paolo Bartolini mi spiegava che quando ripara i cd7550 prende l’elettronica di una presa cuffia, la inserisce nel connettore della scheda e controlla il funzionamento a cuore aperto in cuffia senza dover attaccare il lettore all’impianto.

  8. Interessante il discorso del telecomando, chi mi può dare qualche info più dettagliata, vorrei provare a fare la modifica.
    Per la basetta posso provvedere io ma mi serve lo schema.
    così magari creiamo un kit di upgrade a prezzo di costo…

  9. Giuseppe, bisognerebbe prenderne uno e ricavarsi lo schema e i componenti, sono in totale una decina. Forse Roberto dovrebbe averne uno non montato se non sbaglio.

  10. il mio non montato l’ho spedito a Marco Cristadoro insieme ad un CD150. Penso che non lo abbia ancora montato (anche perchè non gli avevo detto nulla). Me lo hai fatto ricordare ora…

  11. capisco, beh ma dove si possono reperire se volessi provare a fare la modifica

  12. scusami ancora, mi potresti dire che integrato viene usato?, essendo alla rovescia non si legge, il resto si può ricavare.
    grazie.

  13. Sinceramente la modifica NOS su un TDA1540 non mi sembra una grande idea. Si tratta di un DAC a 14 bit e l’oversampling è necessario per recuperare i due bit che andrebbero persi, già 16 bit non sono molti e non è il caso di lasciarne due per strada. Diverso il discorso per il TDA1541 che è effettivamente a 16 bit e può essere tranquillamente essere usato senza oversampling, come avviene ad esempio nel CD35X.

  14. Per quanto riguarda la sigla dell’integrato rimando ancora a Roberto Cecchini che avendone uno non ancora montato ci può rendere questo servizio. Rispondo anche a Zachary: abbiamo uno strumento infallibile del quale ce ne dimentichiamo spesso, anzi quasi sempre: le orecchie. I bit, i grafici avranno pure la loro importanza, ma alla fine dobbiamo giudicare sempre attraverso l’ascolto. E io ti dico che con questa modifica il suono è migliore. Qualcuno prima di me, messo alle catene, disse la famosa frase: ” Eppur si muove”

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