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Grundig CD7550 Riparazione

Primo tagliando a 40 anni

Amici di questo sito, volevo ringraziarvi….. e dare un piccolo contributo spiegando come sono riuscito a risolvere i problemi più comuni che dopo 40 anni di onorato servizio possono invalidare questo splendido lettore. Gli stessi consigli sono validi per tutti quei lettori che ne condividono elettronica e/o meccanica, uno per tutti il Philips CD304 identico in tutto, stranamente non per il suono…

Quello che segue l’ho imparato leggendo qua e la in giro per la rete. Sono un appassionato come voi, ho passato ore a sistemare i miei apparecchi, vorrei essere di aiuto a qualcuno. Con questo articolo vi volevo riassumere poche cose ma importanti che quasi sempre hanno fatto miracoli su i miei lettori.

Il primo CD7550 lo acquistai come funzionante a 250,00 euro, ma quando arrivò aveva i suoi problemi. Da allora li ho sempre acquistati come non funzionanti o per pezzi di ricambio, si trovano a prezzi interessanti…. I difetti sono sempre gli stessi; la macchina a volte non legge, la macchina si accende ma non fa il T.O.C., la macchina non si accende, un canale non si sente, etc. etc. Quasi sempre tornano a suonare.

Anche l’occhio vuole la sua parte

Si è vero si parla di audio, ma anche l’occhio vuole la sua parte no?

A quei tempi le cose erano concepite per poter essere anche smontate, non come adesso si usa e si getta. Si può arrivare a scomporre il tutto fino all’ultimo tasto e questo ci da la possibilità di eseguire una pulizia approfondita. Per le parti plastiche basta un po’ di sapone neutro, acqua e un pennello, io comunque lavo anche le schede.

Non si badava a spese, le plastiche erano indistruttibili e una volta ripulite tornano nuove. Anche le serigrafie normalmente resistono agli anni. Solo in alcuni esemplari sono completamente andate.

Fig.a1

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Fig.a2

Fig.a2

Fig.a3

Fig.a3

Manutenzione schede Servo e Decoder

Il lavoro inizia dalle due schede principali, la prima (Servo) delegata alle funzioni logiche del lettore, l’altra (Decoder) al trattamento del suono. Sono facili da rimuovere: basta svitare due viti che le uniscono e staccare tutti i connettori.

Rimosso le schede vanno ripassate le saldature di congiunzioni tra i piani di massa, situati nella parte componenti e la parte sottostante dove ci sono le piste. Praticamente sono dei fori passanti dove con il tempo lo stagno non garantisce più una buona conducibilità. Questo problema può causare i difetti più disparati. Ad esempio, il CD che a freddo non viene letto, poi lasciando l’apparecchio acceso inizia a funzionare (scaldandosi la dilatazione riesce a riportare conducibilità tra le piste), oppure a volte la macchina legge tranquillamente mentre altre non ne vuole sapere. Come si può immaginare la mancanza di una buona massa nei circuiti può causare di tutto e non è detto che macchine ancora funzionanti prima o poi non ne siano interessate. Molti imputano questi difetti ai condensatori, ma per mia esperienza, la maggior parte delle volte è questa la causa.

Fig.b1

Fig.b1

In pratica si rimuove il vecchio stagno con l’ausilio di un aspira stagno a pompetta, si infila nel foro un pezzo di filo di rame rigido facendolo fuoriuscire qualche millimetro da entrambi i lati della scheda, poi si esegue la nuova saldatura tagliando il filo eccedente

Fig.b2

Fig.b2 Scheda Decoder

Le 11 saldature da ripassare sulla scheda Decoder Fig.b2.

Fig.b3

Fig.b3 Scheda Servo

Le altre 7 sulla scheda Servo Fig.b3.

La meccanica è un po’ stanca

Il suo nome è Philips CDM1, sta anche a lei un poí di merito per la riuscita di questo lettore. Robusta e affidabile e soprattutto suona bene, si anche la meccanica suona…. A tutt’oggi dopo aver smontato diversi apparecchi non mi è ancora capitato un laser bruciato e anche quando la meccanica non si trovava in buono stato, quasi sempre si riesce a recuperare.

Uno degli inconvenienti meccanici più frequente è il consumo del materiale tipo teflon auto-lubrificante che si trova dentro la vite della regolazione del Focus. Su questa superficie appoggia la parte inferiore dell’albero motore e negli anni il Teflon tende a consumarsi. Si crea sulla sua superficie un infossatura e quando questo problema è molto evidente il motore non riesce più a vincere questo attrito. Tutto questo crea un secondo inconveniente, l’alberino del motore cala di quei pochi decimi che si sono creati alterando la distanza tra laser e superficie del disco. Quante volte il lettore non riconosce il disco non leggendo il T.O.C. (Table Of Contents)? Se la causa è questa potrebbe bastare dare un quarto di giro ad avvitare alla vite ma l’attrito resta.

Visto che trovare il ricambio originale di questa vite è un impresa quasi impossibile, vediamo un rimedio fai da teî che risolve il problema. Vi descrivo passo-passo come fare con l’aiuto di alcune immagini.
Si rimuovono le due viti del ponte dov’è alloggiata la calamita che fa da magnete permanente al motore

Fig.c1

Fig.c1

Una volta tolto il ponte con il calibro si misura la distanza originaria dall’interno della vite al magnete

Fig.c2

Fig.c2

Fig.c2. (solitamente la misura per ottenere il fuoco del laser va dai 2,5 ai 2,8 mm.) Annotiamoci questa misura, ci servirà alla fine del lavoro.

Fig.c3

Fig.c3

Si svita la vite di regolazione Focus, cerchiata in verde Fig.c3.

e la si avvita dalla parte opposta del ponte Fig.c4.
In questa foto si nota bene la sporcizia che si è accumulata negli anni dentro la vite. E’ visibile anche l’avvallamento creato dall’albero motore durante la rotazione.

Fig,c4

Fig,c4

Si posiziona un foglio di carta vetrata di grana fine del tipo P280 su una superficie pari, poi afferrando saldamente con la mano il ponte e cercando di tenerlo il più parallelo possibile al piano si carteggia la parte che fuoriesce. La vite va fatta fuoriuscire pochi decimi alla volta fino a quando tutto il bordo esterno scompare e la parte interna affossata sarà completamente liscia Fig.c5.

Fig.c5

Fig.c5

Non bisogna eccedere a carteggiare, altrimenti il materiale Teflon si consuma troppo e la vite non è più utilizzabile. La rifinitura della levigazione va fatta con carta finissima tipo P1000.

Alla fine si rimonta la vite dal lato corretto, si soffia con aria compressa i residui di levigatura e si re imposta la distanza che avevamo misurato con il calibro.

Visto che ci siamo sostituiamo i 5 condensatori elettrolitici 33uF.

Sono quelli cerchiati di verde Fig.d1.

Fig.d1

Fig.d1

Per concludere una controlla alla tensione del Laser. Si inserisce un CD non masterizzato, si mette il lettore in Play e si effettua la misura tra massa e l’emettitore del transistor 6239 cerchiato in rosso sulla scheda Servo Fig.b3.

Fig.b3

Fig.b3

Da manuale questa tensione è 575 mV. +/- 75mV. Impostiamola a 600 mV. agendo sul trimmer cerchiato in rosso posizionato sulla CDM1 Fig.d1. Un valore troppo basso di questa tensione provoca la mancata lettura di alcuni CD soprattutto i masterizzati. Occhio, un valore troppo alto può danneggiare irrimediabilmente il Laser!

Adesso il CD7550 è in grado di leggere la Gazzetta dello Sport 🙂
Anche sui miei lettori Revox B225 e B226 entrambi con CDM1 ho effettuato la sistemazione della vite del Focus, prima facevano un poí di bizze.. dopo non hanno perso più un colpo.

Si può fare altro?

Si molto….. a livello meccanico la CDM1 può essere tarata e allineata, in qualche caso l’ho fatto ma bisogna avere un po’ di strumentazione e attenersi al Service Manual. Anche il cassetto dove si inserisce il Cd a volte fa le bizze, in una prossima puntata ne possiamo parlare.

A livello componentistica ci sarebbe da sbizzarrirsi, basti pensare che condensatori elettrolitici che dopo 40 anni anche se non sono in cortocircuito o in perdita raramente sono efficienti al 100%.
Ma qui si apre un discorso delicato, un conto è cambiarli nei circuiti di alimentazione dove sostituire i vecchi con altri più freschi e con basso ESR da sempre ottimi risultati, altra cosa è cambiarli sul percorso segnale dove entrano in gioco fattori che possono stravolgere la timbrica del suono della macchina, li bisogna andarci cauti. Basti pensare alla differenza di banda passante tra vari tipi di condensatori. Si potrebbero sostituire i diodi raddrizzatori con altri più veloci etc. etc. Personalmente quando posso lascio tutto originale, mi piace pensare che sto ascoltando un apparecchio come lo aveva concepito mamma Grundig.
Un saluto a tutti gli smanettoni come me.

Paolo

20 Comments

  1. Grazie Paolo, questi articoli, come quelli di Marco, sono essenziali per tranquillizzare il possessore di un apparecchio hi-fi mal funzionante. Grazie di cuore!

  2. Fantastico Paolo…il bello di questo forum è che ognuno di noi esprime le proprie idee ed esperienze.. grandi veramente!

  3. Articolo fantastico! Ho un cd 7550 che ha proprio il difetto di cui parli, cioè deve “scaldarsi” prima di funzionare. Appena avrò tempo rifarò le saldature. Aspetto l’articolo sul cassettino: a volte per aprirlo devo spingerlo leggermente. Grazie!

  4. Ragazzi grazie della vostra considerazione! conosco un po’ questi apparecchi solo perchè ci ho perso tanto di quel tempo che non immaginate 🙂 Mi vengono in mente altri lidi… dove si diceva che se cambiavi un condensatore a questi apparecchi non avrebbero più potuto suonare bene. Probabilmente erano fortunati a trovare tutti apparecchi di 40 anni ancora nuovi imballati, io non avendo questa fortuna ho cercato di imparare a sistemarli per poter apprezzare ancora il suono che sanno dare. Max per il cassettino doverlo accompagnare in chiusura gli ultimi centometri è un classico, di solito c’è da regolare l’altezza della rotella che spinge giù il piattello contro il disco a fine chiusura. Altre volte sono i transistor drive del motore a non essre più tanto efficienti, sostituendoli il motore ha più coppia. Appena posso ti posto qualche foto…

  5. Grazie ancora a Paolo!
    In questi giorni ho avuto un po’ di tempo e aggiustato i due cd players che non funzionavano al meglio: il cd 7500, a cui ho sostituito i condensatori della scheda di alimentazione, e il cd7550. La riparazione consigliata da Paolo è risolutiva: ci vuole pazienza e rifare tutte le saldature segnate nella foto e il filo di rame: alla fine come insegna Marco una passata di trielina. Il cd 7550 ora legge subito il cd, anche quelli masterizzati. Anche il cassettino si apre regolarmente al primo colpo. Insomma grazie ancora a Paolo.

  6. Allora Paolo, aspettiamo con ansia l’articolo sulla manutenzione del cassettino.
    Poi volevo chiedere: tu o qualcun’altro avete provato a riverniciare i pannelli laterali in plastica?
    Se sì, come?
    Grazie e buona domenica!

  7. Ciao Alex. Premetto che ho proprio la versione brown della foto che non rivernicerei mai, ma comunque penso che si avrebbero dei risultati scadenti. Se presentano dei graffi puoi prendere le vernici per modellismo e fare dei piccoli ritocchi. L’ho fatto con le manopole di un v7000 frontale nero e devo dire che si vedono appena. Usa un pennellino fine.

  8. Ciao Max,
    sulla versione Brown sono d’accordo con te in quanto impossibile riprodurre il colore.
    Su quella Silver è sicuramente più facile; forse è più efficace verniciarle tutte invece che fare dei ritocchi.
    Proverò facendo dei test nella parte interna, grazie cmq!

  9. Ciao Max sono contento se l’articolo ti ha aiutato a sistemare il tuo CD7550! come dicevo quelle saldature risolvono il 90% dei problemi di questo lettore. Alex su questo post non mi fa aggiungere foto. Stasera ti posto sul forum un paio di consigli sul cassettino. Immagino il problema sia che non si chiude fino infondo e lo devi aiutare a mano… A presto Paolo

  10. Si Paolo rifare le saldature col filo passante in rame ha risolto tutti i problemi del cd player, anche l’apertura del cassettino, che a volte prima dovevo leggermente spingere per aprirsi. Ora l’ho sistemato insieme all’ampli sv2000+p50+box500, il mio sistema di riserva, bello anche da vedersi perché tutto brown. Ma devo dire che l’insieme suona magnificamente, tanto che ultimamente sta prendendo il sopravvento. L’ampli sv2000 che dai “talebani” non è considerato granchè, a mio parere è ottimo, anche perché ha una riserva di potenza in più e ciò non guasta. Consiglio a tutti i possessori del cd player in questione di seguire le istruzioni di Paolo per ridare vita a questo apparecchio dal suono eccezionale. Grazie ancora!

  11. Ciao Max, hai ragione spesso ci siamo fatti condizionare in altri lidi acquistando solo gli apparecchi consigliati……. Mi ha sempre incuriosito l’ampli SV2000 eppure non l’ho mai acquistato perchè nessuno lo considerava e tu mi confermi che suona bene. I consigli possono essere preziosi ma poi gli apparecchi andrebbero ascoltati con i propri orecchi. Sono contento che il tuo CD7550 sia tornato ben funzionante, è davvero un apparecchio eccezionale.

  12. Ciao Paolo, ho un 7550 con più di un problema, tu effettui delle riparazioni?
    grazie
    Salvatore De Nardo

  13. Ho ripassato i punti di massa anche se non sono riuscito a inserire i fili e ad aspirare tutto lo stagno vecchio per scarsità di… Pompetta manuale, forse ci sarebbe voluta una stazione dissaldante vera. Ora comunque il 7550 sembra più affidabile e meno schizzinoso, anche se quando chiudo il cassetto vuoto senza cd, a chiusura completata per un attimo mostra il messaggio rosso DISC ERROR che prima non dava… O meglio, lo dava a cassetto pieno quando non leggeva la TOC del CD… Diciamo che lo preferisco cosi 🙂 ma mi dà sempre l’impressione che qualcosa non vada. Qualche suggerimento? Intanto un sincero e doveroso ringraziamento per la ricchezza di consigli tecnici del sito 🙂

  14. Per chi dovesse solo intervenire sulla vite di regolazione la cosa è molto semplice, basta togliere il pannello di chiusura sottostante l’apparecchio, tenuto in sede da sole 4 viti. A questo punto la meccanica CDM1 resta a vista dal lato giusto ed è possibile sia la regolazione rapida della vite con prove sulla lettura del cd, sia smontare il pezzo per fare il controllo visivo dello strato teflonato ed eventualmente la livellatura come da Paolo ben spiegato.

  15. Il Grundig, pur buono, non monta il TDA1541a come il philips cd 304, ma una coppia di vecchi TDA1540..forse è quello il motivo per cui philips suona meglio.

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